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Leonardi, lo spogliatoio dell’arbitro e Criscitiello: “Pietruccio, risponda a queste domande”

leonardiLeonardi – Criscitiello, la saga continua. Dopo che sabato pomeriggio l’ex diggì del Parma è stato pescato infilarsi nello spogliatoio dell’arbitro e ivi rimanere per cinque minuti (LEGGI), fatto prontamente denunciato da Michele Criscitiello sul suo “Tuttomercatoweb.com”.

Ma, alla denuncia del giornalista, è seguita pronta la replica di Pietro Leonardi e del Latina Calcio:

comunicato-latina-300x150In merito all’articolo riportato da Tuttomercatoweb.com, in cui vengono riprese le dichiarazioni false e lesive del giornalista Michele Criscitiello, la società Us Latina Calcio ha già datomandato ai propri legali di intraprendere ogni iniziativa possibile volta a tutelare l’immagine e l’integrità sportiva della società stessa e dei propri tesserati.

Questo pomeriggio presso lo stadio Francioni si è giocata una partita bellissima e, soprattutto, molto leale che ha dato modo al pubblico pontino di ammirare oltre che un bel Latina, anche un Novara molto forte e corretto, dentro e fuori dal campo: tutto ciò nulla ha a che vedere con le esternazioni riportate da Tuttomercatoweb.com.

Il signor Criscitiello, evidentemente, non riesce a scindere il proprio ruolo di giornalista sportivo da quello di persona sentimentalmente legata a Paola De Salvo, sorella del presidente del Novara Calcio, Massimo De Salvo“.

Senza titoloNella notte di domenica, anche la controreplica del giornalista in un lungo editoriale: http://www.tuttomercatoweb.com/editoriale/da-parma-a-latina-la-lezione-non-e-servita-sabatini-hai-capito-che-il-problema-sei-tu-marotta-e-giuntoli-il-lavoro-paga-sempre-780713.

Eccone il passaggio in cui si parla di Parma Calcio.

“Ho indossato nella mia vita solo due maglie: Sportitalia e Tuttomercatoweb. 11 anni con la stessa tv e 9 anni sempre alla guida dello stesso sito. Abboccamenti con tv un po’ più di “nome” ma mai ho cambiato squadra.

Il motivo è semplice: voglio fare giornalismo raccontando i fatti, non seguendo un copione, ed esprimendo opinioni personali che un giorno potranno servire a migliorare questo mondo marcio e malato. Non sono Robin Hood e neanche un falso prete. Ho i miei interessi, personali e professionali. Mai nascosti e mai subdoli.

Da bambino ho una fede calcistica che è l’Avellino, per 4 anni ho seguito la comunicazione dell’Udinese dove ho provato a rubare i segreti del mestiere a quel genio di Gianpaolo Pozzo e sono sposato con la sorella del Presidente del Novara. Mai avuto problemi a manifestare tutto ciò in pubblico perché con l’utente devi avere un rapporto sincero, se lo prendi in giro una volta non ti crederà mai più. Non vi voglio annoiare con la mia storia ma voglio raccontarla, una volta di più, per raccontarvi il marcio che c’è nel calcio. Attenzione: ci sono anche persone perbene e grandi professionisti ma, anche in questo articolo, lo specifichiamo.

Un anno fa parlavamo del caso Parma. Calciatori e dipendenti finiti per strada, la Procura della Repubblica che sta facendo il suo corso e la Procura Federale che si è fermata sul più bello. Non compare ma lavora, non appare ma muove i fili di una società come il Latina: Pietro Leonardi ha ancora il coraggio di girare a piede libero e di farsi vedere negli stadi italiani. Tavecchio e Abodi dovrebbero mettere la sua foto negli stadi di B con il divieto “Tu qui non puoi entrare”.

Ghirardi, Presidente del Parma, merita il peggio calcisticamente parlando perché non ha controllato, ma soprattutto perché ha lasciato fare tutto a Leonardi, primo e non unico responsabile del crac Parma. Come premio il Latina gli ha offerto immediatamente una poltrona da Direttore Sportivo, in attesa di giudizio: non quello sportivo, che conta ben poco, ma quello penale. Sapete cosa fa oggi

Leonardi? Decide il mercato del Latina, parla con gli stessi procuratori che hanno truffato il Parma negli ultimi anni ed entra nello spogliatoio dell’arbitro prima della partita. I fenomeni dicono che “non c’è nulla di male ad entrare a salutare gli arbitri prima della partita”. Falso! Il personaggio in questione ha precedenti ed è persona sospetta nell’ambiente; inoltre, l’arbitro lo saluti davanti a testimoni e al massimo con la porta aperta. Perché quella porta era chiusa?

Perché l’arbitro Ghersini di Genova non ha dato agli avversari un rigore solare ed è sbiancato quando l’assistente ha alzato la bandierina per segnalare il fallo netto? Dando poi un angolo inesistente perché al massimo era rimessa dal fondo. Non ci interessa il caso specifico. Pensate Leonardi quanto sia intelligente a gestire il Parma Calcio e poco furbo a gestire l’aspetto mediatico di un club. Evidenziato il fattaccio, risponde con un comunicato stampa che mio nipote di 11 anni avrebbe scritto meglio. In sintesi: “Criscitiello non sa scindere il ruolo di giornalista da quello di persona legata sentimentalmente alla proprietà del Novara”.

Ve l’ho fatta breve per non tediarvi. Leonardi è un genio, sì ma del male. Vorrebbe spostare l’attenzione su una cosa che dichiaro apertamente, anche in Chiesa pensa te Pietruccio, e non si difende l’accusa principale: cosa ci facevi nello stanzino dell’arbitro a porta chiusa? Di quello non ne parla. Riferimenti zero perché il delegato Lega ha riportato ad Abodi la verità. E’ vero ma è stato poco. Olè! Fa nomi di persone, nel comunicato, che del calcio non se ne fregano nulla e almeno avrebbe dovuto rispettare la privacy altrimenti sarebbe come fare gossip. Comunque accolgo l’invito di Leonardi a fare il giornalista.

Quindi cronaca,faccio domande: Che rapporti personali, Direttore Leonardi, aveva con Imborgia ai tempi del Belgio e come giustifica una sua assunzione successiva al Parma? Di chi era quella procura da 700.000 euro per portare un calciatore al Parma di cui Ghirardi scoprì l’esistenza solo dopo che la mamma del Presidente decise di indagare? Come mai volavano procure da 300.000-400.000 ad operazione e dove sono finiti tutti i suoi “risparmi” di anni di duro lavoro? Che rapporto aveva con gli ex dirigenti del Parma? Come mai lavora a Latina e sono stati subito pronti ad accoglierla a braccia aperte dopo che ha perso il lavoro? Guadagnava a Parma 800.000 euro annui, non bastavano per vivere decentemente? Può raccontare la storia delle firme sugli accordi di risoluzioni depositati, si fa per dire, in Lega Calcio? Può spiegarci come è nata la storia Manenti? Potremmo continuare ma ci siamo già annoiati, questa sera su Sportitalia comunque un breve approfondimento lo facciamo.

Chissà che sia la volta giusta che Tavecchio pensi a ripulire il calcio e ad espellere personaggi che lo stanno ammazzando. NERO totale, buio, black. Si è spenta la luce e non si vede che…nero”.

Replicherà ancora, Pietruccio?

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