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Infiltrazioni mafiose: Brescello verso il commissariamento

bepponedoncamilloE’ diventato famoso in mezzo mondo come il luogo cinematografico di Don Camillo e Peppone, ma di qui a poco rischia di far notizia per un commissariamento collegato alle interferenze del crimine organizzato. Detto crudamente, è un paese in odore di ‘ndrangheta: cosa che non può più stupirci dopo le risultanze dell’inchiesta Aemilia. Ma neppure può essere una notizia normale, in un centro a pochi minuti da Parma e che con Parma ha tanti contatti.

Oggi i media reggiani parlano appunto di una situazione in cui si va “verso la richiesta di commissariamento”. La decisione del Ministero degli Interni arriverà solo nelle prossime settimane.

Il summit di martedì 12 – La situazione del Comune di Brescello è stata al centro della seduta del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, in prefettura a Reggio Emilia. Sui contenuti della seduta i partecipanti mantengono stretto riserbo.
Nel corso del comitato sarebbe stata letta una relazione sul lavoro della commissione di accesso nel Comune della Bassa reggiana, nominata per valutare eventuali infiltrazioni mafiose e la sussistenza della necessità di scioglimento. Il prefetto Raffaele Ruberto, si è limitata a dire Adriana Cogode, viceprefetto e componente della commissione, «ora inoltrerà la propria relazione al ministero dell’Interno».

Nei primi giorni di dicembre la commissione aveva concluso il proprio lavoro e consegnato la relazione ispettiva al prefetto. La richiesta era stata avanzata sulla base di un’informativa dei carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia. Ad innescare dubbi sulla situazione del Comune, ci furono anche le dichiarazioni del sindaco Marcello Coffrini. Parlando di Francesco Grande Aracri, condannato in via definitiva per associazione di tipo mafioso, disse che Grande Aracri, ritenuto un punto di riferimento della Cosca di ‘Ndrangheta, è una persona «gentile, tranquilla ed educata». (ANSA)

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