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Pizzarotti: il 2016 sarà l’anno dell’accelerazione. Rainieri: “Il sindaco si autoincensa ma non delinea prospettive concrete”

Image-2.ashx.htmlL’appello del sindaco a credere nel domani, ad avere il coraggio di immaginare e costruire un futuro positivo per la città.

Pizzarotti cita Kennedy e Aung San Suu Kyi e legge la lettera di un giovane angelo del fango. Nel 2016 saranno spesi 43 milioni per opere pubbliche.

E’ stato un appello alla città a credere in sé stessa, a guardare al futuro con ottimismo, a mettersi al servizio degli altri, il discorso pronunciato da Federico Pizzarotti per la solenne celebrazione del santo patrono. Ed è stato anche un invito a Parma ad essere unita e solidale, perchè solo lavorando insieme, senza piangersi addosso, si possono ottenere quei risultati grandi a cui la città può aspirare.

Il sindaco ha aperto il suo discorso ricordando come esempi positivi, modelli a cui guardare, persone come Roman Sili, che ha salvato due persone finite nel canale, e l’ostetrica Clelia Buratti, e istituzioni come il Consorzio di Solidarietà Sociale e l’Hospice Piccole Figlie, “parmigiani che rappresentano l’essenza della nostra identità”.

Citando Alcide De Gasperi, “politica vuol dire realizzare e credere”, Pizzarotti ha ricordato che possiamo scegliere di “rassegnarci al freddo declino” seguendo i profeti di sventura, oppure scuoterci e coltivare i nostri ideali, senza arrenderci al rimpianto, sempre pensando che “Parma è una grande città, che ogni mattina si sveglia, viaggia, produce, inventa, investe e crea”.

E apprezza il fatto che la politica parmigiana “bisticcia e discute, ma nei momenti cruciali mette cuore e unghie al servizio della città”.

Il sindaco, rivendicando di aver messo i conti in ordine e le partecipate in sicurezza, ha ricordato che “il default lo abbiamo cancellato dal vocabolario della politica della città”, ed ha tracciato il futuro della città: “Ora il cammino è chiaro, mentre il 2015 è stato l’anno della svolta, il 2016 sarà quello dell’accelerazione”. Parma dunque è pronta a celebrare degnamente il bicentenario dell’arrivo di Maria Luigia nel 2016 e i 2.200 anni dalla fondazione nel 2017.

L’Amministrazione si ispira ora a 4 principi chiave: equilibrio, attrattività, sostenibilità e inclusività”.

“Il momento più difficile di un sindaco – ha ammesso Pizzarotti – è quando donne e uomini senza lavoro mi scrivono per dirmi che non arrivano alla fine del mese, perchè devono pagare il mutuo, le rate della macchina, l’istruzione per i figli.

E’ poi arrivato l’invito a lavorare tutti insieme per rafforzare l’immagine di Parma, come città a più vocazioni: capitale dell’agroalimentare, tempio della musica (Teatro Regio), espressione della ricerca (Università), sede di aziende multinazionali, città moderna e all’avanguardia per sostenibilità ambientale, turismo, sport e cultura. E come esempio positivo per la capacità di superare divisioni e steccati ha ricordato il riconoscimento Unesco a città della gastronomia.

Nel suo discorso, il sindaco ha quindi citato Kennedy e Aung San Suu Kyi, quindi ha dedicato la parte conclusiva all’elenco delle opere pubbliche interessate dai 43 milioni di investimenti previsti nel 2016: Ponte Romano, Ospedale Vecchio, Villa Parma, complesso di San Paolo, Padiglione Nervi, ex Ostello della Cittadella, Parco Ducale, polo socio-sanitario Lubiana.

Pizzarotti ha proseguito elogiando Elisa, volontaria da Campegine, i Ragazzi di Zio Pluto, che hanno donato fondi all’Ospedale dei Bambini, il Centro Antiviolenza, ed ha letto integralmente la lettera di Simone, ex studente del Melloni, volontario pure lui, che parla dei giovani e della loro voglia di “rimboccarsi le maniche”.

“Il futuro di Parma – ha concluso – sta nella qualità, nella curiosità, nel talento, nell’inventiva, nella creatività, nello spirito di innovazione e di avventura, sta nel coraggio di immaginare e costruire un futuro positivo per la città. Chiedo ad ognuno di voi di essere pronto alla sfida, e di credere nel proprio domani, perchè la Parma più bella deve ancora arrivare”.

203135873-328fdc17-fc64-4b64-be5e-0a3d2beb5daaLA REPLICA DI FABIO RAINIERI, VICE PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE (LEGA NORD) – “Da Pizzarotti un discorso autoincensante che non delinea nessuna prospettiva concreta per il futuro della città”.

Così Fabio Rainieri, vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna interviene dopo il discorso di Pizzarotti di Sant’Ilario.

“Il sindaco ha approfittato di questa situazione per riproporre i suoi cavalli di battaglia: la riduzione del debito, ottenuta con svendite e fallimenti, calata tutta sulle spalle degli incolpevoli parmigiani e senza investimenti e progetti per la Parma del futuro; e il buonismo di maniera per cui è importante che ‘ci vogliamo bene’ che ‘stiamo tutti insieme’. Peccato che si sia scordato di proporre soluzioni concrete ai problemi reali dei cittadini”.

“Caro Sindaco – attacca Rainieri -, mentre Lei parla del suo libro dei sogni si dimentica forse che Parma soffre di insicurezza, di immigrazione non integrata, di buche lungo strade, di servizi sempre meno efficienti, di spazzatura carissima e puzzolente ovunque?”.

“Ma di questo – continua Rainieri – il sindaco non parla. Delinea un futuro di integrazione di territori che non è altro che il grande disegno della sinistra emiliana e romagnola per cui Parma deve continuare ad essere schiacciata da altre realtà, deve continuare ad essere periferia dove al limite portare la spazzatura. Parma, invece – conclude Rainieri -, ha bisogno di riacquistare forza e autonomia guardando alla propria identità, valorizzando le eccezionali qualità del suo popolo e della sua terra in tutti i contesti. Compiti che spetterebbero al sindaco ma che evidentemente a Capitan Pizza sono del tutto indigesti”.

 

1 Commento

  1. Del discorso di S. Ilario di Federico Pizzarotti, riassumibile nello slogan “Allegria!” reso celebre da un conduttore di giochi senz’altro più credibile di lui, mi ha particolarmente colpito la totale assenza di tre parole: “sicurezza” (citata una sola volta ma alludendo al miglioramento della sicurezza degli impianti sportivi!), “inceneritore” e “rifiuti”. E ciò proprio mentre sui rifiuti a Parma siamo passati dalla follia alla farsa. Dato che, per farsi eleggere, Pizzarotti prima aveva giurato che l’inceneritore non sarebbe mai partito. Poi che non avrebbe mai bruciato rifiuti provenienti da fuori. Risultato: l’inceneritore non solo è partito e funziona a pieno regime, ma presto comincerà a bruciare i rifiuti di Reggio Emilia. Nel frattempo, la città è stata ridotta a una discarica a cielo aperto e le tariffe sono schizzate alle stelle. A me non interessa chiedere le dimissioni di nessuno (chi ha un minimo di dignità avrebbe già dovuto darle da un pezzo). A me interessa solo che chi amministra la cosa pubblica lo faccia senza prendersi gioco dei cittadini. In particolare sui due temi di gran lunga più avvertiti oggi dai parmigiani di ogni “colore” politico: appunto la sicurezza e i rifiuti, tema quest’ultimo del mio appello giunto ormai a quota 2.500 firme. Pino Agnetti, promotore dell’appello “Parma non è una discarica. Rifiutiamoci! https://www.facebook.com/Parma-non-è-una-discarica-1615595672035841/?ref=tn_tnmn

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