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San Paolo nuova sede Unesco. Il campanile finito nell’estate 2016

Cattura-1Il complesso di San Paolo si appresta a vivere una nuova stagione. Si comincia dalla torre campanaria, da tempo “impacchettata” dalle impalcature, in corso di ristrutturazione grazie al contributo di Fondazione Monte Parma, che ha messo a disposizione del Comune i 250.000 euro necessari per le opere edilizie.

L’intervento è stato presentato dal sindaco Federico Pizzarotti, dall’assessore Michele Alinovi, dal Soprintendente per i beni architettonici Gian Carlo Borellini e dal presidente di Fondazione Monte Parma Roberto Delsignore.

Il complesso di San Paolo – ha annunciato Federico Pizzarotti – sarà sede del laboratorio aperto di Parma Città della Gastronomia Unesco. Questo luogo, legato alla storia e alla memoria di Parma rinascerà a nuova vita. Allo stesso modo troveranno una nuova collocazione sia l’istituto Storico per la Resistenza che il Museo dei Burattini, che andranno ad abitare nell’Ospedale Vecchio, per valorizzarne la presenza nel loro quartiere naturale, in linea con la storia e la tradizione che li legano alla città”.

“Il cantiere al San Paolo è in piena attività – ha sottolineato l’assessore Michele Alinovi – si parte con la torre campanaria e si sta già lavorando per il ripristino delle coperture. In tutto si spendono poco meno di un milione di euro, ai quali se ne aggiungeranno altri 4 su base pluriennale, di cui 1,6 arriveranno dai fondi europei tramite la Regione Emilia Romagna. Prende così corpo la ristrutturazione dell’antico complesso monastico così caro al cuore e alla mente dei parmigiani, e si delinea anche il suo futuro utilizzo: diventerà una specie di hub per il turismo e la promozione del brand di Parma, oltre a mantenere ben salda la sua funzione di presidio culturale con biblioteca, musei e Camera di San Paolo”.

 

I progetti per torre campanaria e complesso di San Paolo

Nell’ambito più generale della riqualificazione e valorizzazione dell’intero complesso monumentale dell’ex Convento di San Paolo, che diventerà nel medio termine un polo qualificato di attrattività urbana, con preminente ruolo di luogo culturale e di scambio sociale per le vocazioni produttive del territorio, sono iniziati i lavori di restauro della torre campanaria, la cui costruzione risale al 1690, e i lavori di restauro delle coperture pericolanti dell’ala ovest del complesso.

Il restauro conservativo della torre campanaria di San Paolo, parte dalla necessità di mettere in sicurezza alcuni elementi decorativi pericolanti e di verificare e risanare altre parti già a prima vista degradate e rappresenta per necessità e per riconoscibilità l’inizio di questo processo di recupero.

Il progetto di valorizzazione e recupero della torre, presentato nel marzo 2015 è stato redatto da Elena Bonelli con Nicola Simboli, e Alessandro Zaccarini, per il Comune di Parma ente proprietario e per Parma Infrastrutture ente appaltante, ed è stato interamente finanziato dalla Fondazione Monte Parma per un importo a base d’asta è di 250.000 euro.

Gli interventi messi in opera per aggiudicazione d’appalto dalla ditta Alchimia con la supervisione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza, sono da intendersi come i minimi necessari per la messa in sicurezza e il risanamento delle parti più degradate e compromesse, secondo i concetti del “minimo intervento”, della sua “reversibilità”, della “compatibilità fisico-chimico” con i materiali originali, della “distinguibilità” e soprattutto della “salvaguardia dell’autenticità” del manufatto, storicamente determinata in tutte le sue stratificazioni.

Le principali opere di consolidamento e messa in sicurezza sono relative alla croce e alla rosa dei venti sulla cuspide della torre, alle statue ad armatura e ai loro basamenti, alle balaustre in pietra e cemento del primo loggiato, e a quelle in ferro del secondo loggiato, ai pinnacoli e alle pigne, alle volte e alle catene del primo e secondo loggiato, ai solai intermedi e al castello campanario

Le opere di ripristino, e manutenzione riguarderanno le lattonerie della cupola a “cipolla”, che sono particolarmente deteriorate e la coperture degli sporti di cornicione che, bonificati dall’eternit, acquisiranno la pendenza originale e verranno rivestiti in lastre di piombo,

Le opere di restauro e bonifica diffuse su tutta la torre, sono relative all’igienizzazione, ai trattamenti biocidi, ai trattamenti puntuali di consolidamento e preconsolidamento delle murature in laterizio e degli apparati decorativi in laterizio e pietra, ai trattamenti protettivi per garantire il risultato del restauro nel tempo

Le opere di messa in funzione sono invece relative ai meccanismi degli orologi che diventano entrambi sincronizzati e funzionanti, alla campana a percussione, all’impianto di illuminazione, al sistema dei dissuasori antivolatili.

L’ultimazione del restauro del Campanile, che verrà restituito nel suo ruolo segnaletico di torre civica alla città è previsto entro l’estate del 2016.

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