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Rifiuti, Parma e Livorno nello stesso dramma di “soffocamento”

indexLivorno, governata dai 5 Stelle, è sommersa dai rifiuti causa “non governo”, a quanto apparso sulla stampa. Lo stesso destino, non precisamente sui rifiuti, riguarda Parma la cui qualità di vita è in caduta libera.

A Livorno la gente è scesa in strada a gridare “buffone” – a quanto riportano i giornali – al sindaco Filippo Nogarin perché la municipalizzata per i servizi pubblici (Aamps, chiara l’assonanza con la ex Amps di Parma) è in odore di fallimento. Quattrocento persone rischiano il posto, le strade sono invase dai rifiuti, le proteste montano da tempo e di proposte interessanti, a quanto pare, non c’è ne sono.

Iren non ha questo problema, è evoluta nel tempo tanto da divenire una spa.

Cosa sarebbe successo a Parma se non ci fosse Iren? Valutando a spanne il governo di Pizzarotti, si sarebbe arrivati allo stesso punto. Le strade di Parma sono invase dai rifiuti per la volontà di questa Amministrazione che, al grido “spegniamo l’inceneritore”, ha provato a incrementare la raccolta differenziata incentivando di fatto l’uso del termovalorizzatore per i materiali non riciclati. I risultati sono scandalosi e non meritano ulteriori commenti. L’immondizia è lì in strada da vedere, quanto le continue proteste dei cittadini.

Come se non bastasse Pizzarotti, a quanto accennato in uno degli scorsi consigli comunali, a settembre, vuole municipalizzare nuovamente la raccolta rifiuti. Perlomeno sta portando avanti la procedura per la gestione dei rifiuti non più in collaborazione con la provincia, non affidando più la raccolta a un’azienda specializzata e preparandosi a costituirne una nuova. I possibili risultati sono sotto agli occhi di tutti, proprio a Livorno.

I lunghi tempi necessari per mettere in piedi il servizio (si parla di anni), i costi e il carico di personale che il Comune si dovrebbe assumere sono proibitivi specie perché – a quanto visto finora – manca un progetto vero e proprio che doveva altrimenti partire a inizio mandato. Si va per tentativi con il rischio di sbandare e non poco.

Per onore di cronaca Nogarin si vantava in tv di “aver bloccato il più grande inceneritore della Toscana e salvato l’azienda che tratta i rifiuti”, leggo su un giornale. Esattamente come a Parma dove – con il senno di poi possiamo dirlo tranquillamente – l’inceneritore non è stato chiuso e la raccolta procede.

Giuseppe Pellacini – Capogruppo Udc in Consiglio Comunale

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