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Circolo Pd Oltretorrente nuovamente preso di mira “Atti mafiosi e codardi, continuiamo a discutere con tutti

sede oltretorrenteSono messaggi mafiosi, vili e subdoli, questi personaggi non ci fanno paura, continueremo a discutere e ad ascoltare le idee di tutti”.

Per l’ennesima volta il circolo del Partito democratico Oltretorrente è stato preso di mira: questa mattina gli iscritti hanno trovato, appeso alla saracinesca, un omino con il cappello da massone e diversi simboli legati alla loggia di Licio Gelli.

L’intero partito condanna con forza questi atti, che si ripetono da molto tempo contro il Pd: dall’imbrattamento dei circoli alle aggressioni ai banchetti dei Giovani democratici.

Prende posizione con forza Raffaele D’Ippolito, segretario del circolo Pd Oltretorrente. “In questo momento politico – dice – e dopo i fatti di Parigi non è il caso di alzare i toni. Nella nostra cultura politica c’è da sempre l’apertura alla discussione, magari anche aspra, ma sempre all’interno dei confini democratici. Queste vigliacchi sappiano che non ci spaventano e siamo disponibili al confronto anche con loro, così come lo siamo con tutti, ma guardandosi in faccia e a viso aperto non attraverso atti indegni”.

Il segretario del Pd cittadino, Lorenzo Lavagetto, punta l’attenzione sul ruolo del Partito democratico a Parma. “Siamo vittima di aggressioni – spiega – quasi quotidianamente, in diversi casi i nostri iscritti sono stati presi di mira e le nostre sedi imbrattate ma, a differenza di altri che rispondono con violenza alla violenza, continuiamo il nostro lavoro per costruire una città migliore e aperta a tutti”.

Anche la segretaria provinciale stigmatizza quanto successo. “Il Partito democratico – sottolinea il segretario provinciale Gianpaolo Serpagli – è una forza di governo e che mira a governare la città e il modo giusto per rispondere a questi atti insensati è continuare a lavorare per costruire risposte da dare ai cittadini di un quartiere che si è contrapposta ai fascisti con le barricate e che ha un’anima di solidarietà e convivenza che non è certo rappresentata dai codardi che fanno questi atti”.

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