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Aung San Suu Kyi eletta a capo della Birmania

“Quella che vogliamo condividere oggi con la città è la gioia per la vittoria di una nostra concittadina, Aung San Suu Kyi, riuscita in una impresa titanica che rappresenta una svolta fondamentale”: è con queste parole che il sindaco Federico Pizzarotti, affiancato dall’ex senatrice Albertina Soliani, presidente dell’Associazione interparlamentare Amici della Birmania, ha dato avvio all’incontro con la stampa, dedicato alla vittoria elettorale di Aung San Suu Kyi, leader politica birmana, Premio Nobel per la Pace e cittadina onoraria di Parma dal 2007, che si avvia a diventare il primo ministro della Birmania, dopo le prime elezioni libere in 25 anni nel paese asiatico, da sempre sottoposto a regime militare.

“Il primo pensiero in questi giorni – ha proseguito il sindaco – va a Giuseppe Malpeli, nostra guida nella strada di amicizia e vicinanza con il popolo birmano, venuto a mancare pochi giorni prima della vittoria elettorale di Aung San Suu Kyi”.

“Abbiamo vissuto la grande speranza del cambiamento già negli anni passati – ha detto Albertina Soliani – e abbiamo sostenuto, per quanto possibile, i passi verso il risultato ottenuto dalla nostra concittadina Aung San Suu Kyi, un cammino sul quale ci ha condotto Giuseppe Malpeli, la cui presenza è sempre molto forte, sia a Parma che in Birmania.

La tragica fatalità che non ha permesso a Giuseppe di festeggiare l’eccezionale risultato appare quasi come un passaggio di testimone a noi tutti, una responsabilità maggiore che ci ha consegnato”.

I risultati definitivi delle elezioni di domenica 8 novembre ancora non sono disponibili, ma si profila una vittoria schiacciante (intorno al 90%) per la “Lady”, vincitrice delle elezioni già nel 1990, quando furono annullate dalla giunta militare, e in seguito alle quali “Amay” (“Madre”) Suu (come viene definita dal suo popolo) venne imprigionata.

“Non appena eletta – ha proseguito la Soliani – Aung San Suu Kyi ha fatto appello al coraggio di chi aveva perso e all’umiltà dei vincitori, un insegnamento prezioso che mi ha fatto ricordare quello che mi scrisse nel 2011, ovvero “l’assenza di vera democrazia è la forma di povertà più grande che si possa infliggere ad un popolo”: credo che il risultato di queste elezioni sia una premessa fondamentale per guardare alla risoluzione dei problemi della Birmania e per riflettere sul nostro concetto di democrazia”.

“L’esempio di lotta e coraggio che ci ha offerto e ci offre Aung San Suu Kyi – ha aggiunto Pizzarotti – ci porta a ripensare e rinfrescare la nostra idea di democrazia, anche attraverso il percorso del popolo birmano, che l’ha conquistata da solo e con fatica”.

A margine della conferenza stampa il consigliere Giuseppe Bizzi ha infine ricordato la proposta, già presentata in Consiglio Comunale, di istituire, in onore di Giuseppe Malpeli, una borsa di studio dedicata ai ragazzi birmani.

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