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Fiazza, il 21 novembre chiuderò il Ponte sul Taro. Il PD: “Chiacchiere e distintivo”

images“Basta, così non si può più andare avanti. Se la Regione, la Provincia e il ministero delle Infrastrutture non si interessano del Ponte sul Taro (ponte di interesse sovraccomunale che sorge sui territori di Noceto, Fontevivo e Parma), l’unica cosa che posso fare e che assicuro farò il 21 novembre, è chiuderlo al traffico”.

E’ la voce che tuona del sindaco di Fontevivo Tommaso Fiazza, attraverso una nota della Lega Nord.

“Nei giorni scorsi – continua nella nota stampa il sindaco più giovane d’Italia – a seguito del crollo del 22 ottobre che ha riguardato la caduta di un voluminoso blocco di pietra del cordolo esterno, la Provincia ha fatto sapere che potrebbe mettere a disposizione dei Comuni interessati, per i lavori di messa in sicurezza del ponte, i fondi stanziati a favore della metropolitana leggera che dovrebbe collegare Parma con la Provincia a Nord. Una vera e propria follia. Qualcuno deve spiegarmi per quale motivo il nostro territorio deve continuamente essere trattato da terra di serie B. Prima – attacca Fiazza – la regione ha deciso lo stralcio della realizzazione della Tibre a favore del trasporto su rotaia. Adesso si propone lo stralcio della metropolitana leggera per il rifacimento del ponte. Ma ci stanno prendendo in giro? La metropolitana leggera e il ponte sono due opere complementari che non si sostituiscono. La metropolitana, infatti, permetterà un alleggerimento del traffico veicolare, ma non lo può evidentemente sostituire. Lo stesso dicasi per il ponte”.

Matteo Agoletti, vicesindaco di Fontevivo ha ricordato “come sia necessario fare partire al più presto il progetto della metropolitana leggera non solo per questioni di mobilità, ma anche per ridurre il traffico e l’impatto sull’ambiente”.

“Chiunque dica cose diverse – chiude Fiazza – dice bugie sapendo di farlo. E’ il momento che Regione, Provincia e Governo si rendano conto che esistono anche i Comuni della Provincia. Quelli che continuano a pagare per scelte sbagliate altrui. Per questo – conclude – come sindaco non mi resta da fare altro: o si decide di investire seriamente sulla nostra terra o deciderò io di tutelare la sicurezza della mia gente chiudendo al traffico il ponte per quanto riguarda il tratto che sorge sul mio Comune. Poi ne riparleremo”.

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