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Ospedale del bambini: interrotto il servizio di prestito libri. La rabbia dei genitori

Il Comitato per fare un bambino ci vuole un asilo, che da tempo combatte contro la privatizzazione dei servizi per l’infanzia comunali, denuncia con un post sulla propria pagina Facebook che dalla scorsa settimana è stato interrotto il servizio di prestito dei libri all’Ospedale dei Bambini a dispetto di una delibera del Comune che dava notizia della prosecuzione dell’attività.

“Dalla scorsa settimana è ufficiale che presso la biblioteca dell’Ospedale Pediatrico non sarà più presente l’operatore addetto al prestito dei libri: il Comune ha interrotto il servizio.

C’è qualcuno però che si impegna per non lasciare che la povertà di spirito, di cui è in balia la città in questi anni, abbia la meglio anche su questi bambini (ancora una volta, i più deboli dei deboli).

Marguerite Yourcenar diceva che “fondare biblioteche è un po’ come fondare ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito.

Sicuramente per i piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico la primavera dei loro piccoli anni è molto fredda: in quei primi, piccoli anni della nostra vita siamo bramosi di esplorare, conoscere e stupirci del mondo, ma è difficile riuscirci chiusi tra quattro mura, ancora più difficile se la clausura forzata è dovuta a un problema di salute.

Nel racconto “Lo Stralisco” di Roberto Piumini, un pittore viene invitato alla corte di un re per dipingere le pareti della stanza del principino, da sempre malato e mai uscito dal palazzo. Il pittore si mette al servizio del piccolo e insieme riproducono tutte le sue fantasie, tutti i mondi fantastici che fino a quel momento esistevano solo nella sua testa e nelle pagine dei libri.

Quanti mondi può inventare la fantasia di un bambino? Quante avventure può fargli vivere? La sua potenza può abbattere i muri di un ospedale, scavalcare i palazzi e proiettarlo dritto dritto nello spazio più profondo o nella giungla più selvaggia o negli abissi più blu del mare più insondabile. La fantasia è risposta di libertà alla domanda di evasione.

Quale carburante migliore per la fantasia di una bella storia letta da un genitore o da un nonno?”.

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