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Cambiare la differenziata, superate le 4mila firme si punta ad arrivare a 5mila

È oggettivamente un fiume inarrestabile quello dei cittadini che si presentano ai banchetti di Parma Unita per firmare la richiesta di introdurre i cassonetti intelligenti in città.

Con la giornata sabato 3 ottobre si è abbondantemente superata quota 4mila e a questo punto non è difficile ipotizzare che quando si chiuderà la raccolta, il 17 ottobre, si saranno raggiunte le 5mila firme.

“Una cifra significativa – spiega Roberto Ghiretti – perché rappresenterebbe il quorum fissato per chiedere al Comune di indire un referendum. Se abbiamo scelto di non percorrere questa via è stato solo perché abbiamo visto come è stata trattata ed è trattata ancora oggi l’iniziativa del Comitato per gli Asili. Di fatto con questi numeri quando consegneremo le firme il messaggio politico sarà chiarissimo, a Pizzarotti la responsabilità di prenderlo in considerazione o ignorarlo”.

L’entusiasmo mostrato dai parmigiani per questa iniziativa non accenna a diminuire e sono tanti coloro che si offrono di aiutare Parma Unita portando i moduli nei quartieri ma anche nei luoghi di lavoro. L’esempio più eclatante viene da un gruppo di 55 dipendenti della Bormioli Luigi che hanno aderito in blocco alla petizione, ma ci sono anche gruppi organizzati di artigiani per non parlare di interi condomini, soprattutto nella zona di via San Leonardo, che non hanno esitato a farsi avanti e a mettere il proprio nome sulla petizione.

È grazie all’aiuto e al sostegno di queste persone che è stato possibile in poco tempo raccogliere un così alto numero di firme.

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