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Ambiente – Folli: La legge regionale sui rifiuti stravolge le promesse

Nubi nere all’orizzonte per quanto riguarda la gestione virtuosa dei rifiuti in Emilia-Romagna con i continui emendamenti che andrebbero a stravolgere il testo presentato dalla giunta Bonaccini oltretutto provenienti dalle file del partito di maggioranza.

L’assessore all’Ambiente Gabriele Folli del Comune di Parma a questo proposito commenta:

“E’ incomprensibile quello che pare stia accadendo nelle commissioni dopo che un testo che è stato a stragrande maggioranza condiviso in sede Anci regionale dai Comuni con un lavoro di confronto durato mesi tra comitati, tecnici regionali, giunta ed amministratori locali, ora venga ripreso in più punti con proposte di modifica che ne vanno a stravolgere i contenuti e l’impianto iniziale”

Uno dei punti cardine della legge adottata dalla giunta è infatti quello che redistribuisce ai Comuni che raggiungono gli obiettivi di riduzione rifiuto residuo la maggior parte dei contributi messi in gioco, premiando cittadini ed amministrazioni che adottano politiche virtuose e che si vedono così ridurre i costi del servizio con un meccanismo che incentiva chi è rimasto indietro ad accelerare i tempi di attivazione dei piani d’ambito.

“Ho spesso criticato questa giunta e quella precedente sul tema rifiuti (Piano Regionale, Sblocca Italia, etc.) ma sulla legge regionale non ho avuto difficoltà a riconoscere la bontà di una legge che può dare un grande impulso anche all’economia locale in questo settore fatta non solo dalle 2 multi-utility ma anche da tanti operatori privati che lavorano per il riciclo ed il recupero dei materiali”

“Oggi il rischio è che la legge arrivi in assemblea a fine mese completamente stravolta per cui faccio appello a tutti i consiglieri regionali di qualsiasi colore politico di confrontarsi ed adoperarsi affinché il percorso costruito insieme ai Comuni in questi mesi non venga svuotato di efficacia riducendo le premialità legate agli obiettivi raggiunti a favore di interventi spot non legati a principi meritocratici”

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