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B.go Bosazza occupato, nel garage compare un’auto di lusso. E il Comune non tutela i proprietari

La storia di Borgo Bosazza la conosciamo tutti.

Lo stabile ristrutturato dal comune per tornare ad essere residenza universitaria, occupato dagli sfollati da altre case occupate.  Lo schierarsi di rettore dell’Università e sindaco affianco agli occupanti, con le repliche piccate di più parti politiche che hanno suggerito loro di ospitarseli a casa.

Coonosciamo anche le altre storie, di degrado, disperazione, emarginazione. Di case dovute lasciare finendo a cercare un brandello di tetto in mezzo ad altri fantasmi della società.

E conosciamo la storia di quindici alloggi in Borgo Bosazza vicini alla struttura universitaria, occupati senza un perchè, con i proprietari che faticano a rientrare in possesso di casa loro.

Dopo gli allaggi fatti tagliare da Iren, di cui il Comune ha preteso il riallaccio accapando motivazioni umanitarie, pur afffermando che la casa è occupata in modo irregolare e illegale, e che dunque non vi ha giurisdizione ne controllo, ora i padroni di casa si sono subiti un altro sgarbo, l’ennesimo: un garage passato da occupato a “rubato”, con le chiavi cambiate e un’auto di lusso parcheggiata dentro.

Oltre il danno, la beffa.

E il comune cosa fa? Libera Sovescio e l’area ex Lux, la riconsegna ai proprietari intimando di ristrutturarla quanto prima, e stop. Prima o poi libererò anche Borgo Bosazza. Forse.

Nel mentre, chi ha una casa sfitta, la blindi. Potrebbe rischiare l’esproprio legalizzato.

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