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Roccabianca, Rave in golena, 40 giovanissimi fermati, altri nei guai

images-1Quando ballo e sballo coincidono, il party si chiama rave.

E spesso è la golena del Po a ospitare la musica così alta da coprire la noia e la disperazione di chi finge di ballarla, troppo sballato per sentirla.

E’ successo di nuovo sabato notte: decibel sparati di note ipnotiche e prive di senso a San Daniele Po, geograficamente nel cremonese ma fisicamente nelle adiacenze di Roccabianca, a un filo di musica dal ponte Giuseppe Verdi.

Il tam tam di convocazione, sempre quello: sms e il web. Canali di comunicazione giovani, giovanissimi. Rapidi e capillari, almeno trecento i partecipanti: un caos di anime e musica durato fino a domenica mattina, quando i carabinieri di Roccabianca, (e di altri comuni della Bassa), del nucleo operativo e radiomobile di Fidenza e della compagnia di Casalmaggiore, sono giunti sul posto, per un fuggi fuggi generale.

Fermati e, forse, denunciati, per il momento, una 40ina di ragazzi, giovani dai vent’anni in su, provenienti da Parma, Milano, Torino e Cremona, mentre le indagini proseguono. L’anno scorso lo stesso luogo è stato teatro della stessa scenetta: allora furono denunciati i due organizzatori e 202 partecipanti (con accuse che comprendevano sia l’organizzazione di un evento non autorizzato che l’occupazione abusiva di terreni demaniali).

Ma il rave più grande che si ricorda in zona fu a Zibello, ormai anni fa: oltre trecento i denunciati, numerosi gli arresti. Ma anche la paura della galera, è uno sballo imprendibile, per molti del “popolo dei rave”.

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