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Lauria: “Tifosi da serie A”. Longobardi: “Alla non condizione sopperisco con l’entusiasmo”

“E’ stata dura, ma saranno tutte così. Il corteo coi tifosi? Una gioia”. Sorride, Gigi Apolloni, mentre si accomoda in sala stampa.

È stata dura? “Saranno tutte così… Questa è la serie D, dobbiamo saperlo. Oggi meglio nel secondo tempo che nel primo, abbiamo costruito di più, rischiando poco o nulla”. I singoli? Sereni, Zommers? “Il plauso va a tutto il gruppo. I giocatori che sono con noi è perché lo hanno meritato e lo meritano sul campo”.

Cambio di modulo? “Non ci penso”.  Il turno infrasettimanale di mercoledì? “Probabilmente ci sarà un po’ di turnover, qualcuno riposerà”.

Poi, due parole sul corteo pregata coi tifosi. “Sono stato felice, ci hanno esaltato e la squadra ha vissuto appieno quella che è stata la realtà degli ultrà. Io penso che abbiamo condiviso con loro un percorso molto importante. I ragazzi hanno sentito sulla pelle quello che sono e che vogliono i tifosi“.

Felice anche Fabio Lauria, autore del gol sugli sviluppi di un calcio di rigore. “Il gol? Stavo ancora pensando al rigore sbagliato, a come avevo fatto quando ho visto che Longobardi mi stava dando l’assist per rimediare, ho calciato, è andata bene. Era una rete importante perché ha sbloccato sia me che la squadra”.

Il corteo e il tifo? “Dal primo giorno che sono qui è un’emozione continua. Questa è una piazza, una città da serie A con un tifo da Serie A, ma noi dobbiamo essere bravi a calarci ogni istante nella nostra realtà di oggi che è la sere D.  Il corteo coi tifosi, ma anche i cori per tutta la partita mi hanno fatto venire i brividi, e ci ricordano ogni giorno che dobbiamo riportare il Parma dove merita di stare”.

Qualcuno gli fa notare che per look e accento ricorda Cassano. “Possiamo chiamarti vice Cassano?”. E’ un onore, sorride, si alza e se ne va. Con un onere in più sulla schiena, l’eredità pesantissima di uno dei più grandi numeri 10 (guarda caso come lui) mai transitati in città.

Fuori Lauria, sotto Longobardi. E’ l’mvp, il man of the match, l’uomo del giorno, Cristian il redivivo.

“A quanto sono in percentuale di rendimento? Se mi avessero detto che riuscivo a stare in campo novanta minuti non ci avrei mai creduto. Lo staff medico e sanitario ha fatto un miracolo. E io dove non arrivo col corpo ci provo con la voglia”.

Un assit a Lauria e un gol, unanimemente definito da bomber di razza. Una partita quasi perfetta. “Il mio gol è piaciuto anche a me, Ma mi piacciono tutti quelli da tre punti” – racconta. Poi l’abbraccio con la Curva: “Questi tifosi sono da altra categoria, e per me che arrivavo da un infortunio un gol davanti a loro vale tutto. Mi dispiace per l’ammonizione però…”.

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