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Insediamenti abusivi nel Baganza, demolita la prima casetta

“Finalmente si comincia a scrivere la parola fine sulla ultra-decennale vicenda degli insediamenti abusivi nel greto del torrente Baganza”.

Lo dice una nota del Comune, relativa alla demolizione della prima casetta.

Demolita volontariamente dal proprietario in attuazione dell’ordinanza comunale.
“In diverse occasioni il Comune è intervenuto per indurre i proprietari a demolire gli edifici costruiti abusivamente negli anni Settanta e Ottanta, ma si tratta di pratiche complesse e lunghissime che non erano mai riuscite a trovare conclusione nel corso delle precedenti amministrazioni”, continua la nota del Comune.

“Quegli insediamenti sono finiti all’attenzione della cronaca ai tempi dell’alluvione e oggi, finalmente, l’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi, ha potuto assistere personalmente all’abbattimento del primo edificio”.

Si tratta di un deposito di materiali edili, demolito in mattinata. L’area verrà “rinaturalizzata”: “Al posto del fabbricato – annuncia il proprietario – ci sarà un’area verde con un orto e saranno messi a dimora alberi da frutto”.

“Questa prima demolizione – è il commento dell’assessore Michele Alinovi – testimonia che l’Amministrazione comunale non è inerte rispetto al tema del risanamento dell’abusivismo edilizio del Baganza, proliferato negli anni settanta e ottanta. Questo rappresenta l’avvio concreto di un processo di rinaturalizzazione del greto che avevamo promesso ai cittadini, alle istituzioni interessate e alle associazioni ambientaliste. A maggior ragione esprimo apprezzamento alla decisione di questa proprietà di procedere alla demolizione in maniera autonoma, senza costringere il Comune ad intervenire d’ufficio anticipando spese che in ogni caso ricadranno poi sui proprietari. E’ un esempio di rapporto corretto fra cittadino e pubblica amministrazione, che spero sia seguito da altri”.

“In effetti – continua la nota – il destino delle baracche in via Baganza è ormai segnato. Gli ordini di demolizione per i primi sette fabbricati abusivi costruiti all’interno dell’argine, in via Polizzi e nella zona degli orti verso la tangenziale sud, sono già stati recapitati ai proprietari, che hanno 90 giorni di tempo per ottemperare a quanto prescritto dal Comune. Se gli interessati non provvederanno, i tecnici comunali effettueranno un sopralluogo, predisporranno progetti e affideranno tramite gara gli interventi di demolizione ad una ditta specializzata, addebitando il costo ai proprietari dei manufatti.
In due casi sono presenti attività economiche produttive vere e proprie, che potrebbero ottenere una breve dilazione se saranno corso spontaneamente alla delocalizzazione delle suddette attività, spostandole in altra sede”.

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