Home » Cronaca » Parma, torna il Palio. Appuntamento il 19 settembre

Parma, torna il Palio. Appuntamento il 19 settembre

Torna il Palio di Parma. La manifestazione è stata presentata in Municipio dai due enti coorganizzatori: il CSI e il Comune di Parma.

Tutto – come ha ribadito il presidente del Centro sportivo Italiano Florio Manghi – si svolgerà all’insegna della tradizione, con un’unica novità: il quartier generale del Palio non sarà in Piazza Duomo, ma tornerà ad essere allestito in Piazza della Pilotta.

“Per me – ha detto l’assessore al commercio e turismo Cristiano Casa – il Palio è stata una piacevole scoperta recente, ma mi ha conquistato, perchè è legato alla storia della città,ne riscopre le tradizioni a coinvolge i quartieri in una sana forma di competizione.

Florio Manghi, presidente del Centro Sportivo Italiano, che fin dagli anni settanta organizza la manifestazione, ha ricordato le origini del Palio di Parma, risalenti al quattordicesimo secolo e riscoperte da don Enrico Dall’Olio e Antonio Tagliavini, ed ha presentato la manifestazione.

L’anteprima sarà sabato 12 settembre con la presentazione dei palii alle autorità in Vescovado, Prefettura, Municipio e Provincia e la “cena propiziatoria” a Porta san Francesco, presso il circolo Parma Lirica, nella nuova “taverna dei lupi bianchi”.

Sabato 19 settembre verrà allestito il villaggio medievale in piazza della Pilotta, dove, a partire dalle ore 15, funzionerà la taverna medioevale. Lì si potranno apprezzare spettacoli di ogni genere ispirati al tema: sbandieratori, musici, antichi mestieri, giullari, giocolieri, uccelli rapaci, e persino uno scorcio di vita medioevale con tanto di villaggio, giochi d’arme e combattimenti con spade.

Sempre sabato 19, alle 19,15, benedizione dei palii dipinti in cattedrale, poi di nuovo la scena si sposterà in Pilotta con esibizione di sbandieratori, giuramento dei capitani, sorteggio degli asini, combattimenti , danze medioevali e saltimbanchi in versione notturna.

Domenica 20 settembre al pomeriggio ci sarà il gran finale con l’arrivo dei cortei dalle 5 porte e la disputa del “Pallium Asinorum” alle ore 17. Seguiranno il Palio delle donne (Corsa del panno verde) e il Palio degli Uomini (Cosa dello scarlatto) alle ore 18, mentre in Pilotta resterà allestito il quartier generale con il suo villaggio medioevale.

UN PO’ DI STORIA

Il Palio di Parma è una manifestazione che si svolge annualmente nella città di Parma, rievocativa dell’antica “Corsa dello Scarlatto”.La Corsa dello Scarlatto è documentata per la prima volta in un documento del 1314 essendo riportate da Giovanni Del Giudice nel “Chronicon Parmense”, il quale riferisce dei festeggiamenti per il fidanzamento tra Giberto III Da Correggio figlio di Guido, signore di Parma per acclamazione popolare dal 1303 al 1316, e Engelenda Rossi detta Maddalena Rossi di San Secondo figlia di Guglielmo Rossi e Donella da Carrara dei Signori di Padova. Fu un fidanzamento fortunato, in seguito allietato dalla nascita di cinque figli, Giovanni, Beatrice, Donella, Vannina ed Elisabetta. La futura sposa poteva vantare nobilissime origini. Il padre era stato nominato cavaliere (investitura del conte di Lavagna) nel 1282, oltre ad essere canonico della cattedrale di Parma sino al 1281, podestà di Modena (1281), di Milano (1284), di Lucca (1290 e 1293), di Bologna (1291) e discendente della antica famiglia di Rossi di Parma. La madre faceva invece parte della aristocratica famiglia veneta dei Carraresi ed era a sua volta figlia di una Fieschi, ovvero una delle maggiori famiglie nobili genovesi. Il giorno dell’Assunta, non solo si annunciò il fidanzamento, ma si permise a tutti gli esuli di rientrare in città e furono presenti alla corsa dello Scarlatto la famiglia Rossi al completo, i Pallavicino, gli Aldighieri, le famiglie nobili, gli Anziani, i cavalieri nonché tutto il popolo. Il matrimonio invece fu celebrato il 1º settembre 1314, ponendo momentanea fine all’antica rivalità tra iDa Correggio e i Rossi, suggellando una alleanza che contrastava le mire di egemonia delle altre grandi famiglie di Parma, prime fra tutte i Sanvitale e i Lupi. Oltre ai festeggiamenti per tutta la popolazione si tennero lauti banchetti e festeggiamenti nei palazzi dello sposo e nel Palazzo vescovile di Parma.

La manifestazione trecentesca in quegl’anni si svolgeva ogni 15 agosto, e prevedeva una corsa dalla porta detta Nova [fino] alla piazza del Comune e delle giostrate a cavallo con armi cortesi; successivamente nel corso dei secoli il Palio fu identificato con una corsa equestre con i bàrberi, alla quale venivano invitate a partecipare le maggiorni famiglie regnanti dell’epoca. Nel 1490 tra gli invitati troviamo ad esempio gli Sforza di Milano, gli Este di Modena e Ferrara, i Gonzaga di Mantova, i reggenti della allora Firenze e molti altri personaggi influenti dell’epoca.

Nel 1490 la manifestazione cessò ogni attività a causa delle guerre con i francesi, ed è nuovamente attestata nel 1525; agli inizi del XIX secolo non fu più disputata.

La Corsa dello Scarlatto è documentata per la prima volta in un documento del 1314 essendo riportate da Giovanni Del Giudice nel “Chronicon Parmense”, il quale riferisce dei festeggiamenti per il fidanzamento tra Giberto III Da Correggio figlio di Guido, signore di Parma per acclamazione popolare dal 1303 al 1316, e Engelenda Rossi detta Maddalena Rossi di San Secondo figlia di Guglielmo Rossi e Donella da Carrara dei Signori di Padova. Fu un fidanzamento fortunato, in seguito allietato dalla nascita di cinque figli, Giovanni, Beatrice, Donella, Vannina ed Elisabetta. La futura sposa poteva vantare nobilissime origini. Il padre era stato nominato cavaliere (investitura del conte di Lavagna) nel 1282, oltre ad essere canonico della cattedrale di Parma sino al 1281, podestà di Modena (1281), di Milano (1284), di Lucca (1290 e 1293), di Bologna (1291) e discendente della antica famiglia di Rossi di Parma. La madre faceva invece parte della aristocratica famiglia veneta dei Carraresi ed era a sua volta figlia di una Fieschi, ovvero una delle maggiori famiglie nobili genovesi. Il giorno dell’Assunta, non solo si annunciò il fidanzamento, ma si permise a tutti gli esuli di rientrare in città e furono presenti alla corsa dello Scarlatto la famiglia Rossi al completo, i Pallavicino, gli Aldighieri, le famiglie nobili, gli Anziani, i cavalieri nonché tutto il popolo. Il matrimonio invece fu celebrato il 1º settembre 1314, ponendo momentanea fine all’antica rivalità tra iDa Correggio e i Rossi, suggellando una alleanza che contrastava le mire di egemonia delle altre grandi famiglie di Parma, prime fra tutte i Sanvitale e i Lupi. Oltre ai festeggiamenti per tutta la popolazione si tennero lauti banchetti e festeggiamenti nei palazzi dello sposo e nel Palazzo vescovile di Parma.

La manifestazione trecentesca in quegl’anni si svolgeva ogni 15 agosto, e prevedeva una corsa dalla porta detta Nova [fino] alla piazza del Comune e delle giostrate a cavallo con armi cortesi; successivamente nel corso dei secoli il Palio fu identificato con una corsa equestre con i bàrberi, alla quale venivano invitate a partecipare le maggiorni famiglie regnanti dell’epoca. Nel 1490 tra gli invitati troviamo ad esempio gli Sforza di Milano, gli Este di Modena e Ferrara, i Gonzaga di Mantova, i reggenti della allora Firenze e molti altri personaggi influenti dell’epoca.

Nel 1490 la manifestazione cessò ogni attività a causa delle guerre con i francesi, ed è nuovamente attestata nel 1525; agli inizi del XIX secolo non fu più disputata.

Epoca moderna
Dal 1978 è stato riorganizzato dal Centro Sportivo Italiano di Parma. Sono previste tre gare di velocità, una con asini, una corsa delle donne, e una corsa degli uomini, in ognuna delle quali ci si disputa un telo dipinto. Oltre alle corse si svolgono cortei in costume, battaglie di guerrieri medievali, danze, e spettacoli tipici dell’epoca. Ognuna delle cinque porte della città è inoltre rappresentata da un gruppo diverso di sbandieratori che si esibiscono diverse volte nei due giorni dei festeggiamenti. Alle ore 11.00 della domenica del palio, in particolare si esibiscono contemporaneamente in 5 luoghi diversi del centro storico, ovvero:

PORTA SAN BARNABA: Piazzale della Pace / Pilotta.

PO SAN MICHELE: Barilla Center.

Blu.png PORTA NUOVA: Piazza Garibaldi.

Bianco e Nero.png PORTA SAN FRANCESCO: Barriera Bixio.

Verde Flag.png PORTA SANTA CROCE: Parco Ducale davanti al palazzo del Giardino.

Il Palio vero e proprio si tiene al pomeriggio, dopo che i figuranti delle 5 porte, partendo dalla rispettiva porta, abbiano raggiunto in corteo il centro (Pilotta o piazza Duomo a seconda degli anni). Dopo l’esibizione in successione dei cinque gruppi di sbandieratori, i festeggiamenti si spostano in piazza Garibaldi e via Mazzini luogo delle corse.

Palii
I palii, ovvero teli dipinti ad olio, vengono scelti ogni anno tramite un concorso indetto tra gli allievi dell’istituto superiore d’arte Paolo Toschi di Parma. Nel dipinto deve apparire la Madonna, protettrice di Parma, ed un elemento architettonico identificativo della città, nonché gli stemmi delle cinque porte cittadine. Una settimana prima rispetto alla data del palio, i teli vengono presentati alle autorità cittadine: vescovo, sindaco, prefetto e presidente della provincia, ciascuno nella relativa sede.

 

 

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*