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Parma, ora tutti ti vogliono. L’importante che qualcuno ti pigli…

11350719_10206090312435703_7176669296737809035_nOra tutti vogliono la Cenerentola Parma. Perché la squadra italiana più titolata in Europa dietro Juve e milanesi, a costo zero o quasi e progetto sostenibile ora fa gola. E ha tre principi in corteggiamento avanzato…

E ci fu la risalita. Quella strada che il Parma cercherà faticosamente di percorrere, una volta che il sindaco avrà ceduto le “chiavi” della società al neo proprietario. Chi sarà?

IN LIZZA I MAGNIFICI TRE – Sono almeno tre i pretendenti. Di due, sappiamo quasi tutto. Giuseppe Corrado si è già dichiarato pronto, ha fatto sapere che tutte le parti della sua cordata sono convinte e entusiaste per ripartire col Parma da zero. Ammesso e non concesso che non si verifichi li stravagante ma nemmeno possibilità ventilata dal direttore di StadioTardini.it Gabriele Majo di salvare la serie B.

Mike Piazza, anche. Lo ha ribadito Gilberto Gerali, suo portavoce in Italia, in più occasioni (vedi video). Il campione di baseball è pronto sia ad aiutare eventuali cordate, sia a intervenire da solo, a condizione però di non “pestare i piedi e” agli industriali di Parma.

E qui viene il complicato. Perché esiste una terza cordata tutta parmigiana, a composizione mista. In essa sono confluiti il centinaio di piccoli e medi imprenditori riuniti dal sapiente filato  dell’intramontabile e potente Giorgio Orlandini nell’azionariato diffuso, gli otto “big” tra cui Barilla e Pizzarotti, che da mesi si sono messi avanti per un’eventuale D, e i due azionariati popolari, con sottoscrizioni dai 20 a 500 euro. Un cordatone, verrebbe da dire, con regole predefinite, e il Notaio Almansi che li attende lunedì 29 giugno per far vedere la luce alla nascenda società.

Quale delle tre cordate la spunterà, non è facile dirlo.

LA CATEGORIA – Al momento non è nemmeno facile immaginare in che categoria possa giocare il Nuovo Parma. Serie D, la più probabile. Ma si sentono teorie svariate: dalla B di cui sopra, ad un improbabile Lega Pro che prende piede, tra fallimenti, squalifiche per scommesse e rinunce varie. Forse, se chi porterà avanti il Parma investirà per riacquisirne i titoli in Lega Calcio, nulla è impossibile.

 

Pare assurdo, ma in Italia nulla lo è. E il mondo del calcio è bello quanto imprevedibile, e chissà che dopo tanta amarezza, non ci riservi un happy end.

 

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