Home » Cronaca » Centro chiuso al traffico: il Comune ci pensa, ai cittadini interessa a metà, i commercianti insorgono

Centro chiuso al traffico: il Comune ci pensa, ai cittadini interessa a metà, i commercianti insorgono

Il sindaco Federico Pizzarotti annuncia su Facebook la pedonalizzazione del centro. L’assessore all’Ambiente Gabriele Folli a Radio Parma precisa che “i bus passerebbero comunque”, facendo intendere la possibilità di migliorare il servizio pubblico. Ed anche che i tempi per arrivare a questi cambiamenti non saranno brevi.

Ma i cittadini si dividono e i commercianti insorgono.

“La pedonalizzazione di alcune altre strade e zone del centro rientra all’interno del “Piano urbano della mobilità” , lo studio che abbiamo affidato a esperti e che ha il compito di ridisegnare la mobilità cittadina in modo complessivo. Il piano sarà pronto in tempi non lunghissimi ma quello che posso dire sull’eventuale pedonalizzazione di via Mazzini e via Repubblica è che in questo provvedimento non sarebbero incluse le linee di filobus che percorrono queste strade”.

Così l’assessore all’Ambiente Gabriele Folli ieri a Radio Parma.

“Attualmente si può dire che tutti gli autobus convergano verso il centro storico e il servizio fornito è di buon livello, ma non è escluso che ci possa essere un ridisegno della rete urbana degli autobus, anche se tutto è prematuro. Alla luce del successo che hanno ottenuto presso i cittadini i nuovi filobus della linea “5” sulla quale sono aumentate in modo rilevante i viaggiatori, non è escluso che si possa pensare a mezzi di questo tipo, intesi come capienza e confort per i passeggeri, anche per qualche linea motorizzata”.

Tradotto, centro chiuso alle auto, ma aperto a nuovi trasporti pubblici. Serve, non serve?

Basta appostarsi di prima mattina alla fermata del 5 in Via Mazzini, per farsi un’idea di cosa ne pensino i fruitori.

“Io vengo col bus, se me lo tolgono in centro non posso più venire” parla Maria Mainardi, 80 anni di grinta. “Io abito in Via Bixio, qualche anno fa venivo a piedi, ma adesso sono troppo vecchia. Quando piove mi accompagna mio figlio in macchina, da quando sono in pensione venire in centro è l’unica cosa che faccio, se non mi ci fanno più venire…”.

Ma basta spiegare a Maria che i bus continueranno ad andare, per rasserenarla: “Cambia poco, forse con meno macchina si potrebbe attraversare più tranquille”.

Giorgio Valenti la pensa diversamente: “Io abito in Via Cavour, fosse per me lasciano fuori tutti, anche gli autobus, ce ne sono troppi. Così possiamo camminare tranquilli”. Mentre lo dice sventola il bastone, e indica una masnada di ragazzini che scendono: “Glielo dica a loro che tolgono il tram”.

Ma a loro non interessa granchè: “Se non tolgono l’autobus, noi la patente mica ce l’abbiamo”. Lo dicono con la strafottenza della gioventù.

Marco M. scende dalla sua auto parcheggiata proprio in Via Mazzini. “Io sono disabile, lavoro qui. Vogliono farmi cambiare mestiere forse? Ci vuole cervello nel fare le cose, bisgona pensare alle conseguenze per tutti”.

Marisa Maioli ha già chiuso. “Avevo l’attività in Via Farini. Mio marito ci è morto di crepacuore perché non funzionava più, io vengo ogni tanto, la mattina, a fare due passi, se non potessi più venire con l’auto cambierei posto. Prenderei il bus se il servizio fosse migliore? Forse…”.

Più incavolata, anche se usa un altro termine, Katia, un negozio di gingilli appena aperto in Via Cavour: “Così ci fanno chiudere tutti. Tra le tasse e le leggi, ci mandano sotto il Ponte a dormire”.

La verità è che probabilmente bisognerebbe capire cosa cambierà davvero, prima di esprimersi in modo definitivo. Chi potrà passare? Disabili, residenti, proprietari dei garage? O potranno almeno uscire?

Intanto ad insorgere sono le associazioni dei commercianti.

Il presidente dell’Ascom Ugo Margini si dispera: “Egregio signor sindaco, – è scritto nella lettera – in riferimento all’argomento in oggetto, siamo fortemente dispiaciuti di dover constatare che la Sua proposta di pedonalizzazione del centro storico sia stata annunciata ancora una volta senza che vi sia stato alcun dialogo preventivo con i nostri operatori.

Al riguardo ricordiamo che la nostra associazione, già con lettera del 27 Gennaio 2015, aveva richiesto la disponibilità ad un incontro ai suoi competenti assessorati per analizzare i contenuti del piano di pedonalizzazione del centro storico da voi già allora annunciato. Alla richiesta da noi presentata, peraltro avallata da ben 31 firme dei rappresentanti degli operatori di tutte le vie del centro storico non è stato dato alcun riscontro; nonostante che l’impatto di un tale provvedimento potesse incidere in maniera decisiva sulle prospettive di vita future delle stesse imprese. Siamo pertanto a ribadire la nostra richiesta di approfondimento dei contenuti del progetto, rendendoci fin da ora disponibili ad un incontro insieme con i rappresentanti di strada che già avevano sottoscritto la precedente richiesta».

Ancora più dura Confesercenti: “E’ una tombale sulle attività, che già boccheggiano”.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*