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Occupazione B.go Bosazza, Borghi: “Il mio è un ruolo sociale, solo la Corte dei Conti mi può fermare”

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L’occupazione della residenza Sant’Ilario in borgo Bosazza sta facendo discutere parecchio. Già lunedì mattina il rettore Loris Borghi aveva incontrato le famiglie e gli attivisti, dimostrando una disponibilità all’apertura dell’Ateneo sul nuovo utilizzo (ospitalità per le famiglie in difficoltà) rispetto al progetto già deliberato che prevedrebbe una foresteria per docenti e studenti in città per partecipare alla vita accademica.

Dopo le polemiche rivolte al rettore per la disponibilità dimostrata, giunte da diverse parti politiche, è di ieri l’intervento di Buzzi (Fi) in consiglio comunale che si è accodato alla richiesta di dimissioni “nel caso in cui il rettore voglia fare volontariato” di Raineiri (Lega Nord), lo stesso Borghi parlando ai microfoni di Tg Parma ha dichiarato che “solo la Corte dei Conti mi può fermare“, ribadendo la sua idea: “Considero che l’università abbia una responsabilità sociale molto ampia, globale, quindi nell’emergenza può fare la su parte”.

“Io non entro nelle polemiche politiche – ha continuato Borghi – qualcuno dice che il rettore sta facendo politica ma io sto facendo il rettore. La novità che posso dare è che ieri il senato accademico (l’organo politico dell’accademia che comprende professori, personale tecnico amministrativo e studenti) ha dato il via libera affinché possa procedere portando la proposta sul tavolo del Cda nella giornata di domani”.

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