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ATestaSempreAlta: il Parma atterra anche il Palermo. Al Tardini finisce 1-0

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PARMA-PALERMO 1-0

(fine primo tempo 1-0)
Marcatori: 22’ Nocerino (rig.)

PARMA (3-5-2) – Mirante; Mendes (26’ st Lila), Costa, Feddal; Varela (17’ st Cassani), Mauri, Jorquera, Nocerino, Gobbi; Ghezzal, Coda (10’ st Belfodil)
A disposizione: Iacobucci, Bajza, Lucarelli,Santacroce, Esposito, Lodi, Mariga, Broh, Palladino
All: Donadoni

PALERMO (3-5-2) – Ujkani; Vitiello, Gonzalez, Andelkovic; Rispoli (25’ st Quaison), Bolzoni (11’ st Belotti), Mascara, Chochev, Lazaar; Vazquez (40’ st Bentivegna), Dybala
A disposizione: Sorrentino, Milanovic, Pereira, Makienok, Della Rocca, Terzi, Ortiz, Rigoni, Daprela, All: Iachini

Arbitro: Sig. Marco Di Bello di Brindisi
Ammoniti: Costa. Feddal, Gobbi, Mauri, Lila

Francesca Devincenzi

Il Parma aveva un solo obiettivo: prolungare la permanenza in serie A di un’altra giornata, evitando la sconfitta. Ormai la matematica condanna i ducali, penalizzati di sette punti in classifica, già falliti e a serissimo rischio di sparire dal panorama del calcio professionistico. E lo ha centrato.

Uno a zero sul Palermo, decide il rigore di Nocerino ma anche l’ennesima partita ATestaAlta.

Fa inca…re come siano cambiate le cose dall’arrivo dei curatori fallimentari: la squadra ha iniziato a girare, a giocare, a fare punti. Quelli che erano i fischi dei tifosi sono diventati applausi, quelle che erano palle perse sono diventate opportunità. Quelli che erano brocchi sono diventati giocatori di cuore che lasciano il campo coi crampi. E fa ancora più rabbia che mentre a Torino una bomba a carta lanciata tra curve manda dieci anime in ospedale, di cui due gravi, e mentre Denis e Tonelli fanno a pugni nello spogliatoio di Bergamo, facendo volare parole come minacce e attentato, una piazza tanto civile rischi di scomparire per le colpe di chi sappiamo ma anche per le negligenze di chi ora veste gli abiti di salvatore (di se stesso, però).

LE FORMAZIONI – Donadoni recupera Mendez in difesa e conferma Costa e Feddal, ancora panchina per Lucarelli, che, come ha detto ieri il tecnico, “si è logorato caricandosi il peso della squadra fuori dal campo, nella lunga vicenda societaria”: fascia di capitano a Gobbi. In mezzo Jorquera vince il ballottaggio con Lila, in attacco Ghezzal e Coda sfilano la maglia da titolare a Belfodil. Iachini, che dalla stagione ha ben poco da chiedere con la salvezza raggiunta in abbondante anticipo, anche se per la matematica servono giusto tre punti, schiera l’ex Rispoli. In attacco, il gioiellino Dybala.

LA PRIMA OCCASIONE è DEL PARMA – Il primo bagliore è del Parma, passano un paio di minuti e Ghezzal inventa un cross da sinistra che Ujkani fa suo. Un minuto dopo stessa giocata a parti invertite, Mirante interviene senza troppo affanno. I minuti scorrono rapidi e indolori, il Palermo tiene palla e la fa girare, ma è il Parma dare l’impressione di poter fare male. Al 19’ Maresca è costretto a sgambettare Varela al limite, al 21’ un bel tiro di Coda si schianta in piena traversa.

NOCERI-GORE, PARMA IN VANTAGGIO – Ma la palla continua a danzare in area rosanero, ci arriva Gobbi che Rispoli atterra goffamente: calcio di rigore che Nocerino trasforma nell’angolo. Ujkani indovina il lato ma non può fare nulla, ma si riscatta un minuto dopo, in tuffo, su una botta a colpo sicuro di Coda. Alla mezz’ora iniziano a svegliarsi gli ospiti, al 35esimo Chochev viene murato splendidamente da Mendes davanti a Mirante, poi la palla arriva a Lazaar che davanti al portiere del Parma lo centra in pieno, al 39esimo Chochev con lob supera Mirante ma arriva Feddal e salva la più ghiotta occasione dell’incontro. Un minuto prima era toccato a Coda, lanciato da Nocerino, lambire la traversa, mentre uno dopo è Vasquez al volo che sfiora il palo. L’ultima occasione della prima frazione è rosanero: giocata tutta di prima, meravigliosa, che lancia Dybala, ma il suo tocco è fuori di poco.

LA RIPRESA – Gli uomini di Iachini ripartono carichi e fanno pressione alta per cercare il pareggio, ma tranne Vazquez, i cui tiri vengono regolarmente murati, e Dybala, paiono avere poche idee. Il tecnico prova a cambiare: fuori Bolzoni, un centrocampista, dentro Belotti, una punta. Ma l’unico sussulto allo stadio lo regala il tabellone: il vantaggio del Toro nel derby di Torino è accolto come avesse segnato il Parma stesso. Poi la seconda frazione si accende: Gobbi inventa un tiro cross che cavalca Ujkani, Lazaar salva: sul ribaltamento di fronte un piatto sinistro di interno di Belotti impegna Mirante. Al settantesimo Mendes finisce la benzina dopo una gran partita: dentro, al suo posto, per la gioia dello sparuto gruppo di tifosi giunti dall’Albania per godersi il derby con Ujkani, Andi Lila. Ed è ancora Parma, prima con Jorquera, poi con Belfodil che va via a Andelkovic e inventa un tiro-cross che impegna l’estremo difensore rosanero. Gli ospiti ci provano, spingono, Andelkovic si scontra con Mirante nel tentativo di colpire a rete di testa, poi Dybala costringe Mauri al fallo sulla trequarti. All’86 ci prova Dybala, tiro pretenzioso, Mirante ci arriva. Tre minuti dopo tocca a Belfodil sfiorare il raddoppio di un nulla con un bel diagonale che strappa gli applausi della nord. O minuti di recupero sono cinque, e tra nervosismo, schermagli e palle cacciate via, l’ultimo brivido lo regala Dybala, con Mirante che vola e fa sua la palla. Il Parma vince, ancora. E la cosa da dire è solo: che peccato. Perchè la retrocessione è roba che manca solo per la matematica, e poteva essere una stagione molo diversa. “Sapevatelo”, tutti.

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