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Alluvione, lavori in corso per ripartire senza dimenticare. La Cassa d’espansione sul Baganza si farà

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La Cassa di espansione sul Baganza, indispensabile per la difesa del territorio si farà, ma ci vogliono tempo e soldi. E non pochi: 55 milioni.

Il sindaco Pizzarotti assicura che la Regione si sta muovendo, mentre l’iter progettuale è affidato a Mirella Vergnani (Aipo, l’agenzia per il Po).  A marzo si è chiuso il progetto preliminare, nel 2016 si penserà a quello definitivo, nel 2017 inizieranno i lavori. Ma ci vorranno dai cinque ai sei anni per ultimare la cassa.

Intanto sono in fase di realizzazione alcuni interventi sugli argini, per limare i rischi piena: si lavora sulle due sponde del torrente per il ripristino degli argini vicino al Ponte dei Carrettieri, la costruzione di uno completamente nuovo nel tratto in corrispondenza delle Piccole figlie, e la variazione del tracciato di quello sulla sponda sinistra, per favorire un miglior deflusso delle acque. Saranno effettuate anche opere per la mobilità ciclabile, come ricordato dal delegato Gabriele Folli, in vista del collegamento in bici verso il Campus, che sarà pronto entro luglio.

Ma i problemi sono innumerevoli, compreso quello dell’abusivismo sul torrente Baganza. “Abbiamo accertato 94 casi tra la tangenziale e il Ponte dei Carrettieri” – sottolinea il delegato all’urbanistica Alinovi.

FONDI DAL GOVERNO – Per ora dal governo sono arrivati 5.600.000,00 che hanno coperto parte dei costi sostenuti. Nuovi finanziamenti sono previsti dal Fondo di solidarietà europea. All’Emilia Romagna spettano undici milioni di euro, una parte per il parmense.

Si lavora sulla scuola Salvo D’Acquisto, mentre l’Asilo Abracadabra è già stato riaperto e continuano le opere, questa a spesa esclusiva del Comune, sul centro giovani Montanara. Altri fondi saranno destinati a terminare i lavori alla casa protetta dei Tigli e all’esterno del Palalottici.

L’attesa ricostruzione del Ponte della Navetta farà un ulteriore passo in avanti a luglio. I primi giorni del mese sarà proclamato il vincitore del concorso indetto per selezionare il miglior progetto. Il ministero delle Infrastrutture ha già predisposto la cifra di un milione e 400mila euro.

400 mila euro serviranno invece per ripristinare i duecento alloggi dell’Acer danneggiati dalla piena. Per non dimenticare, ma ripartire si.

Ecco la nota emessa dall’amministrazione:

“Cosa è stato fatto e cosa resta da fare, interventi e progetti finanziati e da finanziare, questi i temi al centro dell’incontro pubblico che si è svolto all’Edison mercoledì sera e che ha visto la presenza del sindaco Federico Pizzarotti, dell’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi, di Gabriele Folli assessore alla mobilità ed ambiente e di diversi soggetti che operano a livello territoriale per garantire la sicurezza idraulica.

Per Aipo ha partecipato l’ingegner Mirella Vergnani, per il Servizio Tecnico di Bacino i responsabile Claudio Malaguti. A questi si sono aggiunti gli interventi del presidente Acer Parma Bruno Mambriani e di Marco Giorgi amministratore unico di Asp Ad Personam.

Sono trascorsi sei mesi dalla piena del torrente che ha devastato un quadrante intero della città, con particolare riguardo al quartiere Montanara, e l’incontro di mercoledì ha costituito un utile momento di confronto e di approfondimento tra Amministrazione e cittadini.
“L’obiettivo dell’Amministrazione – ha spiegato il sindaco – introducendo la serata è di fornire un quadro esaustivo della situazione post alluvione”. Il primo cittadino ha confermato la volontà della Regione di dare seguito al progetto delle casse di espansione del torrente Baganza, prevedendo l’approvazione del progetto esecutivo nel 2016.

 

Opere realizzate e finanziate

L’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi è partito da un presupposto importante: la fattiva collaborazione e sinergia tra diversi enti come Comune, Iren, Regione, Aipo, Servizio tecnico di Bacino della regione ed Arpa ha reso possibile un’azione rapida ed efficace sopratutto nei primi giorni dopo il disastro.

Dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile sono arrivati 5.600.000 euro, un importo consistente che è stato utilizzato per rimuover fanghi ed effettuare lavori di somma urgenza.
Non è stata accolta la richiesta di ulteriori finanziamenti per 1.350.000 euro, su altre voci segnalate.

Ecco quanto è stato fatto.
Scuola Salvo D’Acquisto. Il Comune ha anticipato circa 80 mila euro per interventi urgenti che si sono in parte conclusi nel dicembre scorso attraverso la messa in sicurezza della palestra e del piano seminterrato invasi da fanghi e acque. Le opere sono state riconosciute finanziabili da parte del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile che ha stanziato 100 mila euro. Per cui in estate verranno effettuati ulteriori lavori per circa 20 mila euro nella parti esterne con particolare riguardo al sistema fognario.

Centro Giovani Montanara. Il centro ha goduto di finanziamenti derivanti da diversi progetti di solidarietà di associazioni e soggetti del territorio ma non rientra in quelli finanziati da fondi statali. Il Comune ha stanziato risorse pari a 75 mila euro. Ad oggi sono stati effettuati interventi parziali che verranno ultimati entro l’estate e che riguardano la sistemazione della centrale termica, degli spazi interni come pavimenti parti e arredi e la sistemazione dell’area esterna.

Scuola dell’infanzia comunale Abracadabra. Come promesso in un incontro con i genitori dei 140 bambini frequentanti nel dicembre scorso, l’assessore Alinovi e la vicesindaco Nicoletta Paci hanno mantenuto la promessa di farli rientrare in una scuola rinnovata e messa in sicurezza prima della fine dell’anno scolastico. La scuola ha riaperto appena dopo Pasqua. Il Comune ha anticipato 243 mila euro, in attesa dello stanziamento statale che è arrivato a febbraio per fare in modo di ridurre i disagi per gli utenti. Sono stati effettuati interventi radicali di riqualificazione che hanno visto il rifacimento del piano terra, invaso dai fanghi, infissi, porte, finestre, pavimenti, parerti, soffitti fonossorbenti e il rifacimento del sistema fognario, dell’ampia area cortilizia e delle parti a verde.

Complesso dei Tigli di Asp Ad Personam. Il complesso è situato all’interno di Villa Parma ed ha goduto di finanziamenti pari a 550 mila euro, di cui 250.000 già spesi. La bella stagione darà la possibilità di concludere gli interventi legati all’impiantistica della casa protetta e la sistemazione delle aree esterne. L’Amministratore unico di Asp Ad Personam, Marco Giorgi, ha ricordato come Villa Parma sia stata investa in pieno dall’esondazione del Baganza. In 72 ore fu posto rimedio ai disagi degli ospiti delle varie strutture, circa 280 anziani. Nel complesso lavorano circa 70 dipendenti. I danni sono stati quantificati in 2.100.000 euro. Lo Stato ha stanziato altri 440 mila euro. E’ in corso una riflessione sull’intero complesso di Villa Parma che presenta la terza area verde, il Parco, più grande della città come estensione. L’obiettivo in futuro è di aprire l’area alla città anche alla luce del progetto che interessa il completo rifacimento della struttura delle Tamerici.

PalaLottici. Il complesso sportivo non è stato ritenuto oggetto di finanziamenti statali. Il Comune ha quindi stanziato fondi propri per 80 mila euro. Al momento il palazzetto è fruibile. I lavori non sono ancora conclusi, manca sistemazione parte centrale e parti esterne che verranno concluse in estate.

Altri interventi minori sono previsti nel Campo Sportivo di via Taro, nella zona della chiesetta di via Navetta sede degli scout.

Ponte dei Carrettieri conosciuto anche come Ponte Nuovo. Il ponte, finanziato con 290.000,00 Euro, è al centro di valutazioni congiunte di Comune e Servizio Tecnico di Bacino della Regione. Il Servizio Tecnico di Bacino ha, infatti, previsto lavori consistenti legati alla pulizia delle due campate laterali che confinano con le sponde del Baganza. Entrambe le arcata saranno ripulite permettendo un deflusso agevole delle acque. Per fare questo saranno realizzate delle sponde artificiali in cemento armato, due pareti a valle del ponte, verso Parma. Il ponte sarà, quindi, riqualificato a fine luglio prevedendo una pista ciclabile che connetta la rete di piste ciclabili dal Campus al centro, in corso di realizzazione, e interrotta dopo che le acque del torrente hanno trascinato via il Ponte della Navetta.

Ponte della Navetta. Il Ponte ciclopedonale è stato distrutto in occasione della piena del 13 ottobre. Il Comune si è impegnato fin da subito per ricucire al più presto questa ferita che si pone come una cesura tra il quartiere Montanara e il Molinetto. Per questo – ha spiegato Alinovi – con i fondi del Rotary Parma, che ha messo a disposizione 15 mila euro, è stato bandito un concorso di idee per individuare un progetto idoneo alla ricostruzione del ponte stesso. Il concorso prevede una giuria tecnica e la valutazione di una “giuria” popolare in quanto i primi tre progetti classificati e scelti dalla giuria tecnica saranno sottoposti alla valutazione dei cittadini. Il vincitore sarà decretato verso i primi di luglio. Il progetto verrà realizzato grazie allo stanziamento di 1.400.000 previsto direttamente dal Ministero delle Infrastrutture.

Interventi per ora non finanziati.
Si tratta di danni per i quali il Comune ha chiesto un finanziamento ma che al momento non sono stati contemplati nei fondi previsti dal Dipartimento Nazionale della Protezione civile. Ciò non toglie, come ha precisato Alinovi, che non vi siano margini per il loro futuro finanziamento tramite il Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea che ha stanziato 11 milioni di euro in favore dei danni subiti al livello idrogeologico nell’intera Regione Emilia Romagna lo scorso anno. A questo si aggiungono anche fonti di finanziamento regionali per progetti specifici come quello legato al miglioramento dell’allarme piena attraverso il potenziamento del sistema di allerta piena legato agli idrometri collocati nel bacino idrografico del Baganza.

Alloggi Acer – Edilizia Residenziale Pubblica. Sono stati richiesti 400 mila euro circa al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile che ha risposto picche. L’alluvione ha colpito edifici Acer in via Taro, via Po, via Navetta, come ha spiegato il presidente Acer Parma Bruno Mambriani. Si tratta di circa 200 alloggi alcune dei quali sono stati inondati, per altri sono state compromesse cantine e garage con gravi danni agli impianti elettrici, ascensori, sistema fognario. Nei giorni successivi alla piena sono stati posti in essere lavori di sommar urgenza e i dirigenti Acer hanno incontrato le famiglie per illustrare le tipologie di interventi e le tempistiche. E’ stata data priorità alla riparazione degli impianti elettrici, alla rimozione del fango, alla sistemazione di serramenti e infissi. E’ stata evacuata solo una famiglia. I danni sono stati quantificati in 450 mila euro. “Ad oggi – ha spiegato il presidente Acer Mambriani – nessun finanziamento è ci è stato riconosciuto. Acer, dal canto suo, sta anticipando i fondi per mettere in sicurezza gli alloggi e riqualificarli. I lavori saranno conclusi entro l’estate”. L’assessore Alinovi ha confermato volontà dell’Amminsitrazione di richiedere un finanziamento a livello regionale attingendo dagli 11 milioni di euro previsti dal Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea.

Sistemi di controllo deflusso acque e pluviometri.
Anche in questo caso il Comune è deciso ad andare avanti per migliorae il sistema di allerta alluvione attraverso un suo potenziamento nel bacino idrografico del Baganza ed una migliore e più frequente comunicazione dei dati. Ha chiesto e ottenuto che la Regione, tramite Arpa, finanzi questo progetto e novità sono in arrivo.

Gli interventi del Servizio Tecnico di Bacino della Regione sono stati illustrati dal responsabile Claudio Malaguti.
I lavori saranno appaltati entro fine maggio e conclusi entro un anno.
La previsione di spesa è di 2.400.000 euro, così suddivisi:
Nella zona del torrente Baganza che interessa la città di Parma
600 mila euro per la pulizia delle campate del Ponte dei Carrettieri
650 mila euro per l’adeguamento ed il ripristino sulla sponda idrografica sinistra del Baganza
550 mila euro adeguamento e ripristino sponda idrografica destra del Baganza

Nel bacino del torrente Baganza che si trova a monte della città di Parma, nei Comuni di Collecchio, Felino e Sala Baganza
600 mila euro per diversi interventi che riguardano il ripristino dell’alveo del torrente e opere di contenimento.

Gli interventi in città si concentrano sul Ponte dei Carrettieri per migliorare il deflusso delle acque, infatti, verranno liberate totalmente le due campate del ponte che si trovano ai lati e confinano con le sponde. Verranno realizzati due muri a valle del ponte.

Ciò permetterà di migliorare il deflusso delle acque in quello che è il collo di bottiglia del torrente in città passando da un deflusso massimo pari a circa 400 metri cubi d’acqua prima dell’inondazione a 600 metri cubi d’acqua.

Verrano effettuate interventi per miglioraer il contenimento degli argini sulla sponda sinistra idrografica del torrente in parte già abbozzati in corrispondenza della Piccole Figlie. Sul lato opposto gli argini saranno realizzati a protezione della città senza soluzione di continuità dal Ponte dei Carrettieri fino al ponte della tangenziale Sud.

Potenziamento sistema reti piste ciclabili.
L’assessore Folli si è soffermato proprio sull’aspetto legato al potenziamento della mobilità ciclabile. Al momento della distruzione del Ponte della Navetta era già in corso di realizzazione il progetto di messa in rete delle varie piste ciclabili presenti sul territorio per creare un asse di percorrenza Centro Città – Campus. L’asse si è interrotto con la caduta del Ponte della Navetta. La realizzazione dei nuovi argini permettera di sfruttarne alcune parti per ovviare al problema dell’assenza del Ponte della Navetta, grazie ad una pista ciclpedonale che sfrutterà l’argine dietro le Piccole Figlie per collegarsi al Ponte dei Carrettieri. Viene così ripristinato l’asse Centro Città Campus con la possibilità di nuovi sviluppi di un sistema di piste sall’altro argine che dal ponte dei Carrettieri arriverà al ponte della tangenziale Sud, connettendosi al quartiere di via Orzi Baganza.

Nuova cassa di espansione del Baganza.
L’ingegner Mirella Vergnani di Aipo ha fatto presente che la progettazione della cassa di espansione ha avuto forte impulso dopo l’alluvione del 13 ottobre 2014. Si tratta di un’opera volta a mettere in sicurezza la città di Parma, ma anche i centri a valle della città, in particolare Colorno. Il 31 marzo scorso è stato approvato il progetto preliminare e tutto è pronto per il progetto definitivo. Il costo dell’opera si aggira sui 55 milioni di euro, circa 12 euro per metro cubo d’acqua, in un invaso da 4.7 milioni di metri cubi d’acqua. Nel 2016 sarà avviata la procedura per l’appalto del progetto definitivo. L’avvio dei lavori è previsto per il 2017. I tempi di esecuzione saranno di almeno cinque anni.

Lotta all’abusivismo edilizio in golena e ampliamento delle golene stesse del Baganza.
L’assessore Alinovi ha confermato il forte impegno del Comune nella verifica e rendicontazione dei provvedimenti sanzionatori e delle ordinanze di demolizione a carico di soggetti presenti in golena. Inoltre si è impegnato con STB – Servizio Tecnico di Bacino – a liberare una zona in golena per renderla aperta al deflusso delle acque del Baganza, una volta realizzato il nuovo argine, nella zona appena a valle dopo il ponte della tangenziale Sud. Il Comune inoltre ha conferito un incarico ad hoc ad un professionista esperto per effettuare un monitoraggio ed una mappatura dei corsi d’acqua presenti sul territorio comunale al fine di una loro migliore gestione.
La serata si è conclusa con un dibattito e la richiesta di chiarimenti da parte di alcuni cittadini.

 

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