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Comune, Ferretti presenta il bilancio e smorza i toni: “Non c’ nessun tesoretto”

“I criteri per la nuova contabilità degli enti locali sono cambiati. Alimentare polemiche senza conoscerli significa esporsi al rischio di cantonate. Per questo vorrei fare un po’ di chiarezza sul rendiconto 2014”. L’assessore al Bilancio Marco Ferretti nel corso di una conferenza stampa ha “smontato”, slide alla mano, la speranza di un tesoretto accumulato nell’arco dello scorso anno che potrebbe andare a coprire eventuali tagli di fondi statali a favore dei servizi. La voce “avanzo di amministrazione”, che ammonta a 26 milioni 633mila euro, è infatti in gran parte formata da accantonamenti e fondi vincolati.

L’assessore ha mostrato anche una simulazione dell’avanzo se fossero stati adottati i principi contabili in vigore fino all’anno scorso: 11 milioni 968mila euro, circa 600mila euro in più rispetto all’avanzo del 2013. Le nuove norme hanno imposto di accantonare una somma per coprire i crediti di dubbia esigibilità (3 milioni) e una per i rischi da contenzioso (5 milioni 200mila euro). Inoltre varia in modo significativo la voce del fondo investimenti (11 milioni 762mila euro rispetto a 3 milioni 377mila del 2013) perché dal primo dell’anno definiscono non un’opera in corso ma un debito certo (opera realizzata da pagare).

Nei giorni scorsi il capogruppo del Pd in consiglio comunale Nicola Dall’Olio aveva invitato il Comune a fermare i tagli sui servizi proprio per le entrate e l’avanzo da record del 2014.

“Abbiamo 26 milioni da usare come vogliamo? – dice Ferretti – Purtroppo no. I fondi non vincolati sono pari a zero sulla spesa corrente. E questo vale anche per Bologna, che accantonato 90 milioni per i crediti di dubbia esigibilità. Solo sul conto capitale abbiamo un milione 650mila euro che possiamo usare liberamente, ma solo per investimenti”.

L’assessore spiega che il Comune si è ben allontanato dalla linea del default, su cui ballava fino al 2012. La spesa per educazione e servizi sociali è rimasta costante e il debito complessivo del gruppo Comune-partecipate è stato abbattuto del 37% dal 2011 al 2013 (875 milioni nel 2011, 550 nel 2013, con decremento dello 7,8% dal 2012). Per conoscere la situazione debitoria del 2014 sara necessario attendere la fine di settembre, quando con ogni probabilità verrà approvato il bilancio consuntivo delle partecipate. Intanto viene ridotto l’indebitamento dell’Ente per mutui e prestiti: 150 milioni nel 2013, 140 nel 2014 grazie a rinegozianti con la Cassa Depositi e Prestiti e all’estinzione anticipata di un mutuo con Mps.

Un risultato dovuto anche al fatto che le aliquote locali sono al massimo: “Abbiamo comunque introdotto sgravi sull’Imu ed esenzioni delle maggiorazioni Tasi per classi di rendita. Il prima possibile comunicheremo quelle per gli alluvionati” dichiara Ferretti.

Rimane il nodo del bilancio di previsione, non ancora approvato perché ad oggi lo sblocco dei 625 milioni di contributi integrativi dello Stato ai Comuni non è stato approvato. Mancano quindi 20 milioni di erogazioni, cui si aggiungono 2 milioni 8mila euro di incremento della spesa corrente (anche per l’apertura del nuovo asilo di Corcagnano). Il Comune ha risparmiato risorse, grazie a razionalizzazioni, per circa 9 milioni di euro. Il disavanzo però è ancora notevole. Il ritardo nell’approvazione del bilancio di previsione costringe quindi il Comune a non spendere, mese per mese, più di un dodicesimo della spesa approvata l’anno scorso: “Questo significa spendere poco, ma anche andare più lenti” spiega Ferretti. La prossima settimana i numeri del conto consuntivo saranno portati in Commissione in vista dell’approvazione in consiglio comunale il 28 aprile. Giovedì 23 aprile alle 20.30 il sindaco Pizzarotti presenterà il bilancio di metà mandato in Municipio.

L’assessore Marco Ferretti ha specificato anche la questione delle spese di rappresentanza, le più alte in Regione, che hanno provocato polemiche all’interno del Movimento 5 Stelle: “Come specifica anche la Corte dei Conti, è un settore borderline con quello delle pubbliche relazioni e della pubblicità. Evidentemente noi abbiamo inserito più spese in questa voce, nella massima trasparenza. Come si spiega altrimenti che il Comune di Bologna abbia speso 4mila euro, pari al solo costo per le ghirlande di commemorazione del Comune di Parma?”

UN PO DI NUMERI

L’accertamento a titolo di recupero Ici e Imu relativa ad esercizi precedenti è determinato in euro 863 mila euro in relazione alle attività programmate con la società strumentale Parma Gestione Entrate per il controllo e il recupero evasione su fabbricati e aree fabbricabili, “tenendo anche conto del rischio di insolvenze, che, a causa della crisi, si stanno concretizzando”.

Dall’analisi delle entrate tributarie emerge l’accertamento di entrata nell’anno 2014 relativo all’imposta sulla pubblicità per euro 3, 2 milioni, oltre a un importo di euro 161 mila euro tutti riscossi nel 2014 a titolo di recupero imposta esercizi precedenti.

Per quanto riguarda l’imposta di soggiorno, l’Amministrazione ha deciso di introdurre tale imposta, la cui applicazione è decorsa dal 1 settembre 2013, accertando un gettito per il 2014 pari a euro 690mila euro ad oggi tutti riscossi.

Al capitolo Irep viene sottolineato che il Comune di Parma ha sbloccato la leva tributaria innalzando al massimo l’aliquota dell’addizionale comunale Irpef (0,8%). Per il 2014 si registra un accertamento pari a 24 milioni euro (nel 2013 accertati 23, 5 milioni)

Al capitolo debiti fuori bilancio, nel corso dell’esercizio 2014 si è reso necessario procedere al riconoscimento, da parte del Consiglio Comunale, di debiti fuori bilancio, per euro 2, 8 milioni finanziati per 1.091.902,63 sulla competenza dell’esercizio 2014 e per 1.733.555,90 euro con residui 2013.

Nelle considerazioni generali è rimarcato che tutti gli accertamenti di competenza di tutte le entrate correnti crescono del 4,27%, in valore assoluto si passa da 229, 5 milioni di euro del 2013 a 239, 3 milioni del 2014. Dall’analisi delle risorse finanziarie di entrata, emerge che le entrate tributarie nel 2014 rappresentano il 69,25% delle entrate correnti iscritte nei primi tre titoli (nel 2013 tale incidenza era del 62,58%).

Le spese correnti e le spese per rimborso quota capitale di mutui e prestiti sono state interamente finanziate con entrate correnti iscritte ai primi tre titoli di entrata e da avanzo di amministrazione per 441.200 per estinzione anticipata prestiti, generando, inoltre, “un’eccedenza di entrata che per 2.495.470,65 di euro ha finanziato spese in conto capitale”.

A partire dal 2012 i contributi di costruzione sono stati interamente utilizzati per il finanziamento di spese di conto capitale, mentre nel 2011 il 52,42% di questa entrata era stata utilizzata per la copertura della spesa corrente. La consistenza del debito finanziario (140.320.353 euro) diminuisce di 10.107.943 euro (debito all’01/01/2014 euro 150.428.296), pari al 6,72%, in linea con il trend di costante diminuzione degli ultimi anni.

Scomponendo il risultato di amministrazione separando la quota proveniente dalla gestione residui da quella proveniente dalla gestione di competenza si ha il seguente risultato

L’analisi della spesa corrente evidenzia un incremento per complessivi 5.210.167,14, corrispondente al 2,50%, in particolare dovuto alle prestazioni di servizio. La spesa per investimenti sostenuta nell’esercizio 2014 è una tra le più basse degli ultimi 10 anni. Questo è dovuto alla difficile congiuntura economica che sta affrontando il paese e la città in particolare e alle restrizioni del patto di stabilità.

“Va però ricordato – scrive l’Amministrazione – che accanto al piano degli investimenti avviato e realizzato direttamente dall’Amministrazione Comunale si affianca l’operato della società partecipata Parma Infrastrutture S. p. A. che ha sviluppato il proprio piano industriale sull’obiettivo di realizzare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare e demaniale della città e di quello delle società di scopo Stazione Stu e Authority Stu che realizzano gran parte degli investimenti finanziati con i fondi pubblici ex Metro e finanziamento L.164 (EFSA)”.

Nel 2014 si è registrato un andamento della spesa impegnata in conto capitale in diminuzione del 37,50% rispetto al 2013.

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