Tagli al Welfare. tagli a scuole ed asili. Sindacati, genitori, educatori, assistenti in piazza.
Parma la bella e la ricca si è riscoperta all’improvviso combattiva, viva e vogliosa di dire la sua, di difendere quel diritto all’assistenza e all’aiuto da sempre fiore all’occhiello del benessere ducale.
Nemmeno l’avvicinarsi della Pasqua calma gli animi, coi genitori infuriati che ieri hanno chiesto al sindaco di vergognarsi e la minoranza che incalza.
Oggi tocca al Capogruppo PD in Consiglio Comunale Nicola Dall’Olio calare la scure sulla testa del sindaco e dei suoi delegati.
Ecco le sue parole:
“La commissione consiliare di venerdì santo sugli asili e l’integrazione scolastica dei disabili è la certificazione che l’esperimento di amministrazione a 5 stelle è miseramente fallito e che il solco che si è scavato tra Pizzarotti e la città è ormai incolmabile. Sei ore di discussione accesa e confusa in cui sono emerse le irrimediabili lacune di questa amministrazione: l’incapacità a gestire anche solo lo svolgimento di una commissione consiliare, la totale impermeabilità ad ogni proposta e sollecitazione, la mancanza di progettualità e programmazione, la vaghezza e la genericità dei propositi, il pregiudizio e l’arroganza verso chi osa criticare.
Pizzarotti ha dato ancora una volta prova di sé e del suo contegno di primo cittadino accusando i consiglieri di minoranza di essere falsi e in malafede e le decine di mamme presenti tra il pubblico di essere strumentalizzate e di parte. Suonano così ancor più stonate, anzi stridono, le parole melliflue del comunicato inviato dal Sindaco in serata in cui invita i genitori ad un “dialogo pacato e proficuo”. A chi pensa ancora di raccontarla?
L’assessore ai servizi sociali Laura Rossi, dal canto suo, non ha fatto che confermare tutte le ragioni per cui a inizio anno ne abbiamo chiesto le dimissioni. Ci troviamo di fronte ad un assessore totalmente privo di capacità relazionali che per pura ripicca intende stravolgere il servizio di integrazione scolastica dei disabili portando giustificazioni ridicole, smentite dai fatti, sulla mancanza di risorse e l’impossibilità di fare gare pluriennali. Saranno forse su base annuale le imminenti gare per l’illuminazione pubblica e il trasporto locale? E quelle risorse che non c’erano, come mai d’improvviso, dopo le proteste, sono state trovate? Si fosse portata a termine a novembre la gara per l’affidamento del servizio oggi si sarebbe sicuramente risparmiato qualcosa e non si sarebbe alimentato nelle famiglie e negli educatori questo perdurante clima di incertezza e preoccupazione. Se ciò non è accaduto è solo colpa dell’assessore Rossi.
Da ultima, a sera ormai inoltrata, il vicesindaco Paci ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza e genericità nel trattare una questione complessa come i servizi educativi dando ancora una volta risposte evasive ai genitori che chiedevano chiarezza nel progetto di riorganizzazione ed impegni precisi. Perché si esternalizza la gestione di uno degli asili più grandi e importanti di Parma? Perché si tagliano posti nei quartieri dove c’è più domanda e bisogno? Perché ad aprile non ci sono ancora certezze su graduatorie e soggetti gestori? Che ne sarà del servizio di Parma Infanzia? Il nulla. Sei ore di Via Crucis per avere come risposta il nulla.
In mezzo a tutto questo, una maggioranza 5 stelle inerte e silente, che invece di svolgere il proprio compito politico di stimolo e controllo, facendo rispettare al Sindaco e alla giunta il proprio mandato elettorale, trangugia tutto, non fiata, non sussulta nemmeno quando vengono palesemente disattesi, per non dire calpestati, gli impegni del programma e i principi fondanti del loro Movimento. Non solo non si sono mantenute le promesse, come quella dell’inceneritore. La giunta Pizzarotti ha fatto proprio l’opposto di quello per cui aveva preso i voti. A cominciare dalla trasparenza e dalla partecipazione, per arrivare ai rapporti con IREN e alle privatizzazioni dei servizi.
Dopo tre anni si è già arrivati al capolinea. Inutile aspettarsi qualcosa di più da questa giunta, capacità amministrative, di progetto e di ascolto che non ha e non può darsi. A meno di un sussulto di orgoglio e di una assunzione di responsabilità dei consiglieri 5 stelle, in questi ultimi due anni di mandato bisogna lavorare a contenere il danno. E a costruire le basi per un progetto organico di rilancio della città che veda coinvolte le tante intelligenze e forze vive che ancora la animano. A cominciare da quelle presenti ieri tra il pubblico della commissione consiliare”.