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Scontri Lega Nord – Centri sociali. Qualcuno ci ridia la nostra citta’

“Spaventati dal consenso che la manifestazione organizzata dal Carroccio (per dire no all’arrivo di 350 profughi in città e per chiedere maggiore sicurezza) stava raccogliendo tra la popolazione, i centri sociali hanno pensato bene di tramutare tutto in rissa”.


Così Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega Nord Emilia e vicepresidente del Consiglio Regionale commenta gli scontri che si stanno registrando in centro a Parma a seguito della manifestazione dei centri sociali.
“Mentre i pacifici manifestanti

della Lega Nord, come annunciato nei giorni scorsi, stanno manifestando sulmarciapiede davanti alla Prefettura senza arrecare alcun disturbo alla circolazione, i meno pacifici esponenti dei centri sociali tanto cari alla sinistra e al Movimento 5 Stelle stanno creando il caos in centro tanto che le forze dell’ordine sono dovute intervenire in più occasioni. Il risultato? Scontri in centro città, traffico paralizzato e ancora una volta Parma strappata ai Parmigiani.

A quelli che come ogni sabato mattina pensavano di vivere la propria città e che, invece, si sono dovuti allontanare per non rimanere coinvolti negli scontri”.

Alle forze dell’ordine la nostra solidarietà – conclude Rainieri – e il biasimo nei confronti di queste persone che continuano a dirsi pacifiche e rispettose ma rispettano solo chi la pensa come loro, Contro gli altri sono sempre democraticamente pronti ad andare allo scontro fisico. Nel silenzio della sinistra. Vergogna!”

Nelle parole di Fabio Rainieri, la mattinata vissuta da Parma. Una manifestazione contro l’immigrazione diventata motivo per l’ennesimo scontro fisico, anziché ideologico.

Qualcuno ce ne spieghi il senso, qualcuno spieghi alla mia generazione di 35enni parmigiani di nascita e confusi, che fine ha fatto la nostra città.

Qualcuno spieghi a ArtLab, Retedirittiincasa, centri sociali e manifestanti che il problema non sono i “negri”, ma la delinquenza che portano con loro, perché di lavoro, possibilità e speranze non c’è ne e’ più nemmeno per noi, che paghiamo le tasse, siamo nati qui ma in questa citta non ci riconosciamo più.

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