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Parma, avanti un altro acquirente (con due protesti pendenti)

Giampietro Manenti, dopo la dura contestazione subita da parte di alcuni tifosi di sabato scorso lungo le vie di Parma, ha annunciato in una lunga intervista concessa a Rai Sport di essere disponibile a cedere la società ed ecco spuntare come funghi nuovi potenziali acquirenti o, forse, solo altri faccendieri in cerca di notorietà.

Ultimo, in ordine di tempo, tal Alessandro Nuccilli, un 47enne romano, titolare della Tecnoedil 2000, piccola ditta individuale, senza dipendenti, che si occupa di ristrutturazioni edili e che ha addirittura annunciato di aver già fissato un appuntamento con Manenti per mercoledì 4 marzo, presso lo studio di un avvocato milanese.

Non essendo una società di capitali, non è disponibile alcun bilancio o fatturato, tuttavia Sportal.it ha potuto verificare l’esistenza di almeno due protesti cambiari a carico di Nuccilli, entrambi risalenti al 2011 per un totale di circa 5.000 euro che, certo, non fanno ben sperare e lasciano intravedere l’eventuale e possibile inizio di una nuova puntata di questa vicenda che, ormai, assomiglia sempre più ad una vera farsa.

Oltretutto, proprio l’importo tutto sommato modesto delle cambiali protestate che fa pensare a una difficoltà a far fronte anche a piccoli importi rende ancor più preoccupante un’eventuale cessione del Parma Fc (per quanti euro questa volta? Sempre un solo euro o, magari, due, giusto per raddoppiare il guadagno dell’investimento di Manenti?) a Nuccilli.

Inutile dire che, ovviamente, la notizia dell’interessamento di Alessandro Nuccilli nei confronti della società crociata, è stato accolto non solo con diffidenza ma, soprattutto, quasi non ilarità a Parma dove, ormai, i tifosi e la città intera si aspettano di tutto e dove, però, la vera attenzione è rivolta al 12 marzo, data ultima per Manenti per pagare almeno i debiti fiscali e quelli nei confronti dei creditori che si sono insinuati o per presentare un piano di concordato al Tribunale di Parma, dal momento che è già fissata per il 19 dello stesso mese l’udienza fallimentare, resasi inevitabile dopo l’istanza presentata dalla stessa Procura della Repubblica della cittadina emiliana.

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