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Manenti: “Ho tutti contro ma non mollo. Incontri decisivi? Si, quello con la procura”

Il presidente del Parma, Giampietro Manenti, è tornato a parlare mercoledì. E lo ha fatto, in esclusiva, con Sportal.it.
La situazione come si sta evolvendo?

Nella notte abbiamo completato la due diligence legale e fiscale, adesso ci muoveremo di conseguenza. Ora abbiamo in mano numeri chiari, almeno per quanto riguarda le provviste che non rappresentano un problema. Certo, ora bisogna vedere portando il progetto in Procura, poi si potrà procedere.
Il Parma quindi tornerà a giocare?

La prossima partita si giocherà regolarmente, per quella con l’Udinese vedremo quando riusciremo a recuperarla.
Non trova che ci sia irriconoscenza nei suoi confronti?

Noi stiamo cercando di sistemare la situazione, ma negli ultimi 15 giorni non abbiamo avuto la possibilità di lavorare bene, se mi avessero lasciato lavorare tranquillo… Invece abbiamo dovuto rincorrere i problemi.
Si è sentito attaccato dalla stampa locale?

Lo avete visto anche voi, ce li ho tutti contro. Solo qualcuno dice “prima vediamo”, adesso con il passare del tempo qualcuno comincia ad avere qualche dubbio in meno, ma ci siamo scontrati contro problematiche di ogni tipo. Prima di attaccare io avrei aspettato. Noi comunque andiamo avanti.
Si sente un po’ contro il sindaco Pizzarotti? Quando riuscirà a incontrarlo?

L’ho visto venerdì, ma di sfuggita, non ci ho ancora mai parlato. Ho avuto questo problema da sabato (quello della madre, di cui non ha mai parlato direttamente, ndr), personalmente ho sempre voluto dare priorità alla vita. Comunque l’incontro con il sindaco non sarà definitivo, è più importante quello che abbiamo in programma con la Procura.
Le ha dato fastidio l’accoglienza dell’ambiente Parma, tenuto conto del fatto che lei è arrivato per provare a sistemare la situazione?

Mi aspettavo un’accoglienza di altro tipo. O uno è matto o ha le idee chiare. Non mi riferisco a Parma, al Parma, ai club o alla Lega, parlo in generale del sistema Italia. So che hanno fatto una manifestazione domenica, non so cosa abbiano detto, ma bisognerebbe prendersela con la vecchia gestione, non con quella nuova che non si conosce ancora e non si sa come lavora. Per me comunque non è un problema, sono abituato a lavorare, anche in condizioni ostili. Spero solo che il cartello “Chiuso per rapina” non fosse indirizzato a me.
Si sente di dare la responsabilità a qualcuno per la situazione che ha trovato nel club?

Non attribuisco responsabilità, non mi piace. Preferisco guardare avanti e fare il mio lavoro. Sono fiducioso.
Ha avuto modo di sentire o vedere Donadoni e la squadra? Come li ha trovati, anche come spirito, come morale…

Il loro punto di vista è quello che hanno espresso in questi giorni anche in televisione, non c’è niente da aggiungere. Noi andiamo avanti e adesso dopo la due diligence abbiamo numeri chiari in mano. Aspettiamo l’incontro con la Procura per avere le idee ancora più chiare e procedere.

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