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Parma Calcio, ennesimo giorno di passione

La Procura di Parma ha chiesto il fallimento di Parma Fc. Come ampiamente anticipato da queste stesse pagine virtuali il 30 di gennaio, ieri sera sulla società si è abbattuta la scure dell’istanza di fallimento per debiti erariali, cui potrebbe seguire anche un’indagine per bancarotta.

Non c’è pace, dunque, per il Parma, che nel mentre si allena e aspetta il rientro del presidente Manenti dalla Slovenia, possibilmente a bonifici effettuati e giunti a destinazione, previsto per questa sera.

Intanto, mentre tutti si gettano come falchi sul Parma Calcio, facendo la corsa a portarsi a casa gli ultimi averi e intentare cause e richieste risarcitorie come fossero cimeli di un Parma che fu, e con loro l’ultimo lembo di decoro, manco a bolla del disastro fosse scoppiata oggi e non mesi fa, Manenti ha parlato con radio Bruno. Queste le sue parole:

“Novità? Stiamo lavorando – ha detto il patron crociato – Quando arriveranno i soldi? Ieri e oggi abbiamo verificato quindi mi sa che oggi o domani ci saranno. La penalizzazione non è un problema. Il problema è andare avanti con l’operatività”. E fino a qui ci siamo, anche se i soldi dovevano arrivare domenica, poi ieri, poi oggi e orachissà, magari domani.

Quello che da  pensare sono anche le parole di Fiorenzo Alborghetti, che in sede di conferenza stampa di presentazione una settimana fa aveva detto “se arrivasse un’offerta la valuterei” e ora invece se la da a gambe, ricordando come la sua missione sia finita.

Previsioni per oggi? E’ una domanda fatta a una persona che non vi può rispondere – ha dichiarato sempre a “Radio Bruno” – Mi scuso ma io non c’entro… Il mio compito l’ho fatto e chiuso. So le notizie che sapete voi. Io braccio destro di Manenti? No, no, ho sempre parlato di un contratto a tempo per mettere a punto e dare tutti i poteri a Manenti. Punto e a capo. Sono curioso di vedere come va a finire. Dopo, per carità, mai dire mai. Non ho la più pallida idea di dove abbia i conti e di cosa stia facendo. Lo sento tranquillo, è l’unica cosa che posso dire perchè anch’io chiaramente lo sollecito”.

Dunque, Alborghetti in fuga da una realtà in caduta libera o seccato per non aver avuto un posto?

Quello che resta evidente è come, mentre da un lato via sia una corsa a istanze rivalse e pignoramenti, dall’altra vi sia un fuggi fuggi generale.

Dal quale si sta salvando Pietro Leonardi, che non è immune da colpe, ma almeno non lascia la barca che affonda dopo averla gettata contro l’iceberg, e, a modo suo, riscuote simpatie Giampietro Manenti. Che non sarà un santo, ne un puro. Ma da l’impressione di provarci, solo contro tutti.

Perché ora, tifosi a parte, chi diceva di volere bene al Parma ne è diventato il carnefice. Ad esempio il sindaco, dov’è adesso che c’è bisogno di lui?

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