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Ghiaccio e polemiche, ecco l’eredità di Big Snow

Il grande gelo pare passato. Questa mattina la città si svegliata con un grado sopra lo zero e un cielo grigio che promette imminenti (e annunciate) piogge.

Con esse, si spera, arriverà anche il disgelo, o meglio, lo scioglimento dei ghiacci: infatti i grandi cumuli di neve ammassati ai margini delle strade, su marciapiedi e stalli di sosta delle auto, stanno provocando non pochi disagi ai cittadini, tra scivoloni, infortuni, multe per la sosta delle auto in posti di fortuna e mobilità ridotta.

La grande nevicata sta ora lasciando spazio alle grandi polemiche: perché la neve non è stata rimossa, almeno da marciapiedi e stalli per i disabili? Una persona con difficoltà motorie come può scendere dall’auto se accanto alla portiera lo attendono neve e ghiaccio?

Ed ancora, i 900mila euro del piano neve, che fine hanno fatto? Come sono stati spesi? La città è stata ridotta al collasso dalla neve quando è scesa, ora è tenuta in scacco da un ghiaccio che fatica ad andare via. Ma se prima di cumulare la neve fosse stato gettato un po di sale, ora non sarebbe tutto più facile?

Tante domande, cui i cittadini non trovano risposta. E si arrovellano, costretti in casa da montagne di neve.

Intanto Enel comunica che i rimborsi per chi è rimasto senza corrente per ore, a volte giorni, arriveranno direttamente in bolletta:

“Non sarà necessario presentare alcuna richiesta o domanda per ottenere gli indennizzi automatici previsti dall’Authority per le interruzioni di energia elettrica” causate dalle nevicate della scorsa settimana. Lo ribadisce una nota assicurando che i clienti “troveranno infatti l’indennizzo accreditato direttamente nella bolletta del loro venditore di energia e sarà riconosciuto indipendentemente dalla responsabilità all’origine dell’interruzione della fornitura”.

Gli importi saranno calcolati “sulla base di parametri stabiliti dalla Autorità stessa, tra cui la durata dell’interruzione, il numero di abitanti della zona interessata e la tipologia di cliente”. Hanno diritto all’indennizzo i clienti di bassa tensione che subiscono un’interruzione di almeno otto ore nei comuni con piu’ di 50.000 abitanti, di oltre 12 ore per comuni tra i 5.000 e i 50.000 abitanti e oltre le 16 ore per i Comuni piu’ piccoli. Per quel che riguarda gli intestatari di forniture di media tensione, le interruzioni devono essere almeno di quattro ore nei Comuni con oltre 50.000 abitanti, sei ore per quelli tra 5.000 e 50.000 abitanti e oltre le otto ore per i Comuni piu’ piccoli.

Gli indennizzi verranno trasferiti da Enel Distribuzione ai venditori entro la prima fatturazione utile del servizio di trasporto, decorsi 60 giorni dalle interruzioni. A questi tempi “vanno aggiunti quelli necessari ai venditori per trasferire l’indennizzo ai clienti direttamente in bolletta”, conclude Enel.

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