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Piove l’inceneritore

Tanti parmigiani ricordano l’infelice tempo dell’inceneritore del Cornocchio (1975-2002). Un camino in città, tra le case, a ridosso di quartieri popolosi. Un camino senza filtri, che per anni ha “solo bruciato”, regalando l’ira di Dio a ignari abitanti, lavoratori, operatori del quartiere Golese, zona nord ovest di Parma.

Ogni tanto, quando il vento spirava verso sud est, l’inceneritore pioveva. Una pioggia di piccoli corpuscoli che si depositavano sulle auto in sosta, nei cortili, sui davanzali. I nostri rifiuti di ritorno. I rifiuti non si distruggono, ma si trasformano nella camera ardente in minuscole particelle volatili, che percorrono anche molti chilometri prima di depositarsi a terra.

Chi si ricordava il Cornocchio non è rimasto così sorpreso quando, a metà gennaio, in piena emergenza polveri sottili, il centro città ha visto di nuovo il ripetersi di questa specie di pioggia chimica. Come in via Verdi, dove sui cofani e sulle carrozzerie in sosta, si sono depositati corpuscoli neri, che hanno aderito particolarmente bene sulla superficie metallica, resistendo addirittura alle piogge dei giorni seguenti, tatuaggi made in Multiutility.

Il fenomeno non è sfuggito ai parmigiani, che memori del deja vu, hanno segnalato ad Arpa la situazione, corroborata da eloquenti fotogrammi, ed ora attendono che l’autorità di vigilanza batta un colpo. Il vento spirava verso sud e quindi da Ugozzolo in direzione del centro città.

Il camino di strada della Lupa è un imponente monumento alla spreco che ogni ora emette in atmosfera qualcosa come 144 mila metri cubi di aria sporca, ogni ora, 24 ore al giorno. E in linea d’aria il camino dista solo 4 km da piazza del Duomo. Si comprende come basti un cambio di direzione del vento per portare la massa nera in città.

A differenza dei regali del Cornocchio, questi cadeaux sono più piccoli ma, si sa, più si riduce la loro dimensione, maggiore è la pericolosità. Un sentito ringraziamento all’ex assessore provinciale all’ambiente Castellani e all’ex presidente della Provincia Bernazzoli, fautori, sostenitori e sponsor di tutto questo.

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