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Parma Calcio: “Egregio Presidente Kodra, lasciateci la dignità”

Egregio presidente Kodra, le scrivo di nuovo.

Sono il tifoso disperato che la settimana scorsa le ha posto alcune domande…ora invece mi limito a un appello. Accorato, sentito, credo condivisibile da tutti.

Ieri sera abbiamo perso la partita, per carità, seppur col cuore in campo, e Paletta, rimasto al Milan dopo l’ultima da gialloblù in panchina.

Non perdiamo la dignità. Non perdiamo l’orgoglio, almeno per rispetto di noi, tifosi, che l’orgoglio della società in ogni categoria siamo stati. Orgogliosi, dignitosi, umili ma rispettosi, sempre.

Difficile ricordare gesti inconsulti, strilli, atti violenti da parte nostra: ma ora la violenza la state facendo voi a noi. Nessuna chiarezza, nessuna notizia, nessuna speranza.

Se è la serie B la nostra futura dimensione ditecelo, se è la D anche,  ma fateci scendere con la dignità che meritiamo, non in silenzio, ma con la voce della consapevolezza. Fateci sapere cosa volete fare chi siete perché.

Chi vi manda, chi vi ha voluto, cosa pensate di fare. Qualsiasi cosa sarà meno dolorosa del non sapere, del non capire.

Se dobbiamo fallire, mettere in qualche modo fine a questa eutanasia, la procura, il sindaco, la politica la finanza la giustizia la Figc o la Lega Calcio ci diano una mano a mettere termine a una morte lenta, piena di agonia e priva di rispetto.

Il Parma, caro presidente, ha un passato glorioso e un tifo degno del rispetto di chiunque. Se a voi, a Cipro in Russia o in Albania non ne fosse arrivata notizia prima, ora lo sapete.

Con la pena nel cuore e le lacrime agli occhi non sappiamo più a chi rivolgerci per avere risposte, per sapere dove saremo l’anno prossimo, se ci saremo. Questa stagione per noi è già finita nel modo peggiore, il Parma è morto per mani di un giovane panciuto venuto da Carpenedolo e di uno staff che la pancia se la è riempite a spese di un bene della nostra città, di noti tifosi, come il Parma calcio.

Se voi, albanesi del petrolio, non potete sanare i nostri buchi nel cuore e nelle tasche, andatevene Ridateci il nostro Parma, patrimonio di chi lo voglia amare. Qualunque cosa sarà meno peggio di ciò che stiamo vivendo.

Sentitamente, un tifoso.

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