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La giunta taglia anche trasparenza e partecipazione

Tranquilli, il peggio deve ancora venire. Sembra questa la strategia politica e comunicativa scelta dalla giunta comunale per affrontare i prossimi mesi. Mentre la città insorge contro i tagli al sostegno scolastico in corso d’anno, l’assessore Ferretti sulla stampa disegna uno scenario in cui si potrebbe arrivare a dimezzare i servizi educativi e di welfare, stravolgendo di fatto il volto della città e la sua capacità di integrazione e coesione sociale.

Nessuno nega le attuali difficoltà delle amministrazioni locali, ma quello che sorprende e scoraggia è il modo grezzo e improvvisato con cui tale situazione viene affrontata. Nessun disegno generale, nessun ordine di priorità, nessuna idea di come reperire risorse, nessun altra ipotesi di risparmio di spesa, nessuna chiarezza sulla situazione delle partecipate che potrebbero avere pesanti ripercussioni sul bilancio comunale.

Il sindaco sceglie la via più facile per l’amministrazione e più dolorosa per la città. Dà un paio di forbici in mano all’assessore al bilancio, che comincia a tagliare dai servizi alla persona e dai cittadini più deboli. E chi prima arriva, peggio alloggia, a seconda delle urgenze. Prima la scadenza del bando sul sostegno scolastico ha risvegliato l’attenzione (diciamo così) dell’assessore Rossi sugli studenti diversamente abili e ora l’imminente bando per nidi e scuole d’infanzia potrebbe riservare alle famiglie amare sorprese a cura (diciamo così) del vicesindaco Paci.

Purtroppo l’amministrazione non sembra avere imparato nulla in queste settimane e anche sui servizi educativi anticipa decisioni senza che la città sia stata coinvolta in nessuna delle sue componenti: famiglie, insegnanti, cooperative sociali, consiglio comunale. Il tutto in una situazione resa ancora più incerta dalla scadenza il 31 dicembre della convenzione con ParmaInfanzia e dal silenzio della giunta sulle future intenzioni.

L’intervento dei genitori del nido di Fognano dimostra una capacità politica di cui purtroppo la giunta è sprovvista. Davanti alle voci di chiusura delle sezioni dei loro figli, i genitori si preoccupano della situazione di tutte le altre strutture, chiedendo partecipazione e trasparenza, due impegni costantemente traditi da questa amministrazione.

Quando la giunta ha portato le rette dei servizi educativi a livelli altissimi e per molte famiglie insostenibili, l’aveva giustificato come necessità per mantenere tutti i posti. Ridurli significherebbe compiere l’ennesimo tradimento di un impegno preso, con la conseguenza paradossale di vedere dimezzati i posti mantenendo le rette raddoppiate.

Non sarà accettabile conoscere le scelte dell’amministrazione direttamente dal bando sugli educativi che uscirà nelle prossime settimane. Per questo, in mancanza di ogni segnale di coinvolgimento da parte della giunta, depositerò la richiesta di convocazione urgente della commissione dei servizi educativi, chiedendo il sostegno degli altri componenti, di maggioranza e opposizione. Perché il dovere di chiarezza su temi così importanti per la vita delle persone riguarda tutti i gruppi consiliari e tutta la città.

Giuseppe Bizzi – Pd

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