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Nuovo cda del Regio il vero melodramma parmigiano

Unknown“Lunedì ci sarà un nuovo cda del Teatro Regio mentre la questione della nomina del nuovo Direttore del Teatro Regio sta assumendo sempre più i connotati di una commedia tragicomica, ma purtroppo ci sarebbe più da piangere che da ridere” – incalza Giuseppe Pellacini, consigliere comunale dell’Udc.

“E’ vero che Pizzarotti, sempre alla faccia della trasparenza a 5 stelle, è ormai abituato ad indire selezioni farsa, vedi quella dell’Orchestra Filarmonica del Teatro Regio, ad infischiarsene di quelle già avviate (vedi quella disposta dall’allora Commissario Ciclosi per il nuovo sovrintendente), ma ora i parmigiani cominciano ad averne abbastanza!

“Stavolta a ‘n la bév miga”, non è solo il titolo di una nota commedia dialettale parmigiana, che il nostro primino cittadino dovrebbe conoscere bene avendo recitato in vernacolo (mestiere che gli riusciva bene ma che ora dovrebbe abbandonare ) con la Famija Pramzana , ma è quello che affermiamo e sosteniamo con forza a seguito della spregevole ed irresponsabile conduzione della Fondazione Teatro Regio da parte dell’attuale amministrazione.

Ancora una volta è stata emanata una selezione, costituita una commissione d’alto livello, scelta una rosa di candidati autorevoli, per poi, a quanto pare, disattendere tutte le analisi e valutazioni per imporre un soggetto che non ha nemmeno presentato la propria candidatura (probabilmente non gli interessava) , e magari non possiede nemmeno i requisiti richiesti.

Siamo già estremamente in ritardo rispetto alle esigenze gestionali del teatro, che dovrebbe guardare avanti di almeno tre-cinque anni, e poi ci permettiamo pure di perdere ulteriore tempo in giochini assurdi ed ingiustificabili a danno non solo degli amanti del melodramma parmigiani, ma degli appassionati di tutto il mondo che si aspettano dal nostro teatro risultati finalmente degni del suo nome.

Signor Pizzarotti, facciamo fatica a definirla Presidente visto il suo comportamento, giustifichiamo la sua ignoranza culturale, dal momento che non aveva mai messo piede al Regio primo di assumerne la Presidenza, ma almeno non faccia continuamente ricadere sui suoi concittadini le sue colpe e le sue carenze, e non li prenda in giro con le ipocrisie, i raggiri e le magagne di potere che tanto ha rimproverato ai suoi predecessori, e grazie alle quali si è trovato sullo scranno. Il Regio non deve finire all’inceneritore ma è recuperabile al 100%: i parmigiani hanno la memoria lunga, ed il tempo sta per scadere…”.

 

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