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Imprenditore del parmense legato a cosche: beni sequestrati

Aziende, fabbricati, auto, terreni, conti e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 10 milioni sono state sequestrate tra le province di Reggio Emilia, Parma e Crotone dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza reggiana. Il provvedimento emesso ai sensi della normativa antimafia dal Tribunale scaturisce dalla proposta avanzata dal procuratore capo Giorgio Grandinetti nei confronti di un 54enne, originario di Cutro, e del suo nucleo familiare.

L’operazione delle Fiamme Gialle ha riguardato beni intestati a Palmo Vertinelli, domiciliato a Montecchio (Reggio Emilia), e ai suoi familiari.
Secondo gli investigatori, sarebbe un soggetto socialmente pericoloso e, anche se non affiliato alla criminalità organizzata, avrebbe «conoscenze interessate» – come definite dal colonnello Ippazio Bleve – cioè avrebbe contatti anche economici con soggetti vicini alla ‘ndrangheta.
A Palmo Vertinelli la Guardia di Finanza ha sequestrato quattro aziende: Impresa Vertinelli Srl ed Edilizia Costruzioni Generali Srl, entrambe attive nel settore delle costruzioni; Mille Fiori Srl, che gestiva un mega ristorante a Montecchio (Reggio Emilia), sulla strada per Calerno; la Bar Tangenziale Nord-Est Sas, che gestiva l’omonimo esercizio pubblico sulla tangenziale di Montecchio.

Inoltre sono stati sequestrati nove appartamenti e un’autorimessa a Isola Capo Rizzuto (Crotone); un terreno a Crotone; 5 appartamenti e 6 autorimesse nel Parmense, tra Montechiarugolo, Soragna e Busseto; 24 appartamenti, 8 autorimesse, due magazzini, un opificio e un negozio tra Montecchio e Gattatico, nel Reggiano, dove Vertinelli è stabilmente domiciliato.

«Le nostre indagini, partite oltre un anno fa – spiega il comandante del nucleo di polizia tributaria di Reggio Emilia, tenente colonnello Giuseppe Tondi – hanno permesso di ricostruire il patrimonio di Vertinelli a partire dal 1993». Quello che è stato trovato è una notevole sperequazione: a fronte di redditi dichiarati nemmeno sufficienti per la sussistenza della famiglia, il 54enne aveva accumulato beni per oltre 10 milioni di euro.
«Vertinelli è stato arrestato anche nell’ambito dell’ operazione Scacco Matto della Dda di Catanzaro, con l’accusa di associazione mafiosa – precisa il colonnello della Finanza Ippazio Bleve – è stato assolto ma le indagini hanno permesso di individuare suoi rapporti con persone collegate alla criminalità organizzata. Anche sulla base di queste informazioni, un’azienda di Vertinelli, nel 2010, era stata colpita da interdittiva antimafia della prefettura di Reggio Emilia». Inoltre le Fiamme Gialle lo avevano denunciato per dichiarazioni fraudolente mediante l’uso di false fatturazioni.

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