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Donadoni senza vergogna: “Non mi dimetto”

Non si dimette, aspetta il mercato e spera ancora nella salvezza.

Arrabbiato, amareggiato ma non rassegnato. E nemmeno consapevole che il cambio Lodi- Mariga lo ha capito solo lui.

Ecco Roberto Donadoni nel post Parma – Sampdoria.

“Nel primo tempo siamo riusciti a tenere testa alla Sampdoria, poi abbiamo subito un gol.. Ma da tre minuti dicevo a Lucarelli che non mi piaceva l’atteggiamento del secondo tempo, ed abbiamo preso gol. Non abbiamo avuto la capacità di reagire. Qualitativamente si può fare fatica, ma dal punto di vista dell’intensità mi aspettavo qualcosa di più. Sul secondo gol abbiamo concesso ancora qualcosa con troppa facilità, la palla rimbalza sul palo, torna indietro e nessuno va ad accorciare.

Il primo gol ci ha bloccati e ci ha messo in grave difficoltà. Nel secondo tempo ho avuto una sensazione che non mi è piaciuta, ho visto un po’ di rassegnazione, e questo mi fa arrabbiare.

La sostituzione di Lodi? Volevo dare più peso a centrocampo, avevo visto Mariga in ripresa, e secondo me ha fatto la sua parte. In ogni caso è stata una scelta tecnica. L’involuzione di Cassano? E’ una situazione che non è figlia di un protagonista, è un discorso complesso. Antonio ha più qualità rispetto ad altri, e quindi quando fa meno balza all’occhio. Oggi dal punto di vista dei duelli ne abbiamo persi troppi, abbiamo recuperato pochi palloni e questo fa un enorme differenza. La scelta di Bidaoui? Volevo dare un po’ più di vivacità, con un giocatore che potesse sfruttare le palle di Cassano. Dopo il gol subito ho cercato di mettere un po’ più attaccanti.

Il mercato inizia troppo tardi? Mi auguro di no, voglio credere che non sia così. Abbiamo ancora undici-dodici giorni, e dobbiamo correre ai ripari velocemente. E’ arrivato Lila, è arrivato Nocerino che è un ragazzo che ha giocato molto poco, e questo non lo agevola. Ha un buon potenziale, però bisogna che sia in condizioni fisiche migliori. La cessione di Ristovski? E’ un giocatore che io reputavo con delle potenzialità che ha, ma deve ancora crescere, deve fare un salto di qualità. Belfodil? Da noi ha fatto bene, tant’è vero che poi è andato all’Inter. Ora ci sposta poco nell’attualità. Cosa mi rimprovero in questo girone d’andata? E’ chiaro che quando si fa bene si fa bene tutti assieme, non mi sono mai tirato indietro in nessun senso. Non amo nascondermi e so assumermi le mie responsabilità. Ora siamo ultimi in classifica, tutto si rimette in discussione ma non mi spaventa, continuo a lavorare.

Se ho pensato di mollare? Abbiamo ancora 10-12 giorni, poi faremo delle valutazioni più precise. Ora le energie servono solo per costruire qualcosa da tutto quello che abbiamo a disposizione. Se credo nella salvezza? Abbiamo tutto un girone di ritorno, ed abbiamo l’obbligo di fare meglio di quello che abbiamo fatto, e non è difficile riuscirci. Dobbiamo sforzarci in ogni piccola cosa, gli avversari non devono arrivare prima di noi, non devono vincere i tackle, poi si può anche sbagliare, però alla fine dobbiamo essere bravi noi a buttarla dentro.

Oggi ci siamo presentati nelle condizioni di poter concludere in porta 3 o 4 volte, ma siamo bloccati anche in quello. Come a dire: non ci provo perchè se sbaglio mi criticano. Serve determinazione”.

Convinto lui…ma ormai rischia di essere solo con una bandiera e nessuno dietro.

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