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Ghirardi: “La mia verità volume II”

Tommaso Ghirardi torna a parlare. Dopo l’intervistona al Corriere della Sera (leggi),  questa volta lo fa con Sky, dove è stato invitato come opinionista.

E parla in modo nuovamente ambiguo, non rispondente al vero, quasi fastidioso.

Dopo le accuse di complotto contro di lui, espresse al Corriere della Sera, ribadisce che i tifosi del Parma devono essergli grati, di cosa non è dato saperlo, che Taci è una brava persona e che è felice di aver ceduto a lui, anche se, guarda caso, la penalizzazione per gli stipendi non pagati è colpa sua, per una lungaggine nell’acquisizione.

Bonan: «Il primo calciomercato senza un ruolo attivo… Presidente, da quanto tempo è che non fa mercato?».

Ghirardi: «Se partiamo dalle origini, sono 19 anni».

Bonan: «Sul caso Ghirardi-Parma, sono state dette tante cose, un cammino iniziato bene ma finito male. Presidente, dove è lo sbaglio? Colpevole o innocente?».

Ghirardi: «Dico una cosa partendo da lontano, le mie aziende sono sane e non hanno mai avuto problemi di natura economica a differenza di come si è detto. Ringrazierò sempre i tifosi e tutti gli abbonati, ma un filone medio-borghese della città di Parma era invidioso e non digeriva che un ragazzo giovane, venuto da fuori, senza l’appoggio di colossi alle spalle come F.I.A.T. o Mediaset, potesse arrivare a queste categorie e questi livelli.

Io non ho problemi a dire che è stata una mia scelta non finanziare più il Parma; lo dico con la massima serenità – sognavo la notte di andare in Uefa e con l’estromissione mi sono sentito tradito dalle istituzioni. Finora nessuno mi ha dato una motivazione per cui siamo stati esclusi dall’Europa League».

Belinazzo (Il Sole 24 Ore): «Il Parma però non è andato in Europa per mancati pagamenti…».

Ghirardi: «Non è questione di ritardo dei pagamenti, in sostanza avevamo giocatori che erano in prestito ad altre società, avevamo da pagare l’incentivo all’esodo per questi giocatori; noi un errore l’avremo fatto sicuramente, abbiamo dimenticato di pagare e ammetto di aver commesso un errore. Sui quattordici milioni versati, non ne abbiamo versati 260 mila euro e di conseguenza ci hanno escluso dall’Europa League. Non è certamente un’irregolarità che deve essere punita con punti di penalizzazione o ammende… Noi abbiamo sbagliato e chiediamo scusa a giocatori e tifosi per questo risultato che avevamo ottenuto. Consentitemi di dire che 260 mila € non sono stati pagati per errore, altrimenti uno è imbecille».

Bonan: «Come spiega invece la politica dei tanti tesserati in casa Parma?».

Ghirardi: «Questa è stata una politica sbagliata, ma i contratti sono stati regolarmente pagati entro il 30 settembre 2014… Abbiamo pagato e certificato tutto dalla COVISOC e Deloitte. Infatti la Deloitte non aveva evidenziato nessuna irregolarità, anzi abbiamo i documenti timbrati ad evidenziare che non c’era un mancato pagamento degli stipendi. Voglio essere trasparente non do colpe a nessuno, mi auguro che sia stata una mala gestione all’italiana, dove la responsabilità è della Federazione».

Bonan: «Quello che si chiedono i tifosi del Parma: a chi è stato ceduto il Parma? In che mani?».

Ghirardi: «Voglio precisare che è stata una scelta mia e della mia famiglia non continuare a fare calcio, perché ci siamo sentiti presi in giro dalle istituzioni. Detto questo, il 4 novembre ho firmato un preliminare con un gruppo importante, dove i miei legali hanno valutato l’esistenza di questo gruppo e dal 4 novembre fino al 19 dicembre abbiamo lavorato per la cessione. La Eventi Sportivi ha venduto la maggioranza a questa cordata. Taçi è una buona persona e perbene. Il Parma è finito in buone mani e i parmigiani dovranno ringraziarmi anche per questa cessione».

«L’unico problema vero è che il Parma ora è ultimo perché se fosse sestultimo nessuno avrebbe parlato di niente. Fino a settembre del 2014 infatti nessuno aveva mai parlato dei problemi del Parma, ma, nonostante ciò, girava voce che ero stufo di questo ambiente e – lo dico con sincerità – da allora sono nati tutti i problemi. Ritenendo di esser giunto alla fine del corso, ricordiamo quando sono entrato nel calcio il Parma in che situazione era. L’imprenditoria parmigiana dopo il crack Parmalat latitava e sono l’unico imprenditore che non ha fatto una minima speculazione; e non tornerò mai più allo stadio fin qui non mi passerà quello che era la mia passione innata».

Minotti: «Come mai ha permesso che il Parma prendesse punti di penalizzazione?».

«Ghirardi questa è una domanda intelligente. Ho fatto il preliminare il 4 novembre, quando c’erano da pagare stipendi entro il 25 (il 17, nda): non era semplice chiudere una trattativa in due settimane, quando ti senti finito e deluso non puoi sentirti stimolato ad investire a fondo perso. Poi c’è stata speculazione da parte di uno pseudo-giornalista che ha scritto sciocchezze… Detto questo, io avrei potuto vendere pezzi pregiati, sapete quanti soldi facevo se vendevo i Paletta, i Biabiany …?».

«Posso sottolineare che il Parma ha un gruppo di giocatori eccezionale, che tra l’altro non si sono mai lamentati in questa situazione, che hanno sempre dato il massimo, e lo stesso Cassano si sta comportando in maniera egregia. Il Parma con due-tre acquisti può salvarsi».

Parole che si commentano da sole…

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