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Adesso la Rossi se la prende…coi presidi!

Durissimo intervento, tramite il proprio blog, dell’assessore al Welfare contro le istituzioni scolastiche ree, a suo dire…di non capire i tagli.

Eccone la versione integrale:

“Questa settimana ho organizzato due incontri identici nella stessa giornata: il primo presso il Provveditorato agli studi con i ragazzi della Consulta Provinciale delle scuole superiori di Parma e dei rappresentanti d’Istituto delle stesse e il secondo con i Dirigenti Scolastici e i rappresentanti dei genitori delle scuole di Parma.

L’obiettivo dell’incontro era il medesimo e relativo al Servizio di integrazione scolastica: si volevano spiegare i motivi della situazione che si è creata legata ai tagli di risorse imposti dalla Legge di Stabilità 2015, approfondire la criticità del Bilancio 2015 del Comune di Parma, rispondere ad eventuali questioni e valutare insieme eventuali suggerimenti e soluzioni possibili.
Gli incontri sono andati in due modi estremamente diversi e con esiti sia in termini operativi che di sensazioni di efficacia davvero differenti che mi hanno molto sorpresa e mi hanno dato molti spunti di riflessioni.
L’incontro con i ragazzi è stato estremamente positivo: hanno ascoltato attentamente l’analisi degli elementi di criticità legati al bilancio e al servizio, hanno fatto domande per capire, hanno preso atto di una situazione paradossale e hanno cercato possibili soluzioni, per altro individuando interessanti ipotesi da percorrere e approfondire, ma soprattutto hanno condiviso l’idea che, in un momento difficile in cui calano le risorse disponibili ed aumento i bisogni e le povertà, è necessario garantire i diritti a tutti anche se questo può costare il sacrificio relativo all’abbassamento di qualità nelle modalità di erogazione dei servizi.

Il secondo incontro è stato faticoso e soprattutto poco utile: gli elementi di realtà dell’analisi interessavano relativamente, tanto meno il loro approfondimento. I dirigenti scolastici hanno esplicitato che la situazione di criticità è un problema dell’amministrazione comunale che non riguarda chi ricopre altri ruoli, che la richiesta di trovare soluzioni insieme risulta fuori luogo poiché, dal loro punto di vista, è inaccettabile qualsiasi ipotesi di revisione del monteore del servizio in essere. I dirigenti scolastici hanno rimandato totalmente il problema all’amministrazione comunale, chiarendo che la decisione spetta alla politica e che il diritto di critica spetta alle scuole.

Comprendo le preoccupazioni dei Dirigenti scolastici, le difficoltà delle scuole e le criticità di riorganizzazione del servizio in corso d’anno ma mi aspetterei comunque (forse sono un’illusa) che, tra istituzioni che lavorano in ambito pubblico, ci fosse una capacità di mettersi nei panni degli altri e di comprendere le criticità che non sono superabili.

Mi sono chiesta in questi giorni i motivi dei differenti approcci e penso che le nuove generazioni abbiano la reale percezione del mondo in cui vivono e dei limiti e paradossi degli anni moderni.

Il mondo è profondamente cambiato e non corrisponde più alla lettura di chi, ostinatamente, difende posizioni conservatrici guardando solo al proprio ambito e che, purtroppo, a seconda dell’interesse tutelato butterebbero dalla torre i bambini o gli anziani o gli stranieri o le persone disabili pur di salvaguardare il loro singolo ambito di tutela.
La verità è che con i ragazzi delle inascoltate nuove generazioni è stato più facile guardare all’insieme dei bisogni di una collettività e ragionare in maniera più complessiva.

Probabilmente la loro visione del mondo ha orizzonti più ampi e riescono a guardare la loro comunità dentro un mondo dai confini dilatati europei e transnazionali sapendo leggere il nostro tempo”.

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