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Ascom: “Blocco del traffico inutile, di facciata e dannoso per il commercio”

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Sul provvedimento del blocco del traffico appena emanato dal Comune (il primo in vigore giovedì prossimo) Ascom non ci sta e ritiene questo intervento inutile e non efficace proponendo sistemi alternativi ma meno di facciata per migliorare la qualità dell’aria portando dati interessanti alla discussione.

“Riteniamo necessario intervenire, ancora una volta, sul problema della qualità dell’aria che non si risolve con la solita azione mediatica, ma inutile, di chiudere i centri storici.

Pochi giorni fa Arpa Regionale è uscita con un comunicato stampa in cui pubblicizza con soddisfazione i dati della qualità dell’aria 2014 nella nostra regione come i migliori da molti anni, chiarendo anche che questo è dovuto alla particolare piovosità che ha contraddistinto, in particolare per l’area di Parma e Piacenza, l’Emilia Romagna.

Ora il cambio del quadro metereologico negli ultimi 15 giorni ha immediatamente riportato i valori delle PM 10 oltre i limiti consentiti e quindi la domanda su cui ragionare è: “su questi dati quanto può aver influito il traffico veicolare?”

I dati rilevati dalla centraline dell’Arpa parlano chiaro, sforamenti nella PM 10 nella nostra città si sono rilevati anche: il 25 Dicembre (Natale), il 26 Dicembre (Santo Stefano) e il 1° Gennaio dunque in giornate in cui il traffico nella nostra città è tradizionalmente nullo e il record del dato pari a 113 nel livello delle PM 10, ad oggi, è stato rilevato Giovedì 8 Gennaio, giornata che ha visto il blocco del traffico previsto a livello regionale.

Se si vogliono trovare soluzioni, che a questo punto non possono essere ricercate nel blocco del traffico, devono essere trovate in azioni strutturali che incidano sulle reali e principali fonti di inquinamento e per questo sin dal febbraio scorso la nostra Associazione ha sollecitato la Regione Emilia Romagna e il nostro Comune ad operare per intervenire mediante provvedimenti a livello regionale su:

  • Riqualificazione energetica degli edifici sia pubblici sia privati e industriali
  • Investimenti nel potenziamento dei servizi di trasporto pubblico
  • Investimenti in parcheggi limitrofi ai centri storici
  • Riqualificazione degli impianti termici
  • Riduzione emissioni agricole
  • Aumento zone km 30 i n luogo dell’ampliamento delle zone ZTL pedonali

Sicuramente questi interventi non hanno le caratteristiche così immediate per rispondere allesollecitazioni mediatiche e di facciata, che invece sono tipiche dei provvedimenti di limitazione alla circolazione, ma a nostro avviso contengono i presupposti per portare ad un strutturale abbassamento delle emissione di PM 10″.

 

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