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Alluvione: altri 11,5 milioni di euro in arrivo. Con la speranza vengano “ben spes1”

alluvione-toscana-1024x682Queste le cifre: in arrivo 14 milioni di euro dallo Stato: oltre 11,5 milioni sono destinati al territorio parmense. A questi si aggiungono oltre 3,5 milioni di euro stanziati direttamente dalla Regione Emilia-Romagna, di cui oltre 2,5 milioni a favore del parmense.

Questa mattina in Provincia il Consigliere Provinciale Delegato alla viabilità Gianpaolo Serpagli e l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Parma Michele Alinovi hanno presentato il piano trasmesso al Capo Dipartimento della Protezione Civile dei primi interventi urgenti della Protezione Civile causati dagli eccezionali eventi atmosferici che hanno colpito le province di Parma e Piacenza il 13 e 14 ottobre.

Il piano si compone di più parti e comprende gli interventi di somma urgenza e le spese sostenute dagli enti per fronteggiare l’emergenza – come la rimozione del materiale detritico, la pulizia dei fossi, il ripristino delle tombinature, il ripristino della viabilità provinciale e comunale interrotta o a rischio di interruzione, il ripristino della funzionalità delle reti dell’acqua e delle fognature – le raccomandazioni per il corretto uso dei suoli e per la pianificazione di emergenza, le procedure per l’attuazione degli interventi finanziati con le risorse e il quadro economico finanziario. Inoltre nel piano sono contenute le risorse per la copertura degli oneri per la prestazione degli straordinari, per il ripristino di mezzi e attrezzature della colonna mobile regionale utilizzati per la gestione dell’emergenza: sono anche descritti gli interventi realizzati o in corso di realizzazione dagli enti locali, dai Consorzi di Bonifica e dal Servizio tecnico regionale competente finanziati dalla Regione Emilia-Romagna.

“Non è la risposta a tutto ma è la prima risposta” commenta il Consigliere Delegato Gianpaolo Serpagli. “Si tratta di una cifra insufficiente rispetto al fabbisogno ma che consente di fare i primi interventi e che dà respiro all’intero territorio. Ringrazio il Commissario Mainetti e l’assessore regionale Gazzolo che hanno lavorato per trovare questa risposta. E’ chiaro che non ci fermiamo: anzi è in programma la spedizione di una lettera, firmata dai parlamentari di Parma e dai 46 sindaci del Parmense, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e ai Ministri deputati con la richiesta di finanziamenti per il territorio che riguardano il dissesto idrogeologico in generale”. Molti gli interventi previsti e, in parte, coperti da questa prima tranche: importanti i finanziamenti relativi alla Val Toccana, al Comune di Calestano e alla strada dei Cento Laghi. “Questo piano e i relativi finanziamenti riguardano solo i Comuni alluvionati: e mancano ancora 36 milioni di euro che continueremo a richiedere mettendo in campo tutte le azioni possibili” continua Serpagli. “L’azione però si è fatta più ampia tenuto conto che il territorio parmense è riconosciuto come uno dei più a rischio dal punto di vista del dissesto. La Provincia è e può continuare a essere l’ente che, oltre al coordinamento degli interventi, si assume l’onere della pressione continua sugli enti sovraordinati per ottenere altre risposte”.

Il Comune di Parma riceve, in questo primo provvedimento, oltre 7 milioni di euro da fondi governativi e circa 500mila euro da fondi regionali per un totale di oltre 7,5 milioni di euro. Si tratta del Comune che ha subito maggiori danni negli eventi del 13 e 14 ottobre e ottiene una buona parte di questa prima tranche. Da sottolineare che mancano all’appello circa 8 milioni dei complessivi 15,5 milioni di euro necessari per la copertura finanziaria sia degli interventi urgenti in corso e da realizzarsi, che per gli interventi di ripristino dei danni a infrastrutture ed edifici pubblici. “Nel piano risultano compresi alcuni interventi di ripristino di maggior rilevanza” sottolinea l’assessore Michele Alinovi. “ Come migliorie idrauliche sul Torrente Baganza, implementazione di sistemi intelligenti di rilevazione dati, interventi di ripristino del Centro Lauro Grossi, dell’Asilo Abracadabra, del Centro Giovani Montanara, interventi relativi a “Villa Parma”, alla Casa protetta XXV Aprile, al Ponte dei Carrettieri, al Palazzetto dello Sport “Palalottici”, alcuni interventi su alloggi ACER in quartiere Montanara. Ringrazio il Commissario Mainetti, l’assessore regionale Gazzolo, la Provincia di Parma, nel suo ruolo di coordinamento, le associazioni di categoria e, in particolare, il collegio dei periti industriali e gli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri” continua Alinovi. “Questo primo provvedimento non esaurisce le priorità: i danni sono stati ingenti ed è necessario continuare a fare pressione. Sottolineo, inoltre, che il Comune ha inviato alla Regione le schede relative ai danni ai privati che non trovano copertura in questo primo provvedimento. Più di 1000 schede per un totale di oltre 29 milioni di euro di danni divisi in 11 milioni di euro ai privati e 18 milioni di euro alle imprese, di cui le due voci maggiormente rilevanti sono per oltre 13,5 milioni di euro il comprensorio sanitario e casa di riposo “Piccole Figlie”e per 4,5 milioni di euro la Centrale Telecom di via Po”.

Le tappe che hanno portato alla condivisione e approvazione del piano
Il 16 ottobre 2014 il Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani ha inoltrato al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e al Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli, la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza per i territori delle province di Parma e Piacenza.
Il Consiglio dei Ministri, quindi, ha dichiarato lo stato di emergenza – con deliberazione del 30 ottobre 2014 – stanziando 14 milioni di euro. E’ stata poi pubblicata l’Ordinanza del Capo Dipartimento della protezione civile n.202 del 14 novembre 2014 “Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche che nei giorni 13 e 14 ottobre hanno colpito il territorio delle province di Parma e Piacenza”, pubblicata sulla GU n.271 del 21 novembre 2014, che ha nominato il Direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile Commissario delegato per l’emergenza. Il Commissario aveva tempo trenta giorni per predisporre un Piano degli interventi da sottoporre all’approvazione del Capo del Dipartimento della Protezione Civile. Il Commissario, per la predisposizione del Piano, si è avvalso del lavoro del tavolo tecnico-istituzionale convocato dall’Assessore regionale alla Protezione Civile, Difesa del Suolo e della Costa, con il supporto del Servizio tecnico regionale competente, dell’Amministrazione comunale di Parma, delle Province di Parma e Piacenza. Lo schema del Piano è stato presentato il 17 dicembre 2014 alla riunione del Tavolo istituzionale regionale coordinato dall’Assessore regionale alla Protezione Civile, e composto dai Presidenti delle Province, dall’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Parma, al quale hanno partecipato anche il responsabile del Servizio Tecnico dei Bacini affluenti del PO e il Direttore dell’Agenzia in qualità di Commissario delegato. Il Tavolo istituzionale ha condiviso la proposta di Piano e le priorità in esso indicate.
Hanno concorso alla realizzazione del piano l’Agenzia Regionale di Protezione civile, la Direzione ambiente, difesa del suolo e della costa, il Servizio difesa del suolo, della costa e bonifica, il Servizio geologico, sismico e dei suoli, il Servizio Tecnico Bacino degli affluenti del Po, l’AIPO- Agenzia Interregionale per il fiume Po, l’ARPA – Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente, le Province di Parma e Piacenza, i Consorzi di bonifica, con la collaborazione delle amministrazioni comunali e delle unioni di Comuni.

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