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Spinello elettronico rimedio naturale alla depressione?

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Lo “spinello elettronico” è prodotto da un’azienda franco-ceca (i Paesi Ue a maggior consumo di cannabis) che doveva iniziare a commercializzarlo in Francia e Regno Unito nei giorni scorsi, ma per ora è tutto fermo, l’azienda produttrice (che insiste sul fatto che non bisogna chiamarlo spinello elettronico) garantisce che il prodotto contiene solo cannabidiolo, e non THC. Quindi sarebbe utile per rilassarsi e togliere lo stress, senza creare dipendenza.

“Se questo è vero, il prodotto è interessante –  dice Gilberto Gerra, neurologo all’Università di Parma, esperto di cannabis e autore di Normalmente stupefacente, oltre che membro dell’International Narcotics Control Board – sarebbe un farmaco promettente contro la depressione e l’ansia”.

Che sono forse il problema più diffuso della moderna società, solitamente contrastati da farmaci come gli ansiolitici e gli antidepressivi (che possono avere, come noto, seri effetti collaterali). Nel 2011 (ultimi dati disponibili raccolti dalla ricerca Ipsad, condotta dall’Ifc-Cnr di Pisa) sono stati oltre undici milioni gli italiani che hanno usato psicofarmaci, e circa 5 milioni sono ricorsi a tranquillanti e ansiolitici (il 12,8% della popolazione).

Ma certo, si tira in ballo la parola cannabis e la politica alza le mani. Così ha fatto il ministro della Salute francese, che ha dichiarato: “Non voglio vedere in vendita nel mio Paese un prodotto che può incentivare l’uso di marijuana tra i giovani”. Ma a me parrebbe vero l’esatto contrario: ora immaginate di far parte di quel 14,3% di italiani (o 8,6% di francesi) che ha fumato uno spinello nell’anno che sta per finire (Dati EMCDDA). Perché l’avete fatto? Beh, se avete meno di 20 anni è probabile che il motivo si avvicini al concetto di ribellione, ma se ne avete di più, e magari siete già entrati nel mondo del lavoro, è invece più probabile che vi fumate uno spinello per rilassarvi la sera, e riuscire a prendere sonno più facilmente.

Per questa fetta di popolazione lo spinello elettronico mi pare mostri evidenti vantaggi: non c’è combustione, e quindi si presuppone minore l’effetto cancerogeno sui polmoni di sigarette e spinelli “tradizionali”, e poi naturalmente non ha THC, e quindi evita il possibile effetto dipendenza sul consumatore. Resta – se quel che l’azienda promette sarà confermato – l’effetto rilassante del cannabinolo. “Certo, anche il cannabinolo ha un effetto psicoattivo che andrebbe studiato e valutato meglio, con una review completa – continua Gerra – e se trovassi in bocca a mio figlio un cosiddetto spinello elettronico non sarei affatto tranquillo.

Ma è vero che problemi simili sono sollevati da altre sostanze psicoattive e del tutto legali come alcol e tabacco”. In più, mi resta difficile immaginare un ragazzo che per ribellione va in farmacia con la prescrizione rubata alla mamma e si fa vedere in giro con un bocchino in plastica pensato per minimizzare i danni alla salute: troppo poco fascinoso.

Ma se anche fossi in torto, “sappiamo che il cannabidiolo non da “high”, quel senso di euforia e di ricompensa che alla lunga crea dipendenza – continua Gerra -. Se la regolamentazione di questo prodotto subirà i controlli necessari per l’ammissione in commercio, se dunque riceverà l’ok dalla comunità scientifica, compreso un follow up a lungo termine, potremmo senz’altro considerarlo un buon prodotto per uso medico”.

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