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L’inceneritore di Parma non e’ mai stato abusivo perche’ il permesso di costruire era insito nella Via (Valutazione di impatto ambientale).
Lo afferma il Tar di Parma, che il 6 novembre scorso si e’ espresso con una sentenza di merito sul ricorso presentato da Iren contro le due ordinanze emanate dal sindaco Pietro Vignali nel luglio del 2011. Con l’atto il Tribunale amministrativo dichiara quindi “cessata la materia del contendere”.
Peraltro, osservano i giudici del Tar nella sentenza, e’ “anomalo” il fatto che “il Comune ha asseverato la rispondenza dei progetti d’impianto al piano urbanistico con determina dirigenziale del 23 febbraio 2010, rilevando che essa e’ conforme agli strumenti della pianificazione urbanistica comunale”.
Iren infatti “ha comunicato al Comune di Parma l’inizio dei lavori in data 12 luglio 2010 e il Comune nulla ha obiettato”. Inoltre, “alla luce dell’iter seguito dalle amministrazioni nell’ambito della Conferenza dei servizi, a cui il Comune ha attivamente partecipato, la conclusione positiva del procedimento con l’approvazione del progetto esecutivo e l’affermazione della sua conformita’ rispetto al progetto definitivo comporta non solo l’approvazione del progetto, ma anche il rilascio dell’autorizzazione alla costruzione dell’impianto”.
Dunque, concludono i giudici, “non puo’ che riconoscersi l’illegittimita’ del provvedimento in questa sede impugnato”. Per i ritardi nei lavori causati dalle ordinanze comunali Iren ha poi presentato un secondo ricorso- ora pendente al Consiglio di Stato- chiedendo un risarcimento di 27 milioni.