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Spazi D’Oro, cabaret con i comici di Zelig e Colorado: interminabili le risate

di Alessandro Borasio

In questa ultima due giorni presso il Centro Giovani Federale la parola chiave, che rappresenta e descrive al meglio questo doppio appuntamento, è stata comicità.

Ebbene si, anche lo spettacolo andato in scena giovedì sera ha regalato momenti di grande divertimento a tutto il pubblico presente (circa 150 stando ai numeri dichiarati dagli organizzatori).

Seppur un folto numero ha aderito alla serata, tutte le norme anti Covid-19 sono state rispettate: obbligo mascherina per tutti, distanziamento sociale rispettato alla perfezione ed un di gel per disinfettare le mani. Gli organizzatori della rassegna “Spazi D’Oro” sanno come organizzarsi e regalano ai presenti, ogni sera, eventi che meritano di essere visti dal vivo.

A dettare i ritmi e le diverse fasi della serata è stato Robin Scheller, comico/animatore di indiscussa bravura. Le luci sul palco si sono accese quando Scheller, il dinamico presentatore, ha voluto sdrammatizzare sul periodo di lockdown totale. “Buonasera a tutti e grazie di essere venuti, finalmente torno a fare uno spettacolo dopo il 27 febbraio. Sapete, c’è stato questo piccolo problemino del virus che arrivava dalla Cina. Fortunatamente vivo a Milano, ci ha proprio presi di striscio; a voi com’e andata?” Per provare a mettere a proprio agio il pubblico e – sgranchirsi le gambe dopo mesi di inattività – il comico televisivo ha voluto subito aizzare i presenti con battute “mi piace definirle freddi e tristi” per, paradossalmente, scaldare l’ambiente: una battuta, il pezzo forte di questo riscaldamento, è stata presa dal film Titanic; “Rose ti fidi di me? Si Jack, mi fido di te! Allora fidati, scendiamo alla prossima!”

Oltre ad usare la sua sconfinata simpatia per svegliare gli animi dei 150 presenti, Scheller ha avuto il grande merito di interagire alla perfezione con il pubblico. Tema, come abbiamo visto, principale del suo dialogo con gli spettatori è stato il Covid: “Quanti di voi hanno vissuto la quarantena con i propri figli? Ecco, avete rivalutato la Franzoni ora”. Ed anche: “Chi, come me, ha vissuto questi mesi con il proprio parter? Ecco, ho scoperto che tutto sommato non è cosi male la mia fidanzata”. Durante lo spettacolo, il conduttore – Scheller – ha precisato che “fare l’attore non è un vero lavoro. Il vero lavoro è fare l’animatore – per voi – nei centri commerciali”, arrivando persino a dire che l’inferno, secondo lui, è “quando ci sarà il Black Friday con gli Iphone ad 1 euro, li arriverà la vera apocalisse”. Altro momento che ha suscitato grande reazioni di risata da parte del pubblico è stata nella descrizione della classica donna meridionale e parmigiana: la prima più, come dai più classici dei preconcetti, più espansiva ed “approfittatrice” e la seconda più diffidente, ma alla fine “approfittatrice” come la signora meridionale.

Scheller ha voluto, giustamente ed ottimamente, giocare e sfatare i luoghi comuni che ci accomunano, volendo demonizzare il più possibile la nostra vita: come a dire, siamo tutti uguali.

Ospite di assoluto rilievo della serata è stato Eddy Mirabella, artista di strada ma che ha partecipato a programmi di comicità nazionali di assoluto rilievo come Colorado. Mirabella, pugliese, nasce come attore ma si trasforma presto in saltimbanco. Ha partecipato a più provini per il Cirque Du Soleil ma – come dirà proprio durante il suo momento di cabaret – “non mi hanno mai preso, forse perché non so nemmeno dirlo”. Oltre ad essere di un’innata simpatia – la cadenza della parlata barese e la semplicità con la quale interagiva con il pubblico – aveva anche dalla sua l’abbigliamento: una tutina di “dubbio” gusto che, al solo guardarla, faceva strappare una risata a tutti. Per eseguire un numero di indiscussa difficoltà – stare in piedi su un monociclo a diversi metri di altezza con più cerchi che giravano sul gambo del monociclo e del suo corpo, senza piedi sui pedali o mani sul manubrio – è stata selezionata, casualmente, dal pubblico un’assistente.

Al termine dello sketch si è scoperto che l’assistente era, in realtà, sua moglie; ma ciò non è bastato per ridicolizzare e prendere in giro pure lei “Elisabetta, ti ricordavo molto più bella!”. Eddy Mirabella ha alternato, fatto coesistere – durante il suo spettacolo – momenti di grande atletismo a momenti di divertimento estremo, non risparmiandosi mai con i commenti “cattivi” sul pubblico. Tutto in buona fede, con l’unico scopo di creare un ambiente quanto mai più familiare.

 Mary SarnataroUltimo ospite – e che ospite – della serata è stata Maria Annasunta Mustela Sarnataro, nota come Mary Sarnataro: ex volto della televisione italiana all’interno di due programmi molto conosciuti quali Colorado e Le iene. Mary è l’inviata “stronza” delle Iene ed il pubblico di Colorado l’ha conquistato grazie i suoi famosi cartelli. Anche la sua serata parmigiana è iniziata con i cartelli: ridicolizzando sin da subito il marito e generando subito molte risate (specialmente tra le signore presenti). Mary si è dimostrata sin da subito autoironica “domando scusa per la mia voce ed il mio corpo” e dopo si è ricoperta di “insulti” simpatici per sdrammatizzare l’importanza estetica. La bellezza l’ha ripresa poco dopo ridicolizzando le, da lei chiamate, “f***e di legno milanesi”. Lei, ex cameriera a Milano nei pressi di una delle più prestigiose università di Milano, ha voluto far presente le domande – a volte scontate – delle studentesse e delle loro madri, ridicolizzandole e schernendole a loro volta.

 

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