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Storia crociata – Venticinque anni fa “una notte da Parma” e la Supercoppa Europea

Sembra ieri, ma sono già trascorsi venticinque anni. E’ già passato un quarto di secolo, nell’ormai ultracentenaria Storia Crociata, dalla conquista della Supercoppa Europea nella serata di mercoledì 2 febbraio 1994.

Fu un successo raggiunto ‘da Parma’, ossia con il coltello tra i denti, sormontando le difficoltà. Sorprendendo.

Ai tempi, quando correva la prima metà degli Anni Novanta, questo trofeo, ambito tra i vincitori dell’allora Coppa dei Campioni e i detentori dell’abolita Coppa delle Coppe, non si contendeva in un confronto unico su campo neutro come avviene oggi tra chi ha vinto la Champions League e che si è aggiudicato l’Europa League.

Questo titolo continentale i due avversari se lo disputavano nella successiva stagione in due sfide, consumate nei rispettivi stadi, in gare di andata e ritorno.

Il primo atto si giocava in casa di chi aveva alzato al cielo la Cup Winners’ Cup. In questo caso il Parma, che nella finale del 12 maggio 1993 aveva battuto i belgi dell’Anversa a Wembley, tempio londinese del calcio mondiale.

supercoppaeuIl secondo era in programma sul terreno di gioco dei Campioni d’Europa: nella circostanza sarebbero stati i francesi dell’Olympique Marsiglia, che il 26 maggio 1993 nella finalissima di Monaco di Baviera, superarono il Milan, ma furono i rossoneri, perché il club transalpino fu squalificato per una vicenda di corruzione e frode sportiva.

L’incontro d’andata, la sera del 12 gennaio 1994, terminò con l’affermazione milanista. Il nostro stadio Ennio Tardini fu sbancato grazie a una rete segnata dal centravanti francese Jean-Pierre Papin al 40′.

PedraneschiSupercoppaEuropeaAl ritorno, nello stadio Giuseppe Meazza di Milano, ci sarebbe voluta un’impresa da … Crociati, per ribaltare la situazione e arricchire il nostro palmares con la terza Coppa della nostra storia.

L’opera leggendaria riuscì. Insperata, ma meritata. Fu l’esito di una partita avuta in pugno, benchè le condizioni di partenza fossero ostili e sfavorevoli.

MinottiSupercoppaEuropea1Si materializzò nel finale, addirittura nell’appendice dei tempi supplementari. 0-2. Con i gol di due guerrieri, emblemi dello spirito della nostra squadra.

Pure le modalità con cui entrambi spinsero il pallone alle spalle del portiere del Milan, Sebastiano Rossi, incarnavano quell’irriducibile animo combattente.

Nestor Sensini, al 67′, pareggiò i conti. In mezza rovesciata di sinistro nell’area piccola. Dimostrò di crederci sino in fondo, raccogliendo un pallone ribattuto dalla traversa nel cuore della retroguardia rossonera su una precisa punizione calciata da Gianfranco Zola.

Massimo Crippa, al 95′, siglò con un prepotente tiro di destro in corsa dall’altezza del dischetto del calcio di rigore.supercoppaeu1

Capitan Lorenzo Minotti con il naso rotto, altro simbolo di una notte da leoni e di una battaglia senza esclsuione di colpi sul prato della Scala del calcio, assieme ai suoi compagni sollevò il terzo trofeo conseguito in un anno e mezzo dal Parma, dopo la Coppa Italia (1992) e la Coppa delle Coppe (1993).

Nella slide: foto di gruppo sul prato dello stadio Meazza con la Supercoppa Europea appena conquistata. Nelle foto: Faustino Asprilla, Gianfranco Zola, Lorenzo Minotti, il presidente Giorgio Pedraneschi, Antonio Benarrivo e Tomas Brolin festeggiano alzando al cielo il terzo trofeo della Storia Crociata; Capitan Minotti con il naso rotto; il tifo Crociato sugli spalti milanesi.

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