Home » Cronaca » Bryan nato senza gambe: indaga la Procura. Un fascicolo aperto anche da Ospedale e Ausl

Bryan nato senza gambe: indaga la Procura. Un fascicolo aperto anche da Ospedale e Ausl

GN4_DAT_9946701.jpg--Continua l’odissea giudiziaria dei genitori del piccolo Bryan, il bambino nato senza le gambine, la notte di Natale, all’ospedale di Parma.

La malformazione, mai diagnostica, ha sollevato molto clamore mediatico, e haspinto anche la Procura di Parma a “guardarci dentro” mentre la Regione invierà un esperto in ecografie chiamato a dare il proprio parere nell’ambito dell’indagine congiunta interna avviata da Ausl e Azienda ospedaliero-universitaria.

Per ora quello della Procura è solo un passo formale, con un’informativa inviata da Ausl e azienda ospedaliera, un fascicolo ancora tutto da scrivere. Per ora i legali della famiglia, Silvia Gamberoni Alessandro Falzoni, ferraresi, esperti in cause di malasanità, paiono intenzionati a chiedere un rimborso in sede civile.

Ma la direttrice dell’Ausl, Elena Saccenti, ribadisce che nella cartella clinica della paziente manca l’ecografia morfologica, in grado di predire eventuali malformazioni, che avrebbe dovuto essere fatta fra la diciannovesima e la ventesima settimana, per consentire eventualmente alla mamma di interrompere la gravidanza, possibile secondo la legge italiana non oltre la 22esima settimana.

Dunque la colpa sarebbe del ginecologo convenzionato con l’Ausl, che lavora in una casa della salute della provincia,  ma che ha seguito la donna privatamente, consigliato da amici comuni: il professionista, dopo aver fatto sapere che “la morfologica è stata fatta”, si è chiuso nel silenzio.

Elena Saccenti dunque prosegue nella difesa dell’operato sanitario di Ausl e ospedale, e  ha spiegato anche che le due aziende sanitarie coinvolte hanno chiesto alla Regione di segnalare un ginecologo  che possa far parte della commissione che sta cercando di ricostruire la vicenda.

Anche se ne paiono chiari i contorni: il 21 luglio 2015, alla 18esima settimana, mamma Monica si rivolge all’ospedale Maggiore accusando alcuni problemi ginecologici. Ecografia, visita, nessun accenno alla mancana di eco-morfologica secondo l’accusa.

Secondo passaggio, alla 32esima settimana: altra ecografia. Il professionista che la esegue rileva e annota l’assenza della morfologica, e afferma che“per quanto possibile rilevare  le condizioni del feto sono nella norma. Ma le cartelle cliniche lacunose non sono rare” – taglia corto Saccenti – “nostro compito era a quel punto solo mettere  la donna nelle migliori condizioni per partorire2

Quindi avanti così fino al parto. E alla nascita senza gambine, per una morfologica non fatta o eseguita male.

 

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*