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Parma Calcio: tre passi con…Luca Carra

Luca CarraDue indietro, uno avanti. Due passi nel passato, per scrivere un futuro meraviglioso. Aspettando che la matematica permetta di far scoppiare il Tardini di lacrime e sogni, Luca Carra ci racconta come è nato Parma Calcio 1913.

Partiamo dai passi indietro…facciamone due. Quando è nato Parma Calcio 1913 per Luca Carra?

“Nella testa di Marco Ferrari non so quando l’idea ha iniziato a frullare… per quanto riguarda il mio impegno, io già con Errea lavoravo a contatto col Parma Calcio, e verso la fine di Maggio, credo fosse passato da poco il 20, Marco mi ha fatto la proposta. Li per li ho detto un “si” di cuore e stomaco, poi ho riflettuto, mi dispiaceva lasciare l’azienda, metterla in difficoltà e ho chiesto tempo per pensarci un pò su”.

Poi…

“Poi, per rispetto a Errea, sono andato a parlare alla famiglia Gandolfi. Patron Angelo era già  stato contattato da Marco, e mi ha detto che come “capo” doveva dire di no, ma volendomi bene mi lasciava libero, in caso il progetto andasse in porto. Ha anche aggiunto “al tuo posto avrei già detto si”. In fondo proprio dal Parma Calcio io ero approdato in Errea”.

Facciamo un altro passo indietro. Il primo giorno di “Parma Calcio”.

“Il 20 giugno sono partito per l’isola d’Elba, così, quasi per scaramanzia. Il 22 scadeva il deposito delle eventuali offerte, il 21 Piazza ha rinunciato, il 22…beh sappiamo come è andata. Così io il 23 sono risalito sul traghetto, ed eccomi qua”.

Che ricordi ha della prima settimana?

“Il primo OK lo abbiamo dato alla società che doveva occuparsi di curare i campi, la curatela non era nelle condizioni di fare anche quello, ma a noi servivano in ordine. Così, è stato il nostro primo pensiero”.

Poi, la prima riunione a Collecchio. Sotto il sole, coi campi spelacchiati..

“Alle primissime eravamo solo io, Ferrari e Scala. Erano riunioni itineranti, da un bar all’altro, non avevamo uffici, linea fissa o internet. Ci sedevamo e facevamo la scaletta delle priorità. Il primo “arruolato” è stato Pizzi: noi eravamo al San Biagio, al Barilla. Lui usciva dall’Unes con le borse della spesa, tra di noi ci eravamo già detti che lo avremmo voluto a bordo, come Manzani, apprezzandoli molto sia noi che i genitori dei ragazzi con cui avevano già lavorato. Così lo abbiamo invitato a sedersi, ed eccolo con noi.

Le priorità erano individuare i ruoli, le persone. Ma siamo stati fortunati, nessuno ha detto no. Pizzi, Alessio Paini per la segreteria, Galassi, Minotti, Apolloni. Così non abbiamo perso tempo. Anche Lucarelli non ci ha pensato nemmeno un attimo. Poi sono iniziati gli incontri con i giocatori…no so se qualcuno abbia detto “no”, ma so che a qualcuno abbiamo detto “no” noi, perché non aveva le caratteristiche caratteriali per abbracciare il progetto. E abbiamo avuto la conferma di aver fatto le scelte giuste ogni giorno, ma soprattutto quando abbiamo aderito alle iniziative di volontariato: sono state tutte accolte con gioia, orgoglio, voglia. All’ospedale del bambino ci siamo anche persi un paio di giocatori, erano in una stanza a parlare con una piccola paziente e non venivano più a casa”.

C’e stato un momento in cui ha avuto “paura”?

“Solo tensione, quella si. Fino al 22 luglio, la Figc non si pronunciava, qualcuno diceva che Corrado era in vantaggio, non arrivava più l’ok. Una volta ottenuto, mi sentivo a campo vinto, sentivo che avremmo fatto qualcosa di bello”.

E il momento in cui ha detto “ce l’abbiamo fatta”?

“Un giorno, qui nel cortile dello stadio, mi si è avvicinato un signore di Corniglio. Mi ha detto “Sa che in 70 anni non ero mai venuto allo stadio, e quest’anno ho fatto l’abbonamento per la prima volta perché mi piaceva il vostro progetto? In quel momento ho capito che siamo una cosa grande, come mi ricordano ogni giorno gli abbonati, le presenze allo stadio. Il Parma è 23esimo in Italia per presenze, comprese anche la serie A”. Scusate se è poco.

trofei-parma

Il giorno che avete “ricomprato” le Coppe, come l’ha vissuto il “Carra tifoso”?

“Come se l’avessi vinta di nuovo, da tifoso. Ho portato la Coppa delle Coppe personalmente qui , e volevo alzarla al cielo. Questi trofei hanno un valore affettivo enorme, era un peccato se fossero andate perse in giro per il mondo”.

Ora un passo in avanti: domenica contro il Delta Rovigo.

“E’ una soddisfazione, se fosse vittoria e promozione sarebbe una grande festa. Non avrei mai pensato di arrivarci così in anticipo, quando siamo partiti ci speravamo nella promozione, ma poi ogni domenica è una lotta, non c’è mai niente di già scritto, niente di ovvio, e poteva anche non arrivare sta promozione, e sarebbe stato come sciupare quanto di meraviglioso creato. Ma ogni giorno che passa è la dimostrazione che abbiamo lavorato bene, è un credito di fiducia per lavorare sempre meglio, e il mio augurio è che domenica sia festa, una grande festa dopo mille difficoltà, giornate che sembravano di 48 ore, stress, patemi, paure”.

Faccia un appello ai tifosi.

“Diecimila è un bel numero, quello degli abbonati. Ma io voglio pensare che tanti altri parmigiani che domenica vogliono venire allo stadio ci siano. Spero che il Tardini sia pieno, come i primi anni di Scala, per festeggiare tutti insieme dopo tanta amarezza. Vincere vorrebbe dire che davvero ce l’abbiamo fatta, tutti insieme, con la città, la Nord, la gente, il nostro impegno. E dobbiamo festeggiare insieme, perché è un traguardo di tutti noi”.

(Francesca Devincenzi)

 

 

1 Commento

  1. Sig. Carra….tanti tanti complimenti per le splendide parole !

    Sono un tifoso innamorato del nostro Parma.

    Speriamo …ma ne sono convinto…che domenica ( in caso di vittoria ) la citta’ si stringa intorno alla squadra e che si possa rivedere un Tardini pieno di gente !

    Un Tardini straripante di entusiasmo e di gioia . Un Tardini che trascini il Parma alla vittoria e che “esploda” di gioia e di lacrime e che dia inizio ad una festa meravigliosa !

    Lo meritiamo ! Lo meritate Voi ! Lo merita la squadra e lo meritano tutti i tifosi del Parma !

    Che sia un inizio di una storia bellissima… e che sia l’inizio di una nuova storia !

    Ricordo le parole del nostro immenso Capitano durante la presentazione del 29 Agosto :

    CON ORGOGLIO E A TESTA ALTA TORNEREMO DOVE IL PARMA MERITA ! PERCHE’ LO MERITATE VOI !

    parole di un grande uomo e di un grande condottiero !

    Parole che sono entrate nel mio cuore e nel cuore di tutti i tifosi del Parma .

    In chiusura vorrei ringraziarLa e ringraziare tutti coloro che si sono impegnati e che si impegneranno per riportare il Parma dove merita !

    Grazie di cuore !

    Michele

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