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Tavolo Cultura San Leonardo: Casa della Comunità all’ex Bormioli per un nuovo modello di sanità territoriale


Le Associazioni aderenti al
Tavolo Cultura San Leonardo hanno partecipato alla videoconferenza promossa l’11 gennaio scorso dal CSV-Emilia, dal Forum Terzo Settore e dal Consorzio di Solidarietà Sociale per far conoscere agli Enti del Terzo Settore il progetto “Promuovere Case della Comunità” (coordinato da Marco Ingrosso) in pubblica discussione da qualche settimana nella nostra città.

Il progetto si caratterizza per il ruolo centrale assegnato alla partecipazione del volontariato nella costruzione di un nuovo modello di sanità territoriale che persegua il benessere complessivo dell’individuo dentro una comunità accogliente.

Nella videoconferenza i rappresentanti delle due Aziende Sanitarie (dr. Fabi e dr.ssa Bacchi) hanno ripetutamente invitato il Terzo Settore a farsi parte attiva nella costruzione di questo nuovo modello di Casa della Salute, ormai anche nel PNRR comunemente denominata Casa della Comunità proprio per sottolinearne la dimensione sociale.

Giovanni Galli, portavoce del Tavolo Cultura, ha accolto con favore questo invito:

Il Tavolo Cultura San Leonardo si dichiara più che disponibile, anzi sollecita un’istanza di confronto con le Aziende sanitarie e gli Enti locali per costruire un percorso partecipativo di progettazione della nuova Casa della Salute/della Comunità di San Leonardo: siamo pronti a partire con questo impegnativo lavoro in qualunque momento”.

Ha, però, anche aggiunto: “Non possiamo, tuttavia, tacere sul fatto che a nostro avviso la scelta di ridurre la nuova Casa della Comunità di San Leonardo ad un semplice ampliamento del Polo di Via Verona, vuoi per le dimensioni inadeguate, vuoi per la localizzazione non centrale rispetto a tutto il comparto San Leonardo-Cortile San Martino, vuoi per il nuovo consumo di suolo che comporterebbe, non ci sembra la più felice. Vorremmo poter discutere di altre opzioni.

Fra le possibili a nostro avviso la più valida resta proprio l’opzione dell’area ex-Bormioli (dove sorgerà il Museo del Vetro e dove vorremmo sorgesse il nuovo Centro Socio-Culturale del Quartiere) ossia di quello che storicamente è il centro simbolico dell’intero comparto nord della Città da cui partire anche oggi per un rilancio compiuto ed organico del Quartiere.

Questo che stiamo vivendo nella perdurante incombenza della pandemia è il momento di scelte coraggiose e forti: anche nel campo socio-sanitario non meno che in quello culturale gli investimenti infrastrutturali, che si annunciano così cospicui, come le spese per la gestione dei servizi, al contrario incerte ed insufficienti, saranno capaci di incidere in modo positivo e duraturo sulle condizioni di vita delle comunità soltanto se sapranno ascoltare le esigenze espresse dai cittadini e valorizzarne la partecipazione sia nelle fasi di ideazione che in quelle di gestione.

Dobbiamo, infatti, immaginare e costruire la città di domani superando la storica contrapposizione fra centro e periferia, innervarla di strutture dove vivere la dimensione pubblica della cittadinanza, dare un luogo all’espressione dei conflitto sociale in modo che non diventi distruttivo”.

Associazione Amici della Biblioteca San Leonardo, Manifesto per San Leonardo, Gruppo Medaglie d’oro Vetreria Bormioli Rocco e Figli e le altre dieci associazioni del Tavolo Cultura San Leonardo.

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