Home » Politica » Dopo feroci polemiche Olivieri si dimette: “In ATES no presupposti per continuare”. Lega Nord: Schultze si dimetta

Dopo feroci polemiche Olivieri si dimette: “In ATES no presupposti per continuare”. Lega Nord: Schultze si dimetta

maurizio olivieri

Una nomina molto discussa quella di Maurizio Olivieri, ex membro della segreteria provinciale del PD che aveva svolto il ruolo di assessore all’ambiente per questo partito a Montechiarulgolo nonché professore del liceo Romagnoli,  nella partecipata comunale ATES,Territoriale per l’Energia e la Sostenibilità di Parma.

IMG_7969A seguito di numerose polemiche Olivieri ha dichiarato le sue dimissioni,  con un lungo post su Facebook: “Adesso che si è giunti ad un punto fermo, posso raccontarvi come è andata la vicenda della direzione ATES […] Ho presentato domanda al bando, poiché mi sembrava compatibile col mio lavoro di insegnante, e infatti sono stato autorizzato dalla scuola a firmare un contratto in linea con il mio stato lavorativo. In questi giorni avrete letto di ‘poltrone’, ‘inciuci’, ‘accordi politici’, ‘bracci destri’ ed altro. Mi conoscete, le mie esperienze precedenti parlano per me. Non era certo mia intenzione occupare un placido posto nella ‘megapartecipata’ di turno.

[…] Ieri Ates mi ha confermato la correttezza della procedura di selezione e mi ha nuovamente proposto il contratto di direttore. Ho rinunciato a proseguire, soprattutto per il clima ostile creato verso di me e verso Ates, che invece deve poter svolgere serenamente il proprio servizio innovativo verso i Comuni soci e deve perseguire l’obiettivo di allargare la base sociale ad altri Comuni. In queste condizioni sarebbe difficile coinvolgerli, allargare i progetti al territorio. In sostanza, non ci sono i presupposti per proseguire serenamente. Resta la validità e utilità del progetto, a cui spero si dia al più presto efficacia con la nomina di un successore, a cui auguro buon lavoro, come a tutto il personale e membri di ATES”.

Il problema? Olivieri era stato nominato tramite un bando, conclusosi il giugno scorso, che aveva causato non poche polemiche per alcune presunte anomalie. Prima tra tutti, la qualifica curriculare richiesta per partecipare al concorso: ssecondo lo statuto dell’agenzia il direttore avrebbe la responsabilità della gestione finanziaria, ragion per cui ci si aspettava una qualifica universitaria inerente.

Sul bando si leggeva invece “laurea magistrale in discipline scientifiche o umanistiche con comprovata esperienza in ambito pubblico e multirelazione. Dovrà aver maturato un’esperienza almeno decennale in ambito pubblico nel settore tecnico amministrativo-manageriale.

Si sarebbe aggiunto quindi quel “discipline umanistiche”, secondo i detrattori di Olivieri, appositamente per permettere al professore di greco e latino di rientrare tra i candidati. I titoli politici invece, di norma, non dovrebbero rientrare nelle esperienze lavorative richieste: per legge distinti e non omologabili con quelle tecniche e professionali.

In questo senso non si sarebbe neanche rispettato il requisito dell’esperienza decennale nell’ambito amministrativo-manageriale. Al momento della stipula del contratto poi sarebbe sparito il caposaldo dell’assunzione a tempo determinato, sostituito con una “collaborazione professionale” a partita Iva, sparito anche l’obbligo di un numero minimo di ore settimanali da garantire considerando che in quanto professore di liceo e quindi già soggetto di incarico nel pubblico impiego, i due lavori sarebbero stati incompatibili per legge. Per contro, però, aumentava il compenso e spuntava anche la possibilità di incarichi a commessa, ovvero commesse stabilite di volta in volta dal Consiglio Direttivo senza alcuna limitazione nel numero e nell’importo.

Tra le accuse si eleva l’ipotesi che questa nomina sia stata fatta più per favorire l’ascesa di esponenti del PD che per merito. Olivieri viene infatti additato, da alcuni giornali locali ed alcuni esponenti politici, come il braccio destro del capogruppo pidino di Parma, Nicola Dall’Olio. Perché l’amministrazione 5 stelle avrebbe interesse a nominare tanti esponenti del PD? Questa la principale domanda che sorge ad esempio a Fabio Rainieri di Lega Nord.

A prenderne le distanze però anche alcuni membri del PD stesso: Giorgio Pagliari, Massimo Rutigliano hanno espresso i loro forti dubbi sulla liceità del bando mentre il PD provinciale con Gianpaolo Serpagli ha dichiarato come Olivieri si sia dimesso dalle cariche del partito appena saputa la conferma della nomina e che questa nulla avrebbe a che fare con strategie del partito. A denunciarne le irregolarità anche il Movimento Nuovi Consumatori che aveva presentato un esposto alla Procura.

A sostenere la nomina erano stati invece i Comuni Parma, San Secondo e Sissa-Trecasali che sierano espressi in una nota congiunta. Anche l’associazione ambientalista Legambiente aveva classificato come inconsistenti le accuse al professore.

Con il ritiro di Olivieri dall’incarico si potrebbe, apparentemente, essere risolta la situazione ma restano tuttavia molte domande, anche di carattere politico, a cui forse molti, oltre alla Procura, vorrebbero delle risposte.

 

Il Presidente di Ates, Giorgio Schultze, ha rilasciatooggi, 18 luglio, una dichiarazione che mira a chiarire le dinamiche della nomina, appoggiando la versione di Olivieri circa la correttezza del bando a cui si erano presentati 6 candidati: “Ritengo doveroso intervenire sull’argomento della nomina del Direttore dell’Agenzia Territoriale per l’Energia e la Sostenibilità- ATES Parma, che ho l’onore e l’onere di presiedere, per descrivere la correttezza della procedura amministrativa seguita, la modalità con cui sono state eseguite le scelte fino alle ultime decisioni prese.

La Commissione da me presieduta e composta dai consiglieri del Consiglio Direttivo di ATES, ha svolto 2 sedute di valutazione. La prima il giorno 27/05/2016, dove è stata verificata la completezza dei documenti richiesti ed eseguita valutazione curriculare dei soggetti proponenti. Di questi ne sono stati selezionati 2 candidati che meglio rispondevano ai requisiti ed ai criteri selettivi posti nel Bando: esperienza almeno decennale in ambito pubblico nel settore tecnico-amministrativo, manageriale o equivalente”; “attestazione di risultati legati alla capacità relazionale multilivello. Durante la seconda seduta, tenutasi in data 1/06/2016, i 2 candidati selezionati sono stati invitati al colloquio, alla presenza dell’intera Commissione. Fermo restando la validità e completezza curriculare e l’esperienza specifica nei campi dell’energia e dell’ambiente dei 2 candidati prescelti, a seguito dei colloqui durati circa 1 ora l’uno, con voto unanime si è optato per il Prof. Maurizio Olivieri.

I motivi sono stati:

– aver dimostrato nelle attività da lui promosse una forte capacità d’iniziativa ed autonomia, introducendo, sui territori in cui aveva operato, una  forma innovativa, con forti componenti tecnico-economico-normative.  Tutte iniziative riportate nel libro “La Centrale invisibile” di Maurizio Olivieri, edito nel marzo 2015 da Memi, in cui viene descritta l’esperienza sui PAES- Piano d’Azione dell’Energia Sostenibile, sull’illuminazione Pubblica, sui progetti dei campi  fotovoltaici realizzati nella Pubblica Amministrazione, precorrendo i tempi e mostrando un modello a cui tante altre amministrazioni pubbliche dovrebbero ispirarsi.

– il suo essere docente con tanti anni di esperienza è stato valutato come valore aggiunto, rispetto alla capacità personale di mettere in relazione il rigore della “coerenza disciplinare” e la capacità di “aggiornamento e studio permanente”.

Il passaggio di cui mi assumo la piena responsabilità è stata l’interpretazione, condivisa con il Consulente del Lavoro, che non vi era incompatibilità tra il contratto come libero professionista poi sottoscritto dal prof. Olivieri, e le indicazioni del bando. Tale problematica, rivisitata ed approfondita con gli Uffici legali del Comune di Parma, è stata risolta con l’annullamento e la rielaborazione del contratto, e quindi la rinuncia da parte del Prof. Olivieri all’incarico. La lettera di rinuncia è arrivata al sottoscritto, venerdì scorso, 15 luglio. Quindi nessun atto né “illegale”, né avulso dalle normali procedure”- conclude Schultze, che ringrazia il Prof. Olivieri per la disponibilità e la professionalità dimostrata negli anni di collaborazione.

“Un ultimo ringraziamento va ai componenti del Consiglio Direttivo, rappresentanti dei Comuni di  San Secondo Parmense e Sissa Trecasali e ai collaboratori de Comune di Parma,  che con me, a titolo gratuito (e sottolineo GRATUITO), in tutti questi mesi d’avvio dell’Agenzia si sono assunti l’onere e l’impegno di condividere  le loro migliori energie, le loro competenze, le loro esperienze e forse anche speranze, in un progetto strategico di sostenibilità ambientale e di vivibilità dei nostri territori. Sono  altresì convinto che il futuro Direttore dell’Agenzia, così come chiunque abbia a cuore questo territorio, porterà il suo miglior contributo e costituirà l’essenza stessa di questo spirito”.

IL COMMENTO DELLA LEGA NORD – “Non si può liquidare il tutto con un semplice: Olivieri se ne è andato (o lo hanno mandato che non è proprio la stessa cosa) e quindi la situazione si è risolta. Quanto in ballo ci sono soldi pubblici bisogna sempre fare chiarezza fino in fondo e, come è giusto che sia, se qualcuno ha sbagliato, deve pagare”.

Fabio Rainieri, vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna interviene senza esitazione e senza dubbio alcuno sulla vicenda di Ates, l’Agenzia Territoriale Energia e Sostenibilità.

“In molti – attacca Rainieri – avevano da subito sollevato dubbi e perplessità sulla nomina di Olivieri e visto quello che è accaduto possiamo dire che avevano più che ragione a farlo. Ma ora non dobbiamo fermarci. Il chiarimento deve essere fatto e fino in fondo. Non possiamo accettare che quegli esponenti del panorama politico che hanno difeso la legittimità del provvedimento continuino a restare al proprio posto come se nulla fosse. Chi ha sbagliato deve pagare. E chi sbaglia con i soldi di tutti, prima rimborsa e poi si fa da parte e se ne va”.

“Lo stesso presidente Shultze che se ne è assunto la piena responsabilità deve chiarire cosa è successo. E una volta chiarito deve dimettersi. E con lui chi in Comune non ha vigilato. L’illegittimità di un bando che parte come assunzione a tempo determinato e poi si trasforma in una collaborazione a partita IVA appare quanto mai evidente tanto che alla fine, a quanto si apprende dagli organi di stampa, il contratto di Olivieri sarebbe stato annullato proprio a seguito di un parere dell’Ufficio Legale del Comune. Ma Olivieri sul suo profilo Facebook non ha detto che se ne è andato perché il clima è divenuto ostile? Se ne è andato o è stato rimosso? Già, perché la differenza c’è ed è bella grossa”.

“Ma questo lasciamo che siano altri a chiarirlo. Di certo invece, non possiamo tacere davanti al continuo silenzio del Pd a Parma che anche davanti a episodi come questo non riesce a indossare i panni dell’opposizione e a chiedere spiegazioni a Pizzarotti. Così mentre dall’Oglio e Pizzarotti viaggiano a braccetto e si sostengono vicendevolmente Parma peggiora e trascina nel baratro la vita dei tanti parmigiani che chiedono alle forze politiche quel senso di responsabilità che ancora manca. Se Parma è lo specchio della politica a Cinque stelle – conclude – piuttosto che un rinnovamento qui siamo davanti al ritorno alla peggiore prima repubblica. Aiuto!”.

2 commenti

  1. La toppa è peggio del buco. La vicenda della nomina di Maurizio Olivieri, esponente del Partito Democratico e professore di latino egreco, a direttore di Ates (agenzia che si occupa di energia e sostenibilità) sta diventando sempre meno chiara. Olivieri si èdimesso parlando di “clima ostile” e affermando che gli è stato assicurato che “tutte le procedure seguite sono corrette e legittime”.Invece il presidente di Ates Giorgio Schultze, in un suo comunicato,dice che si è dovuto annullare il contratto che era stato stipulato perché incompatibile con le indicazioni del bando e poi rielaborarlo. Il sindaco di Parma deve al più presto chiarire questo e altri aspetti della vicenda. Primo: perché si è scelto un professore di latino e greco per dirigere un agenzia che si occupa di energia e sostenibilità? Secondo: perché un sindaco che almeno in teoria fa parte del Movimento 5 Stelle deve scegliere come direttore di un’agenzia un esponente del principale partito di opposizione? Pizzarotti spieghi che cosa vuol fare: cerca una ricandidatura a sindaco con l’appoggio del Pd? Se non è così, spieghi per quale motivo ha nominato un esponente dell’opposizione in questo ruolo.

    Paolo Buzzi, capogruppo Forza Italia Parma

  2. “Tutto bene, tutto a posto” diceva Pizzarotti sulla nomina del direttore di Ates. Oggi emerge che l’agenzia ha dovuto rivedere le modalità di contratto per accettare Olivieri, che si è comunque dimesso. Sconcertante il comportamento di un Sindaco che, oltre a non verificare le condizioni ha agito chiaramente per agevolare l’assunzione e ha inoltre coperto la vicenda non raccontando tutta la verità.

    Quella della nomina del direttore di Ates, aggiudicata in prima battuta a Maurizio Olivieri, è una questione delicata con diversi problemi. Dopo le dimissioni occorre capire diversi punti senza farsi prendere dai problemi interni del Pd che rischiano di annebbiare la vista. A questo proposito chiederò tutti i documenti per capire cosa è successo e garantire l’eventuale ripristino della legalità valutando l’opportunita di un esposto alla Procura della Repubblica.

    Appare comunque strano che una persona senza alcuna qualifica specifica, a quanto pare, possa essere nominato alla dirigenza di un’agenzia per cui sarebbe più indicato un tecnico. Maurizio Olivieri, dimissionario, dice di avere competenze tecniche e gestionali anche se nel curriculum emergono un’esperienza politica all’assessorato del Comune di Montechiarugolo e un incarico da insegnante.

    Olivieri è un dipendente pubblico, strano che potesse ricevere un incarico pubblico in Ates di quel genere, occorrerà fare chiarezza sulla nomina che dovrebbe essere stata cercata dal Sindaco Pizzarotti, capofila del progetto.

    Non era forse Pizzarotti che diceva di voler stare lontano dai partiti? Lo stesso Sindaco che fin dal primo momento ha dichiarato che era tutto a posto quando la situazione è tutt’altro che chiara. Il Sindaco avrà fatto le verifiche del caso?

    Non era lo stesso Pizzarotti a dire di voler star lontano da clientelismi? Che non avrebbe più ricorso a esternalizzazioni? Che diceva di essere contro ai poltronifici?

    Come mai le critiche sulla nomina sono state mosse contro il sindaco ma a rispondere è stato il capogruppo in Consiglio comunale del Pd? Non voglio pensare ad “inciuci” ma il messaggio che arriva ai cittadini è bruttino!

    Vista la natura dei problemi sarà necessario vedere i documenti per valutare la legittimità della nomina, non tanto dal punto di vista tecnico ma per quanto fatto da Pizzarotti. Ates è un’agenzia a cui partecipano solo tre comuni di tutta la provincia di Parma, occorrerà capire il motivo, se gli altri non sono stati coinvolti oppure se non hanno ritenuto interessante l’offerta. Ringrazio il presidente di Ates che con la sua dichiarazione ha chiarito parte dell’accaduto.

    Giuseppe Pellacini
    Capogruppo Consigliere Comunale Unione di Centro (UDC)

Rispondi a Francesca Devincenzi Cancella Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*