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Quando l’accoglienza diventa violenza: accoltellamento in una casa famiglia. E Casa Pound (ri)lancia l’allarme sicurezza

Tutto in pochi istanti, in un piazzale interno a Strada dei Mercati, in una palazzina diventata centro d’accoglienza per profughi.

Una palazzina sola, isolata. In cui domenica mattina e’ andato in scena un dramma, una rissa forse per futili motivi finita a coltellate.

“Domenica mattina- si legge in un  comunicato del Ciac- in un appartamento d’accoglienza della nostra città è accaduta una lite tra due degli immigrati accolti.

L’episodio si è verificato tra persone che in precedenza non avevano mai tenuto comportamenti violenti e pare si sia originato per motivi assolutamente futili trascendendo però in colluttazione con anche l’uso di un coltello da cucina.

Immediatamente gli altri ospiti della casa hanno cercato di separare i due ed hanno chiamato gli operatori, forze dell’ordine e 118 che sono subito intervenuti.

La Polizia ha subito portato in Questura una delle persone coinvolte, l’altra ha ricevuto sul posto le prime cure dal 118 e quindi è stata accompagnata in Ospedale Maggiore dov’è attualmente ricoverata.

Pur in attesa del completo accertamento dei fatti da parte dell’Autorità Giudiziaria, il CIAC constata la grave violazione perpetrata al regolamento per l’accoglienza, firmato dagli ospiti al momento dell’ingresso, che prevede l’incompatibilità tra ospitalità e qualunque forma di violenza. Reprimere un tal comportamento, pur eccezionale, vale a riconoscere il comprovato impegno degli altri ospiti nella buona convivenza ed anche nei loro sforzi nel non facile percorso d’integrazione”.

Secondo le informazioni raccolte in seguito, l’aggressore sarebbe un giovane somalo, arrestato e portato in questura. Il ferito, un 28enne camerunense ricoverato al Maggiore con tre squarci al ventre ma non in pericolo di vita.

Il resto, è’ affidato alle indagini.

IL COMMENTO DI CASA POUND – CasaPound interviene sull’ accoltellamento di ieri mattina al centro d’ accoglienza di via dei mercati, avvenuto per futili motivi tra due immigrati ospitati nella struttura.

“Un episodio gravissimo, l’ ennesimo – afferma Luca Furlotti, responsabile locale del movimento – che conferma quanto andiamo dicendo assieme ai cittadini di Parma da molto tempo, questa gente non scappa da guerre, spesso non sono brave persone e i controlli non sono adeguati ad assicurare la tranquillità e la sicurezza dei cittadini”

“Ci ricordiamo tutti quando il sindaco, l’ ass. Rossi e il prefetto Forlani ci raccontavano che questi episodi erano frutto della fantasia dei media -continua Furlotti- che a Parma non era mai successo niente, che non c’ era nessun pericolo; adesso queste persone si assumano la responsabilità morale e politica di aver raccontato balle ai cittadini e si dimettano dalle loro cariche istituzionali”

“Questo episodio si aggiunge in realtà a una lunga lista -conclude Furlotti- che va dallo stupro di gruppo, passando per l’ arresto quotidiano di pusher stranieri, fino all’ assalto da far west al treno di qualche giorno fa, la città non può più tollerare questo tipo di situazione e noi continueremo a lottare a fianco dei cittadini, dei comitati e di tutti coloro che vogliono restituire questa città agli italiani.”

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