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Come vestire un neonato nei primi giorni di vita

All’arrivo di un bambino in famiglia le preoccupazioni dei neogenitori sono sempre molte. Ci si sente inesperti e impreparati ad affrontare un’avventura così delicata e speciale come la nascita del proprio figlio. È anche vero, però, che non si nasce genitori, ma lo si diventa con il tempo e la pratica. In altre parole, mettete in secondo piano le preoccupazioni e lasciatevi travolgere da tutto l’amore che il nascituro porterà in famiglia.

Tutto verrà piano piano da sé, e in men che non si dica imparerete come prendervi cura egregiamente del vostro piccolo. In più è sempre possibile chiedere consiglio a dottori, pediatri e infermiere, oppure mamme, amiche e parenti che hanno già vissuto questa meravigliosa esperienza. I consigli in questo campo sono sempre utili, ecco perché anche noi vogliamo proporne alcuni su come vestire un neonato nei primi giorni di vita.

Armatevi di pigiamini e capi facili da mettere

I primi capi utili a un neonato sono senza dubbio i pigiamini, quindi la prima cosa da procurarsi è un pigiama bambino, o meglio, più di uno. Si consiglia di non acquistarne troppi di taglia nascita semplicemente perché il bimbo potrà indossare questi primi indumenti solo per poco tempo, e prenderne troppi da questo punto di vista potrebbe dunque risultare uno spreco. La verità è che i bambini crescono molto in fretta, e nell’acquisto degli indumenti è fondamentale tenerne conto.

Allo stesso tempo, nell’acquisto dei pigiamini (ma questo vale anche per altri indumenti) cercate di mettere in primo piano la praticità. È consigliato, soprattutto all’inizio, optare per pigiamini che passino facilmente dalla testa con chiusure a bottone sulla pancia o sulla schiena. Per le prime settimane è probabile che i pigiamini siano l’indumento più utilizzato in assoluto, quindi cercate tessuti morbidi, pratici, comodi e traspiranti. La comodità e la salute del bimbo sono essenziali.

Vestire un neonato facendo attenzione alla temperatura

Parliamo ora di un argomento molto importante ed essenziale per i neogenitori: la termoregolazione del bambino. È infatti fondamentale sapere che inizialmente un neonato non è in grado di regolare la propria temperatura corporea in base all’ambiente esterno, cosa che accade invece in seguito. Al contrario, un bambino nelle prime settimane di vita tende generalmente a disperdere il proprio calore. Si tratta dunque di un fattore di cui tenere assolutamente conto per un corretto abbigliamento del neonato.

Il bambino ha infatti necessariamente bisogno di essere correttamente protetto dal caldo e dal freddo degli ambienti esterni. Ovviamente l’abbigliamento dipende perciò dalla stagione e dalle temperature dell’ambiente, fattori dai quali partire per capire come vestire il neonato. DI norma è importante fare attenzione ad alcune regole che andiamo a specificare in seguito.

Se voi avete freddo, il bambino potrebbe averne ancora di più

Dato che come abbiamo detto, i bambini nelle prime settimane tendono a disperdere il proprio calore corporeo, è facile comprendere che laddove un adulto provi freddo in un determinato ambiente, i il bambino possa essere ancora più a disagio. Ecco perché di norma, si consiglia di vestire il bambino con uno o due strati in più rispetto a quelli che gli adulti sono soliti portare in quel determinato ambiente e a quelle temperature.

Ovviamente si tratta di linee guidi generali e generiche, e bisogna sempre tenere in considerazione che la temperatura percepita da ogni persona è variabile in base a diversi fattori come le proprie condizioni fisiche e la costituzione. L’importante è vestire il bambino con una stratificazione equilibrata da poter modificare aggiungendo o togliendo indumenti in base alle temperature.

La traspirazione è fondamentale

Anche quando il bambino viene vestito con più strati è fondamentale che la pelle possa respirare, evitando dunque fasciature e indumenti troppo stretti che rischierebbero di far aumentare troppo la sua temperatura corporea. Scegliete tessuti naturali, traspiranti e certificati che non facciano sudare il bambino. Tra i più consigliati troviamo la lana, il cotone e la ciniglia.

Capire il linguaggio del corpo del bambino

All’inizio, non è affatto semplice comprendere le sensazioni di un bambino. Tuttavia vi sono dei piccoli accorgimenti per capire se il bimbo ha freddo, ha caldo o se il suo abbigliamento gli permette di essere adeguatamente coperto. Se d’istinto verrebbe da toccare piedini e manine, inizialmente è bene sapere che non si tratta di un metodo attendibile.

La prima cosa da fare è guardare il viso del bimbo, il quale potrebbe presentare guance rosse se ha troppo caldo, così come un po’ di pallore per il freddo. Allo stesso tempo, un buon metodo è quello di tastare con le proprie mani nuca, collo e schiena del bimbo. Se questi risultano umidi e troppo caldi, significa ovviamente che il bimbo è troppo vestito.

Accessori

Nel vestiario di un neonato non possono poi mancare due accessori: berretti e calzine. È infatti fondamentale che i piedi e la nuca siano ben coperti in caso di basse temperature. Se si è invece in una stagione calda, le calzine potrebbero anche non servire, mentre un cappellino per proteggere la testa dal sole è sempre essenziale.

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