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La Milanesiana di Elisabetta Sgarbi celebra Bertolucci al Parco della Musica


Il pubblico del Parco della Musica ha assistito ad una serata speciale della Milanesiana nella sua prima tappa parmigiana.

Per la XXII edizione, il progresso, è stato il tema, scelto da Claudio Magris, che si sono dati come denominatore comune gli appuntamenti del Festival, sia per guardare con fiducia al futuro, dopo questo lungo periodo di pandemia, ma anche per tornare indietro nel tempo e celebrare illustri nomi del passato.

Nella notte dell’auditorium Paganini si è celebrato un lungo omaggio a Bernardo Bertolucci con letture in dialogo di Laura Morante, Paolo di Paolo e Tiziana Lo Porto e la pièce 5 fotogrammi inediti: uno spettacolo di Ermanna Montanari e Marco Martinelli

Madrina della serata è stata naturalmente Elisabetta Sgarbi, che il festival lo ha inventato e diretto dal 2000 a oggi, e che ha scommesso su una serata parmigiana immaginata come una «jam session», un intreccio di dediche, ricordi, suggestioni e fotogrammi in grado di stimolare curiosità e interpretazioni diverse sull’opera del grande regista parmigiano, accompagnata dall’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra.

All’omaggio del maestro parmigiano si è aggiunta la presenza di uno dei più importanti scrittori della letteratura francese contemporanea. Michel Houellebecq ha voluto offrire un suo personale regalo a Parma: un’intensa lettura della poesia di Baudelaire nell’anniversario dei 200 anni dalla nascita.

E così, in un’apparente improvvisazione sono state evocate Casarola, le immagini memorabili di Ultimo tango a Parigi, le note potenti dal Regio di Prima della Rivoluzione, le immagini d’Emilia di Ghirri, un uovo al tegamino, il linguaggio dei corpi e la malinconia del tempo che scorre. La carnalità della nostra terra si è ritrovata in una Parigi svuotata dai colori, nell’emozione sincera di un grande scrittore che timidamente riceve un premio davanti al suo pubblico e dal “gesto gentile” della Milanesiana che portato al cielo una fila di rose rosse nel finale. Come un film. “Anche dopo tanto tempo, anche dopo tanti film ogni volta è una nuova avventura. Ogni volta ci si trova disarmati”.

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