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24 aprile- L’Ottavo Colore in piazza per chiedere l’approvazione del decreto Zan contro l’omotransfobia


L’associazione Ottavo Colore scenderà in Piazza Garibaldi Sabato 24 aprile dalle 17.00, per appoggiare la calendarizzazione ed approvazione del DDL Zan in Senato.

“Non si può aspettare ancora.- spiegano Elvis e Raffaele, attivisti di Ottavo Colore- questo atteso e necessario DDL è parcheggiato da troppo tempo, servono centri di tutela delle vittime di discriminazioni, un nuovo modo di sanzionare e punire chi si macchia di tali reati e soprattutto serve che ci sia una giornata all’anno in cui si possa riflettere su tali temi e ricordare chi è vittima di violenze e discriminazioni solo perché omosessuale i o transessuale”.

Gli atti di violenza verso la comunità LGBTQIA+ durante la pandemia sono aumentati vertiginosamente, ne sono l’esempio il caso di Ciro e Maria Paola, uccisa perché fidanzata con un ragazzo trans a Caivano, l’aggressione omofoba nella stazione di Roma avvenuta poche settimane fa ed il caso di Malika cacciata di casa e rinnegata dalla propria famiglia per essere lesbica.

Questi sono solamente alcuni degli episodi che sono stati denunciati nell’ultimo anno. Queste violenze, spesso taciute dalle vittime stesse, rappresentano sempre più un’aberrante quotidianità. 

Persone LGBTQIA+, donne e persone disabili subiscono regolarmente discriminazioni e violenze in famiglia, per strada, nel percorso scolastico, accademico e nel mondo del lavoro. Non basterà una semplice norma a fermare queste discriminazioni, ma riconoscerle ufficialmente e agire concretamente è un passo necessario troppo a lungo rimandato.

Viviamo nel paradosso italiano di avere una norma contro i reati di odio con lunga e collaudata giurisprudenza (Legge Reale-Mancino), la quale però non riconosce alcuni tipi di odio endemici nella nostra società maschilista e centrata sull’eterocisnormatività.

“Dopo decenni di proposte e discussioni, Il tempo giusto è adesso!-conclude Raffaele- Non esiste momento migliore di questo per ridare dignità alla comunità lgbtqia+, alle donne ed alle persone disabili. 

Questa norma riguarda tutt* noi, l’unico modo per svegliare il Parlamento dal torpore del benealtrismo è una mobilitazione civile visibile e diffusa sul territorio”.

Appuntamento in piazza Garibaldi sabato 24 aprile ore 17.

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